Imposta sostitutiva rivalutazione TFR: acconto il 16 dicembre

La gestione dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione del...

Esenzione IMU per coniugi con residenze separate

L'IMU (Imposta Municipale Unica) rappresenta un'imposta significativa...

Superbonus 2025: novità e aggiornamenti

Il Superbonus ha rappresentato una delle principali...

Società USA in inactive status: lo scioglimento

Fiscalità InternazionaleGiurisdizioni EstereSocietà USA in inactive status: lo scioglimento

Una società in "inactive status" è un'entità legalmente esistente ma che ha cessato le operazioni commerciali attive.

Negli Stati Uniti, mantenere una società attiva comporta il rispetto di determinati obblighi legali e amministrativi, come la presentazione di relazioni annuali, il pagamento delle imposte minime e la conformità alle normative locali e federali.

Quando una società non soddisfa questi requisiti, può essere messa in “inactive status”. Si tratta di una società legalmente esistente ma che ha cessato le operazioni commerciali attive. In questo articolo vedremo cosa significa, quali sono le conseguenze e cosa fare per sciogliere formalmente una società in questa condizione.

Cos’è l’inactive status?

Una società americana viene messa in inactive status quando non adempie ai suoi obblighi legali e amministrativi verso lo stato in cui è registrata. Questo status può essere attribuito per una serie di motivi, tra cui:

  • Mancata presentazione delle relazioni annuali: Molti stati richiedono la presentazione di una relazione annuale o biennale, che include aggiornamenti sull’indirizzo della società, sui soci e sugli amministratori;
  • Mancato pagamento delle tasse di franchigia (cd. franchise tax): Queste tasse, richieste in stati come Delaware e California, sono una forma di pagamento per il privilegio di operare come entità legale nello stato;
  • Violazione delle normative locali: Anche il mancato rispetto di altre normative può portare una società a essere dichiarata inattiva.

Quando una società diventa inattiva, questo status implica che non è più in regola con lo stato e non è autorizzata a svolgere attività commerciali. La società mantiene la sua esistenza legale ma non produce redditi attivi.

Conseguenze dell’inattività

Lo status di inactive ha diverse conseguenze negative per una società:

  • Perdita dei diritti aziendali: La società perde il diritto di condurre affari legalmente nello stato di registrazione. Questo include la stipula di contratti, l’apertura di nuovi conti bancari e la conduzione di operazioni commerciali;
  • Sanzioni e multe: Lo stato può imporre multe e sanzioni per la mancata conformità. Questi importi possono aumentare nel tempo, rendendo sempre più costoso ripristinare lo status attivo;
  • Perdita della protezione legale: Una società inattiva non gode più della protezione della responsabilità limitata per i suoi soci e amministratori. Questo significa che i soci potrebbero essere personalmente responsabili per i debiti aziendali;
  • Rischio di scioglimento automatico: Dopo un periodo prolungato di inattività, molti stati procedono allo scioglimento amministrativo della società, sciogliendola formalmente senza la necessità di un’azione diretta da parte dei soci.

Conseguenze fiscali

Dal punto di vista fiscale, una società inattiva si trova in una situazione particolare. Sebbene non generi reddito attivo, è comunque tenuta a presentare dichiarazioni fiscali. Queste dichiarazioni, spesso denominate “zero return“, servono a informare le autorità fiscali della continua esistenza della società e della sua mancanza di attività imponibile. È un errore comune pensare che l’inattività esoneri completamente dagli obblighi fiscali. Al contrario, la mancata presentazione di queste dichiarazioni può portare a sanzioni e complicazioni legali.

Oltre agli obblighi fiscali federali, le società inattive devono prestare attenzione alle normative statali. Molti stati richiedono il pagamento di tasse di mantenimento o di franchise tax anche per le società inattive. Queste tasse servono a mantenere lo status legale della società e variano significativamente da stato a stato. La mancata ottemperanza a questi pagamenti può portare alla revoca dello status societario, con conseguenze potenzialmente gravi per i proprietari.

Agente registrato

Un altro aspetto cruciale riguarda il mantenimento di un agente registrato. Anche in stato di inattività, la società deve mantenere un indirizzo ufficiale e un agente registrato per ricevere comunicazioni legali e ufficiali. Questa figura funge da punto di contatto essenziale tra la società e le autorità statali.

Durata dell’inattività

La durata dell’inattività è un fattore critico. Mentre alcuni stati sono più tolleranti, altri impongono limiti temporali oltre i quali una società inattiva rischia la dissoluzione amministrativa. Questo processo può comportare la perdita dei benefici della costituzione in società e potenziali responsabilità personali per i proprietari.

È importante notare che l’inattività non è necessariamente un stato permanente. Le società hanno generalmente la possibilità di riattivare le loro operazioni seguendo procedure specifiche stabilite dallo stato di costituzione. Questo processo può richiedere il pagamento di tasse arretrate, la presentazione di rapporti mancanti e, in alcuni casi, l’approvazione formale da parte delle autorità statali.

Come sciogliere una società in inactive status

Se la società è stata posta in inattività e i soci non desiderano più mantenerla operativa, è possibile procedere con lo scioglimento volontario (dissolution). Sciogliere formalmente una società è importante per evitare ulteriori sanzioni, responsabilità personali e problematiche fiscali future. Ecco come procedere:

a) Verifica dello stato legale della società

Il primo passo è verificare lo stato legale della società presso l’ufficio del Segretario di Stato in cui è registrata. Questo può essere fatto online attraverso il sito web del Segretario di Stato o tramite richiesta formale. Questa fase è essenziale per determinare l’esatta posizione della società rispetto alle sue obbligazioni legali e finanziarie, nonché per identificare eventuali ostacoli allo scioglimento. Per verificare questo status, è necessario ottenere un certificato di good standing dall’ufficio del Segretario di Stato. Se la società non è in good standing, potrebbe essere necessario intraprendere azioni correttive prima di procedere con lo scioglimento.

Il processo inizia con una revisione approfondita dei registri della società. Ciò include l’esame di tutti i documenti di costituzione, gli statuti, i verbali delle riunioni del consiglio di amministrazione e degli azionisti, e qualsiasi modifica apportata a questi documenti nel corso del tempo. Questa revisione aiuta a confermare che la società ha mantenuto la sua conformità alle leggi statali e federali durante il suo periodo di attività e inattività.

La verifica include anche un’analisi delle obbligazioni fiscali della società. Questo comporta una revisione di tutte le dichiarazioni fiscali presentate, sia a livello federale che statale, per assicurarsi che siano state compilate correttamente e che non ci siano tasse non pagate o controversie in sospeso con l’IRS o le autorità fiscali statali. È fondamentale risolvere qualsiasi questione fiscale in sospeso prima di procedere con lo scioglimento.

Un altro elemento importante è la revisione di eventuali licenze o permessi aziendali. Anche se la società è inattiva, potrebbe ancora detenere varie licenze o permessi che devono essere correttamente chiusi o revocati come parte del processo di scioglimento.

È inoltre cruciale verificare l’esistenza di eventuali contenziosi pendenti o potenziali contro la società. Qualsiasi causa legale in corso o minacciata deve essere risolta o adeguatamente gestita nel piano di scioglimento.

Un aspetto spesso trascurato ma importante è la verifica della proprietà intellettuale della società. Questo include brevetti, marchi registrati, copyright e segreti commerciali che potrebbero necessitare di essere trasferiti o protetti durante il processo di scioglimento.

La completezza e l’accuratezza di questa fase di verifica sono fondamentali per il successo dell’intero processo di scioglimento. Una verifica approfondita aiuta a prevenire sorprese dell’ultimo minuto che potrebbero complicare o ritardare lo scioglimento. Inoltre, fornisce una base solida per le fasi successive del processo, come la preparazione del piano di scioglimento, la liquidazione degli asset e la distribuzione finale ai soci.

b) Pagare le tasse e le sanzioni arretrate

In molti casi, prima di poter sciogliere una società inattiva, sarà necessario pagare eventuali tasse di franchigia, multe e interessi accumulati. La fase legata al pagamento delle tasse e delle sanzioni è un aspetto cruciale nel processo di scioglimento di una società americana inattiva. Questa fase richiede un’attenzione meticolosa e può spesso risultare complessa, soprattutto se la società ha accumulato debiti fiscali o sanzioni durante il periodo di inattività.

Innanzitutto, è fondamentale condurre un’analisi approfondita della situazione fiscale della società. Questo include una revisione di tutte le dichiarazioni fiscali presentate negli anni precedenti, sia a livello federale che statale. Anche se la società è stata inattiva, potrebbe comunque essere stata tenuta a presentare dichiarazioni, anche se con importi nulli (le cosiddette “zero returns“).

Se vengono identificate tasse non pagate, è necessario calcolare l’importo dovuto, includendo eventuali interessi e sanzioni accumulate. Le sanzioni possono essere sostanziali, specialmente se la società ha trascurato i suoi obblighi fiscali per un periodo prolungato. In alcuni casi, potrebbe essere possibile negoziare con le autorità fiscali per ridurre o eliminare le sanzioni, soprattutto se la mancata conformità è stata involontaria o dovuta a circostanze attenuanti.

Un aspetto spesso trascurato ma importante è la considerazione delle implicazioni fiscali dello scioglimento stesso. La liquidazione degli asset della società può generare guadagni o perdite che devono essere riportati e potrebbero essere soggetti a tassazione.

c) Deposito dei documenti di dissoluzione

Per procedere allo scioglimento formale della società, sarà necessario depositare un modulo specifico presso l’ufficio del Segretario di Stato, come i Certificate of Dissolution o Articles of Dissolution. Questi documenti formalizzano la decisione di chiudere la società e devono essere accompagnati dal pagamento di eventuali tasse di deposito.

Prima di preparare questi documenti, è fondamentale verificare i requisiti specifici dello stato in cui la società è stata costituita. Ogni stato ha le proprie leggi e regolamenti riguardanti lo scioglimento delle società, e questi possono variare significativamente da uno stato all’altro.

In molti stati, prima di poter presentare i documenti di dissoluzione, è necessario ottenere l’approvazione degli azionisti o dei membri della società. Questa approvazione deve essere documentata attraverso una risoluzione formale, che di solito deve essere allegata ai documenti di dissoluzione.

Una volta preparati i documenti, il passo successivo è la loro presentazione all’ufficio appropriato dello stato, solitamente il Segretario di Stato o un ufficio equivalente. Molti stati ora offrono la possibilità di presentare questi documenti online, anche se alcuni potrebbero ancora richiedere la presentazione fisica dei documenti.

Al momento del deposito, è generalmente richiesto il pagamento di una tassa di presentazione. L’importo di questa tassa varia da stato a stato e può andare da poche decine a diverse centinaia di dollari.

In alcuni stati, oltre ai documenti di dissoluzione, potrebbe essere necessario presentare un “tax clearance certificate” o un documento simile che dimostri che la società ha soddisfatto tutti i suoi obblighi fiscali statali. Ottenere questo certificato può richiedere tempo e dovrebbe essere iniziato in anticipo nel processo di scioglimento.

Dopo la presentazione, l’ufficio statale competente esaminerà i documenti per assicurarsi che siano completi e conformi alle leggi statali. Se tutto è in ordine, lo stato emetterà un certificato di dissoluzione, che serve come prova ufficiale dello scioglimento della società.

d) Notifica agli enti fiscali e chiusura dell’EIN

Dopo aver depositato i documenti di dissoluzione, sarà necessario notificare l’Internal Revenue Service (IRS) e chiudere l’EIN (Employer Identification Number) della società. Questo passo è fondamentale per assicurarsi che l’IRS non continui a richiedere dichiarazioni fiscali in futuro.

Questo viene fatto principalmente attraverso la presentazione dell’ultima dichiarazione dei redditi della società. Sul modulo fiscale appropriato (ad esempio, Form 1120 per le C-corporation o Form 1120S per le S-corporation), si deve indicare che questa è la dichiarazione finale della società. È importante compilare accuratamente questa dichiarazione, includendo tutti i redditi, deduzioni e crediti fino alla data di scioglimento.

È importante notare che l’EIN rimane nell’archivio permanente dell’IRS. Questo significa che non può essere riassegnato o riutilizzato da un’altra entità in futuro.

Anche dopo la chiusura dell’EIN e degli account fiscali, è fondamentale conservare tutti i documenti fiscali per un periodo adeguato (generalmente almeno 3-7 anni, a seconda delle circostanze). Questi documenti potrebbero essere necessari in caso di future verifiche o questioni legali.

e) Risoluzione dei debiti e distribuzione dei beni

Prima della dissoluzione formale, la società deve risolvere eventuali debiti residui e distribuire i beni ai soci, in conformità con gli accordi societari e le leggi statali. Questa fase coinvolge la liquidazione degli asset della società, il pagamento dei creditori e la distribuzione di eventuali fondi rimanenti ai soci o agli azionisti.

Il primo passo è condurre un inventario completo di tutti gli asset della società. Questo include beni tangibili (come attrezzature, inventario, proprietà immobiliari) e intangibili (come proprietà intellettuale, contratti, crediti). È importante valutare accuratamente questi asset per determinare il loro valore di mercato attuale.

Contemporaneamente, è necessario compilare un elenco completo di tutti i creditori della società. Questo include fornitori, prestatori, dipendenti con stipendi non pagati, locatori e qualsiasi altra entità a cui la società deve denaro.

La società deve notificare formalmente tutti i creditori conosciuti dello scioglimento imminente. Questa notifica dovrebbe includere informazioni su come e quando presentare reclami contro la società. Molti stati richiedono anche la pubblicazione di un avviso pubblico per informare eventuali creditori sconosciuti.

Gli asset della società vengono venduti o liquidati per generare fondi per pagare i debiti. Questo processo deve essere condotto in modo da massimizzare il valore per la società e i suoi creditori. I fondi generati dalla liquidazione degli asset vengono utilizzati per pagare i debiti nell’ordine di priorità stabilito. È importante mantenere registrazioni dettagliate di tutti i pagamenti effettuati.

Assistenza legale per sciogliere una società inattiva

Il processo di scioglimento può essere complesso, soprattutto se ci sono multe arretrate o problemi fiscali in sospeso. Affidarsi a uno studio legale specializzato come il Tech Legal Partners, guidato dall’avvocato Stefania Monda, può facilitare il processo e garantire che tutte le procedure siano seguite correttamente.

Lo studio legale Tech Legal Partners offre una gamma completa di servizi per:

  • Verificare lo status legale della società e preparare la documentazione necessaria per lo scioglimento.
  • Gestire eventuali debiti o sanzioni accumulate nel periodo di inattività.
  • Assistere nel pagamento delle tasse di franchigia o nella negoziazione di eventuali riduzioni delle sanzioni.
  • Coordinare la chiusura del codice EIN presso l’IRS e risolvere questioni fiscali pendenti.

Perché è importante sciogliere una società inattiva?

Lasciare una società inattiva senza scioglierla formalmente può comportare rischi e costi futuri. Le sanzioni continuano a maturare, e l’eventuale scioglimento amministrativo non sempre risolve completamente le responsabilità aziendali. Inoltre, i soci potrebbero ritrovarsi personalmente responsabili per debiti o obblighi non risolti.

Sciogliere una società formalmente:

  • Evita ulteriori sanzioni e costi.
  • Protegge i soci da eventuali responsabilità future.
  • Chiude definitivamente qualsiasi obbligo fiscale o legale con lo stato di incorporazione e con l’IRS.

Contattaci per una consulenza preliminare

Se la tua società è stata posta in inactive status e desideri scioglierla formalmente, contatta l’avvocato Stefania Monda dello Studio Legale Tech Legal Partners a New York. Siamo a disposizione per offrirti una consulenza preliminare e assisterti nel processo di scioglimento della tua società negli Stati Uniti.

    Ho letto l’informativa Privacy e autorizzo il trattamento dei miei dati personali per le finalità ivi indicate.

    I più letti della settimana

    Abbonati a Fiscomania

    Oltre 500, tra studi e professionisti, hanno scelto di abbonarsi a Fiscomania per non perdere i contenuti riservati e beneficiare dei vantaggi.
    Abbonati anche tu a Fiscomania.com oppure
    Accedi con il tuo account.
    I nostri tools

    Importante

    Fiscomania.com ha raccolto, con ragionevole cura, le informazioni contenute nel sito. Il materiale offerto (coperto da leggi sul copyright) è destinato ai lettori, solo a scopo informativo. Non può in nessun caso sostituire una adeguata consulenza o parere professionale che resta indispensabile. Il portale non accetta alcuna responsabilità in relazione all’utilizzo di tale pubblicazioni senza la collaborazione dei suoi professionisti. Si prega di leggere Termini e condizioni e informativa sulla privacy.

     

    Stefania Monda
    Stefania Monda
    Stefania Monda è la founder e managing partner dello studio legale internazionale Tech Legal Partners PLLC con sede a New York. Avvocato abilitato in Italia e negli Stati Uniti, ha maturato oltre 10 anni di esperienza come avvocato d'impresa tra Italia e Stati Uniti. Prima di fondare Tech Legal Partners PLLC, ha lavorato per prestigiosi studi legali assistendo un'ampia varietà di clienti da società leader del mercato a società start-up. Assiste regolarmente società europee che espandono la propria attività oltreoceano così come imprenditori e fondi di investimento statunitensi che investono in Italia.
    Leggi anche

    Imposta sostitutiva rivalutazione TFR: acconto il 16 dicembre

    La gestione dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) è un aspetto cruciale per i datori...

    Immobili non locati: alternatività tra IMU e IRPEF

    I soggetti che possiedono immobili non locati nello stesso comune in cui si trova l’abitazione principale devono prestare attenzione. Tali soggetti...

    Lavoratori italiani all’estero: tassazione e obblighi fiscali

    Lavorare all'estero rappresenta una straordinaria opportunità di crescita professionale, che consente di acquisire nuove competenze, ampliare la propria rete...

    Reverse charge nella cessione di fabbricati: normativa

    La cessione di fabbricati nell'esercizio dell’attività di impresa o professionale costituisce operazione rilevante ai fini dell'Iva. Questo tipo di...

    Esenzione IMU per coniugi con residenze separate

    L'IMU (Imposta Municipale Unica) rappresenta un'imposta significativa per i proprietari immobiliari in Italia. Negli ultimi anni, la normativa sull'esenzione...

    Finta malattia del lavoratore: social network e licenziamento 

    L'uso dei social media è ormai parte integrante della vita quotidiana, ma i contenuti pubblicati possono avere ripercussioni anche...