Sentenza CGT Lombardia n. 57/2025: la stabile organizzazione occulta non configura solo con attività di direzione e coordinamento. Ecco i 4 criteri che escludono la presenza fiscale occulta.
La stabile organizzazione occulta rappresenta uno dei rischi fiscali più temuti dalle multinazionali estere che operano in Italia, con sanzioni importanti. La sentenza n. 57/2025 della Corte di Giustizia Tributaria della Lombardia rivoluziona completamente l'interpretazione di questo istituto, stabilendo che la semplice attività di direzione e coordinamento non configura automaticamente una presenza fiscale occulta in Italia. Questa pronuncia è importante per tutti quei gruppi multinazionali per distinguere il controllo societario legittimo dalla presenza fiscale non dichiarata.
Cos'è la stabile organizzazione occulta: definizione e rischi
La stabile organizzazione occulta si verifica quando un'impresa estera svolge attività in Italia attraverso una sede fissa d'affari non dichiarata al Fisco italiano. Questo fenomeno comporta l'obbligo di pagare le imposte in Italia sui redditi prodotti attraverso tale presenza, con sanzioni del 120% delle imposte evase (per le violazioni commesse dal , più interessi e possibili 1° settembre 2024) conseguenze penali per i rappresentanti legali.
Secondo l'articolo 162 del TUIR, una stabile organizzazione si configura quando esistono contemporaneamente tre elementi:
Una sede fissa (ufficio, stabilimento, cantiere);
Lo svolgimento di un'attività d'impresa attraverso tale sede;
La disponibilità della sede stessa da parte dell'impresa estera.
La versione "occulta" si manifesta quando questi elementi esistono ma non vengono dichiarati all'Agenzia delle Entrate.
La sentenza n. 57/2025 introduce però un principio fondamentale: non ogni forma di controllo o influenza della casa madre italiana sulla controllata estera determina automaticamente una stabile organizzazione occulta. I giudici lombardi hanno identificato criteri stringenti e specifici che devono essere valutati caso per caso, superando l'approccio che aveva caratterizzato molte verifiche fiscali degli ultimi anni.
I 4 criteri fondamentali per escludere la stabile organizzazione occulta
La posizione dei giudici è rilevante in quanto individua quattro criteri fondamentali da verificare per escludere la presenza di una posizione fiscalmente rilevante in Italia.
1. Organigramma completo e presidio del ciclo aziendale
Il primo criterio stabilito dalla sentenza riguarda la struttura organizzativa della controllata estera. Non basta un organigramma formale: serve dimostrare che la branch estera dispone di personale qualificato che presidia autonomamente l'intero ciclo aziendale. Questo significa avere figure manageriali locali con reali poteri decisionali in tutte le aree chiave: commerciale, produzione, amministrazione, finanza.
L'Agenzia delle Entrate verifica sistematicamente che questi manager non siano semplici esecutori di ordini provenienti dall'Italia. La documenta...
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