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Spese non detraibili fiscalmente dalla dichiarazione dei redditi

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Abbiamo visto recentemente quali sono le spese che si possono detrarre dal modello 730, ora andiamo a vedere nello specifico quali sono le spese non detraibili fiscalmente. Fare una dichiarazione dei redditi tramite modello 730 permette infatti di accedere a risparmi sulla tassazione nel caso in cui la situazione nei confronti del fisco risulti a proprio favore.

Inoltre molte delle spese effettuate durante l’anno si possono detrarre dalla dichiarazione, incluse le spese mediche e alcune determinate spese per casa e scuola.

Per presentare correttamente il modello 730 bisogna avere con sé i dati relativi alla propria situazione reddituale, patrimoniale, e presentare le spese effettuate durante l’anno, gli assegni eventualmente percepiti, i redditi aggiuntivi a quelli da lavoro dipendente, le proprietà di strutture e terreni.

Per ottenere le detrazioni fiscali bisogna poi presentare il modello 730 che per quest’anno ha scadenza al 30 settembre 2021. Sono detraibili dal modello 730 tutte quelle spese di routine che vengono effettuate sull’abitazione, le spese per la famiglia o le spese mediche, le spese veterinarie o per la scuola.

Vediamo quali sono i pagamenti che di fatto non si possono detrarre.


Spese effettuate con i contanti: le novità

Una delle novità introdotte nel 2021 è quella della limitazione del denaro circolante. A questo pro, è necessario pagare in modo tracciabile le diverse spese che vengono poi scaricate durante la dichiarazione dei redditi con modello 730.

L’ultima legge di bilancio prevede infatti una riduzione del denaro contante, e si presume di andare in una direzione di sempre maggiore digitalizzazione dei sistemi di pagamento.

Tutte le spese che dovranno essere sostenute e detratte dai redditi, come le spese mediche, quelle per la propria abitazione o per particolari motivi di famiglia, necessariamente hanno bisogno di essere tracciate, attraverso un metodo di pagamento elettronico.

Questo vuol dire che è possibile pagare attraverso bonifici bancari, bancomat, applicazioni che permettono le transazioni tramite applicazioni web.
La misura è stata presa per limitare il denaro circolante in contanti, per questo motivo è possibile scaricare le spese della dichiarazione dei redditi unicamente per tutti quei pagamenti presentati attraverso una modalità tracciabile.

Non saranno detraibili tutte quelle spese sostenute tramite pagamento in contanti. Va ricordato però che comunque si possono continuare a pagare in contanti e si possono scaricare con la dichiarazione dei redditi tutte le spese per l’acquisto di medicinali o dispositivi medici, pagamenti per strutture pubbliche e private sanitarie.

Si consiglia comunque di presentare sempre il codice fiscale al momento del pagamento. Per una medicina per esempio acquistata in farmacia, è possibile pagare ancora in contanti presentando il codice fiscale, con la tessera sanitaria, alla cassa.
Richiedono invece un pagamento tracciabile, e presentabile in fase di dichiarazione dei redditi, tutte le altre spese. Abbonamenti di trasporto locale, alcune spese per le scuole come quelle per l’asilo e per l’istruzione, lo sport, tutte le transazioni che si riferiscono a pagamenti di affitto o mutuo.

Nel caso in cui queste spese vengono effettuate con i contanti, non si potranno detrarre tramite dichiarazione con il modello 730.

Bonus per le ristrutturazioni edilizie: cosa non si può detrarre

Abbiamo parlato spesso dei nuovi bonus introdotti dello stato sulle ristrutturazioni di abitazioni condomini e case. Alcuni di questi, come il bonus infissi sostengono l’economia degli italiani permettendo un risparmio sulle tasse.

Ecobonus, Sismabonus, Superbonus 110, sono tutte misure volte a diminuire la spesa di chi applica lavori specifici nella propria abitazione, inclusa la riqualificazione energetica e la riduzione del rischio sismico.

Per accedere al superbonus per esempio è necessario procedere con interventi di isolamento termico, o sostituire gli impianti di climatizzazione, in modo da risparmiare sia sui consumi a lungo termine sia a livello economico nel breve periodo.

L’obiettivo è il miglioramento energetico, per cui non è possibile chiedere una detrazione dallo stato nel caso in cui non si applichi uno dei lavori trainanti determinanti ad accedere ai bonus. Ci sono poi dei limiti di spesa, come spiega la circolare dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre non è possibile accumulare la detrazione fiscale di questo particolare bonus insieme ad altri incentivi o forme di agevolazione:

“La detrazione non è cumulabile con altri incentivi pubblici o altre forme di agevolazione di qualsiasi natura previste dalla normativa europea, nazionale e regionale, compresi i fondi di garanzia e di rotazione.”

Bisogna affidarsi ad un esperto per valutare quali spese effettivamente sono detraibili fiscalmente, e rispettare i requisiti del superbonus. La detrazione fiscale è riconosciuta del 110%, con interventi di lavoro trainanti seguiti da altri tipi di lavoro. Per detrarre queste spese si può procedere sia sull’IRPEF che sull’IRES.

Spese particolari non detraibili fiscalmente

Andiamo a vedere nel dettaglio quali sono alcune spese che non possono essere detratte fiscalmente. Prima di tutto, bisogna ricordare che le spese più importanti da detrarre sono quelle di tipo medico.

Va ricordato che in questo caso è possibile effettuare ancora il pagamento in contanti, presentando la tessera sanitaria. Non sono però detraibili alcuni tipi di prodotti relativi all’ambito medico. Alcuni di questi non sono detraibili anche se prescritti dal medico. Si tratta di:

Parafarmaci: non hanno bisogno necessariamente di essere prescritti dal medico, e possono essere acquistati in farmacia;

Integratori alimentari, anche se sono prescritti da un medico;

Prodotti naturali: anche se hanno l’obiettivo di curare, non sono considerati medicinali. Nonostante questo però possono essere acquistati in farmacia;

Alcune spese per cure mediche specialistiche: in linea generale è necessario presentare la documentazione che riporta la terapia, le applicazioni, e la presentazione dello specialista che le ha effettuate. Non sono detraibili fiscalmente alcuni tipi di spese per le visite come: osteopatia, le spese per i pedagogisti, le terapie aggiuntive come la frequenza alle grotte di sale, l’idrokinesiterapia;

Corsi in palestra o personal trainer: le spese per corsi relativi all’attività motoria che vengono effettuati in palestra o da casa non sono detraibili. I corsi, anche se frequentati per motivi di guarigione, non sono applicabili al modello 730. Lo stesso vale per lezioni o il lavoro dei personal trainer.

Il pagamento per l’acquisto di occhiali da vista invece può essere detratto fiscalmente, ad esclusione di montature di lusso contenenti materiali preziosi. Allo stesso modo possono venire detratte dalle spese le lenti a contatto con il relativo liquido per l’uso. In questi acquisti è necessario comunque conservare lo scontrino di avvenuto pagamento.

Bonus vacanze: può essere detratto fiscalmente?

Una particolarità da analizzare riguarda il bonus vacanze, quella misura di sostegno ai pagamenti per le vacanze che abbiamo visto applicata durante l’estate 2020.
Il bonus vacanze al momento è disponibile fino al 31 dicembre, per chi già l’aveva chiesto nel 2020 attraverso l’applicazione ufficiale IO. Chi ancora non ha sfruttato questo bonus nella scorsa estate può utilizzarlo fino a fine dell’anno.

Ancora non sappiamo se per l’estate che sta per arrivare saranno messi a disposizione altri bonus vacanze, per sostenere il settore del turismo. Il bonus vacanze lo scorso anno ha funzionato, in linea generale ha contribuito al risparmio degli italiani e all’afflusso turistico alle strutture ricettive.

Il buono offre la possibilità di accedere ad un massimo di 500 euro da spendere presso strutture alberghiere, bed and breakfast e hotel. Questo sempre se la persona che lo richiede, o il nucleo familiare che vuole utilizzare il bonus, ha una situazione reddituale inferiore ad una certa soglia.

Si parte da 150 euro per una persona singola, fino ad arrivare a 500 euro per un nucleo familiare composto da più di 3 persone. Per quanto riguarda invece la dichiarazione dei redditi, chiariamo alcune incertezze: è possibile presentare il bonus vacanze nel modello 730.

Chi ha utilizzato il bonus vacanze nel 2020 può recuperare il 20% tramite detrazione fiscale. La misura infatti prevedeva che l’80% fosse speso direttamente nelle strutture ricettive, mentre il restante 20% potesse essere detratto a livello fiscale.

Una nota positiva, per questo particolare bonus che si può presentare attraverso la dichiarazione dei redditi con il modello 730, ed è bene, per chi ne ha usufruito, ricordarsi di aggiungerlo.

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Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

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