Un emendamento presentato al Decreto Bollette potrebbe salvare dalla stretta dalla nuova tassazione delle auto aziendali, quelle concesse in uso promiscuo ordinate entro il 31 dicembre 2024. Escluse dalla stretta introdotta con l’ultima Legge di bilancio le auto aziendali ordinate dai datori di lavoro entro il 31 dicembre 2024 e concesse in uso promiscuo dal 1 gennaio 2025 al 30 giugno 2025.
L’emendamento vorrebbe estendere il regime fiscale applicato alle auto aziendali concesse a uso promiscuo ai dipendenti. Lo scopo sarebbe quello di concedere un periodo di tassazione più favorevole a chi ha ordinato auto aziendali entro il 31 dicembre 2024 con concessione a uso promiscuo ai dipendenti nel periodo che va dal 1° gennaio al 30 giugno 2025.
Stop alla nuova tassazione per i veicoli termici ordinati entro fine 2024?
L’emendamento nel Decreto Bollette si rivolge a chi ha ordinato un’auto aziendale entro il 31 dicembre 2024 (con la vecchia tassazione) con la consegna dal 1°gennaio al 30 giugno 2025. Sono stati molti tra dipendenti e datori di lavoro che hanno scelto questa tipologia di fringe benefit prima dell’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025, mentre la consegna era prevista solo ad anno nuovo, quando sono state previste le nuove regole di tassazione delle auto concesso a uso promiscuo.
La norma valuta gli oneri del rinvio 8,3 milioni di euro per l’anno 2025 e 9,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027 e in 1,2 milioni di euro per l’anno 2028, come spiega il Sole24ore.
Il vecchio regime di tassazione delle auto aziendali concesso ad uso promiscuo applicava la tassazione sul costo chilometrico forfettario (15.000 km) variabile in base alle emissioni di CO2 del veicolo e nello specifico:
- 50% del costo chilometrico per auto con emissioni superiori a 190g/km di CO2;
- 25% del costo chilometrico per auto con emissioni inferiori a 60g/km di CO2.
Tassazione delle auto aziendali
Il nuovo sistema introdotto dalla Legge di bilancio distingue invece la tassazione dei fringe benefit in base al tipo di alimentazione, portando l’imponibile al 50% del costo chilometrico per tutti i veicoli benzina e diesel indipendente dalle emissioni.
La Legge di Bilancio 2025 ha, infatti, introdotto un calcolo in base all’alimentazione del veicolo e non più alle emissioni. Pertanto, un veicolo, che potenzialmente inquina potrebbe dover pagare di più. Con la nuova tassazione si versa:
- 50% del costo chilometrico per veicoli alimentati a benzina o diesel (che con la vecchia tassazione, se meno inquinanti, poteva pagare anche il 25%);
- 20% per auto ibride plug-in;
- 10% per auto elettriche.