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Sospensione contratto di locazione: è possibile?

Fisco NazionaleImmobili e Società immobiliariSospensione contratto di locazione: è possibile?

La locazione è un contratto con il quale una parte si obbliga a far godere all’altra una cosa mobile o immobile per un certo tempo verso un determinato corrispettivo. Tramite il negozio, il conduttore acquista un diritto personale di godimento sulla cosa locata. Il contratto in questione ha dei termini specifici che non possono, in genere essere modificati. Ciononostante, la sospensione del contratto di locazione può essere realizzata in specifiche ipotesi eccezionali, quali: accordo delle parti; sopravvenuta impossibilità di utilizzo dell'immobile.

La sospensione del contratto di locazione si realizza se il locatore o il conduttore si trovano nella condizione di non poter adempiere agli obblighi contrattuali e può dipendere da cause di forza maggiore, emergenze nazionali, o per accordo tra le parti stesse. E’ un argomento di grande interesse per i professionisti del settore immobiliare e per i tecnici che gestiscono immobili, specialmente in periodi di difficoltà economica o emergenze straordinarie.

Comprendere in modo dettagliato cosa significhi sospendere un contratto di locazione, le norme giuridiche di riferimento, e le possibilità pratiche per gestire le situazioni di crisi, può fare la differenza tra una gestione efficace e il rischio di contenziosi onerosi. In questo articolo, analizzeremo cosa significa sospendere un contratto di locazione, quali sono le implicazioni legali e pratiche, e le possibili vie d’uscita per le parti coinvolte.

Quando si verifica la sospensione del contratto di locazione?

La sospensione del contratto di locazione è un’ipotesi particolare che si verifica quando una delle parti – il locatore o il conduttore – si trova nella condizione di non poter adempiere agli obblighi contrattuali temporaneamente. Tale situazione può derivare da cause di forza maggiore, emergenze nazionali, o per accordo tra le parti stesse. Mentre la legge italiana prevede specifiche norme per regolare la risoluzione e la modifica dei contratti di locazione, questa ipotesi è una condizione meno definita e spesso necessita di negoziazioni tra le parti per trovare una soluzione equilibrata.

La sospensione del contratto di locazione può essere realizzata solo in specifiche ipotesi eccezionali, quali:

  • Accordo delle parti;
  • Sopravvenuta impossibilità di utilizzo dell’immobile.

E’ una soluzione temporanea che prevede il fermo degli obblighi contrattuali per un periodo limitato, senza arrivare alla risoluzione del contratto. Tale pratica non è specificamente disciplinata dal Codice Civile, ma è riconosciuta in forza di interpretazioni giurisprudenziali e accordi tra le parti.

Cause principali

Tra le principali ipotesi troviamo:

  • Forza maggiore: In situazioni di forza maggiore, come disastri naturali, pandemie o crisi economiche, le parti possono accordarsi per sospendere gli obblighi del contratto fino al ripristino della normalità;
  • Inagibilità dell’immobile: Se l’immobile diventa temporaneamente inagibile, il conduttore potrebbe richiederla fino al ripristino della funzionalità;
  • Accordo tra le parti: Le parti possono concordare di sospendere il contratto per motivi personali, economici o per facilitare situazioni di transizione.

In assenza di norme specifiche, tale fenomeno è generalmente regolata da negoziazioni e accordi privati, eventualmente formalizzati in una scrittura privata o in un addendum contrattuale.

Forza maggiore

Il concetto di forza maggiore è previsto dagli articoli 1256 e 1467 del Codice Civile. Tali articoli prevedono che, qualora una prestazione diventi impossibile per una causa non imputabile al debitore, l’obbligazione si considera estinta. Tuttavia, nel contesto di un contratto di locazione, l’obbligazione spesso non viene estinta del tutto, ma sospesa fino a quando la causa di forza maggiore persiste. Esempi pratici di situazioni di forza maggiore possono essere:

  • Pandemia: La pandemia COVID-19 ha rappresentato un esempio lampante di forza maggiore, portando numerosi conduttori e locatori a negoziare i contratti per la durata delle restrizioni imposte dal governo;
  • Eventi naturali: Alluvioni, terremoti o altri eventi naturali possono causare l’inagibilità temporanea dell’immobile.

Vizi dell’immobile

Un’ulteriore ipotesi che si potrebbe verificare è quella per vizi dell’immobile. È, tuttavia, necessario che i vizi dell’immobile escludono completamente ogni possibile godimento del bene. Tale situazione si configura quando l’inquilino deve lasciare l’appartamento perché divenuto inabitabile, pericoloso o insalubre. In tali casi, l’affittuario può smettere di pagare il canone senza rischiare un decreto ingiuntivo.

Per qualsiasi altro vizio che abbia solo comportato una riduzione del godimento dell’immobile, per quanto consistente non è possibile ottenere la sospensione. Infatti, è invece necessario continuare a versare il canone richiedendo poi, in separata sede, un risarcimento o la riduzione del prezzo (con rimborso di quanto, nel frattempo, versato). 

Sospensione del canone di locazione

E’ una delle forme più comuni. Il conduttore, infatti, può chiedere la sospensione totale o parziale del pagamento del canone per il periodo in cui non riesce a utilizzare l’immobile per cause di forza maggiore. Può essere oggetto di negoziazione e deve essere formalizzata per evitare incertezze giuridiche.

Accordi tra le parti e scrittura privata

Quando locatore e conduttore decidono di sospendere un contratto di locazione, è essenziale formalizzare l’accordo attraverso una scrittura privata. È necessario, inoltre, che i suddetti accordi risultino da un documento avente data certa (ad esempio, una raccomandata o un’e-mail via Pec, posta elettronica certificata, oppure, per l’appunto, la trasmissione del modello RLI). In caso di contestazioni, sarà comunque necessario esibire gli accordi scritti con l’inquilino. La sospensione del canone deve essere sempre comunicata all’Agenzia delle Entrate con il modello RLI, per prevenire possibili contestazioni sull’infedeltà del reddito dichiarato.

L’accordo scritto tra le parti è fondamentale per definire chiaramente:

  • Durata della sospensione: Il periodo durante il quale il contratto è sospeso;
  • Obblighi residuali: Quali obblighi rimangono in essere (ad esempio, la manutenzione dell’immobile);
  • Ripresa del contratto: Modalità di ripresa del contratto e dei pagamenti una volta terminato il periodo di sospensione.

Conseguenze

Durante la sospensione del contratto di locazione, è importante comprendere quali obblighi rimangano in essere.

  • Obblighi del locatore: Il locatore è generalmente responsabile per la manutenzione straordinaria dell’immobile e per il ripristino della sua agibilità, se necessario;
  • Obblighi del conduttore: Il conduttore potrebbe essere comunque tenuto a svolgere la manutenzione ordinaria e a prendersi cura dell’immobile durante il periodo di sospensione.

Implicazioni fiscali

Dal punto di vista fiscale, si verificao diverse implicazioni per entrambe le parti. Il locatore potrebbe perdere la possibilità di dedurre alcune spese relative all’immobile durante il periodo di sospensione, mentre il conduttore potrebbe non poter usufruire delle detrazioni fiscali sul canone di locazione.

Risoluzione del contratto per impossibilità sopravvenuta

Se la causa persiste oltre un certo limite temporale, le parti potrebbero decidere di risolvere il contratto per impossibilità sopravvenuta. Tale procedura è disciplinata dall’art. 1463 del Codice Civile, che prevede la risoluzione del contratto in caso di impossibilità definitiva della prestazione.

Tabella: Differenze con la risoluzione del contratto di locazione

AspettoSospensioneRisoluzione
DurataTemporaneaDefinitiva
Obblighi delle PartiSospesi, ma non estintiEstinti definitivamente
MotivazioneTemporanea impossibilità o accordoImpossibilità definitiva della prestazione
FormalizzazioneScrittura privata o addendumAtto di risoluzione o sentenza giudiziale

Sospensione del contratto nelle locazioni commerciali

Le locazioni commerciali sono state particolarmente colpite durante la pandemia di COVID-19, con molti esercizi costretti alla chiusura temporanea. In questi casi, si è spesso rivelata una soluzione necessaria per permettere alle attività di sopravvivere senza essere gravate da canoni insostenibili. La normativa emergenziale ha previsto anche incentivi fiscali e crediti d’imposta per sostenere le attività in crisi.

Accordi di rinegoziazione del canone

Un’alternativa è stata la rinegoziazione del canone di locazione, con riduzioni temporanee o la concessione di una dilazione nei pagamenti. Tali accordi sono stati spesso incentivati dal governo attraverso crediti d’imposta per il locatore, volti a favorire il mantenimento dei contratti esistenti.

Conclusioni

La sospensione del contratto di locazione è una soluzione complessa che richiede un’attenta valutazione da parte di entrambi i contraenti. Le implicazioni legali, fiscali e pratiche possono avere un impatto significativo sia sul locatore che sul conduttore, rendendo necessaria una consulenza professionale. Se stai valutando questa ipotesi o desideri esplorare altre opzioni per gestire al meglio il tuo rapporto contrattuale, contattaci per una consulenza fiscale online.

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    Elisa Migliorini
    Elisa Migliorinihttps://www.linkedin.com/in/elisa-migliorini-0024a4171/
    Laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Firenze. Approfondisce i temi legati all'IVA ed alla normativa fiscale domestica oltre ad approfondire aspetti legati al diritto societario.
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