Telelavoro frontalieri 2026: confermato il limite del 25%

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  • Il limite di telelavoro resta al 25% anche per tutto il 2026.
  • Superare la soglia fa perdere lo status di frontaliere fiscale.
  • Regola valida per i “vecchi” e i “nuovi” frontalieri.

Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, arriva una conferma fondamentale per migliaia di lavoratori italiani impiegati in Svizzera. Dal 1° gennaio 2026, il limite del 25% di lavoro da remoto rimarrà la soglia critica per mantenere lo status fiscale di frontaliere ed evitare la doppia imposizionepiena” in Italia. L’accordo amichevole tra i due paesi continua a dettare legge, consolidando una prassi ormai operativa.

Cosa cambia dal 1° gennaio 2026

Non ci sono stravolgimenti, e questa è la vera notizia. L’assetto normativo definito dall’accordo amichevole del novembre 2023 (poi reso strutturale) prosegue senza intoppi.

Per il 2026, i lavoratori frontalieri potranno svolgere la prestazione lavorativa dal proprio domicilio in Italia fino a un massimo del 25% dell’orario di lavoro previsto dal contratto. Rispettando questo tetto, i giorni lavorati da casa vengono giuridicamente considerati come se fossero stati svolti in Svizzera.

Questo meccanismo è vitale perché impedisce che il reddito prodotto in “smart working” venga attratto interamente dalla tassazione italiana ordinaria, che spesso è molto più pesante di quella elvetica o di quella agevolata alla fonte.

Chi ci guadagna e chi ci perde

La conferma è una buona notizia per la stabilità, ma richiede attenzione millimetrica al calendario.

  • Frontalieri fiscali (“Vecchi frontalieri“): Chi era già frontaliere prima del 17 luglio 2023 mantiene l’imposizione esclusiva in Svizzera solo se rispetta il tetto del 25%. Se lo supera, rischia di dover dichiarare tutto il reddito in Italia.
  • Nuovi frontalieri: Per chi è stato assunto dopo il 17 luglio 2023, il rispetto del 25% garantisce l’applicazione dell’imposta sostitutiva svizzera (entro i limiti delle aliquote cantonali) e la tassazione concorrente in Italia con franchigia e credito d’imposta. Sforare il limite complica enormemente il calcolo del credito d’imposta e gli obblighi dichiarativi.
  • Aziende svizzere: Continuano a dover monitorare le presenze fisiche per evitare di creare una “stabile organizzazione” occulta in Italia o dover versare contributi INPS non dovuti.

Leggi anche: Vecchi e nuovi frontalieri | Tassazione frontalieri Svizzera |Telelavoro transfrontaliero e contributi.

Simulazione: cosa succede se superi il 25%

Per capire l’impatto reale, vediamo tre scenari pratici di un lavoratore full-time (220 giorni lavorativi annui).

ScenarioGiorni in Smart WorkingPercentualeConseguenza fiscale
Prudente44 giorni20%Nessuna. Mantieni lo status di frontaliere. Tassazione standard (esclusiva CH o concorrente).
Al Limite55 giorni25%Salvo. Sei al limite massimo consentito. Ogni ora in più fa scattare il problema.
Sforamento56 giorni o più> 25%Perdita status. Perdi la qualifica fiscale di frontaliere. Il reddito da telelavoro è tassato pieno in Italia. Rischio previdenziale.

Nota bene: Il calcolo va fatto sull’orario di lavoro contrattuale. Se fai straordinari o part-time, il numero di giorni/ore consentiti cambia proporzionalmente.

L’errore da non fare: ignorare i giorni di formazione

Un errore classico che vediamo in consulenza è dimenticare i giorni “ibridi“. Le giornate di formazione svolte online da casa, o le trasferte che partono dal domicilio senza passare dalla sede svizzera, concorrono al conteggio del telelavoro.

Non basta contare i giorni in cui “non si va in ufficio“. Bisogna contare ogni singola ora lavorata dal suolo italiano. Tenere un calendario excel personale parallelo a quello aziendale è l’unico modo per non avere sorprese a dicembre 2026.

Istruzioni operative per l’anno nuovo

Per iniziare il 2026 senza rischi, ecco la checklist operativa:

  1. Pianifica ora: Accordati con il datore di lavoro svizzero per distribuire i giorni di telelavoro in modo uniforme, evitando picchi che potrebbero farti sforare se poi subentrano imprevisti.
  2. Verifica il contratto: Controlla se il tuo contratto o regolamento aziendale prevede clausole specifiche sul monitoraggio delle ore remote.
  3. Consulenza preventiva: Se sei un manager o un quadro che viaggia molto o lavora spesso da remoto, una verifica della residenza fiscale e del conteggio giorni è d’obbligo.

Per approfondire le regole di base e il calcolo dei contributi, ti consiglio di leggere i nostri contributi di approfondimento sul sito. Se, invece, desideri analizzare la tua situazione personale contattaci per una consulenza fiscale personalizzata.

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