Scadenze fiscali giugno 2025: il calendario

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Giugno 2025 si presenta come un mese denso di impegni fiscali, che richiedono particolare attenzione da parte dei contribuenti. Tra le scadenze fiscali di maggior rilevanza figura il pagamento della quarta rata della Rottamazione Quater. Sebbene il 31 maggio sia la data prevista per il pagamento, tuttavia, la scadenza è slittata poiché il giorno cade di sabato, seguito dalla Festa della Repubblica il 2 giugno. La normativa prevede una tolleranza di cinque giorni, pertanto sarà il 9 giugno la scadenza prevista per il pagamento senza incorrere in sanzioni o interessi.

Inoltre, si avvicina anche il termine per il versamento dell’acconto dell’IMU fissato per il 16 di giugno. È bene ricordare che l’IMU si divide in due rate, con l’acconto a giugno e il saldo previsto per dicembre. Tuttavia, gli adempimenti fiscali non si esauriscono qui. Fortunatamente, possiamo contare sullo Scadenzario Fiscale messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per guidarci attraverso queste importanti scadenze.

3 giugno 2025: estromissione immobili strumentali imprenditore individuale

L’imprenditore individuale che, alla data del 31 ottobre 2024, possiede beni immobili strumentali può optare, dal 1° gennaio 2025 al 31 maggio 2025 (3 giugno 2025), per l’esclusione dei beni stessi dal patrimonio dell’impresa, con effetto dal periodo d’imposta in corso alla data del 1° gennaio 2025. Per procedere con l’estromissione è necessario il pagamento di una imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e dell’imposta regionale sulle attività produttive nella misura dell’8 per cento della differenza tra il valore normale di tali beni ed il relativo valore fiscalmente riconosciuto da effettuarsi in due rate:

  • Il 60% dell’importo dovuto entro il 30 novembre 2025;
  • Il restante 40% entro il entro il 30 giugno 2026.

9 giugno 2025: scadenza per la Rottamazione Quater

Tra le scadenze fiscali di giugno 2025, la quarta rata della rottamazione quater è una delle più rilevanti. Sebbene la scadenza ufficiale sia il 31 maggio, i contribuenti hanno tempo fino al 9 giugno per effettuare il pagamento, grazie ai 5 giorni di tolleranza. È fondamentale sottolineare che i benefici derivanti dalla definizione agevolata decadranno se il contribuente non paga, anche solo una rata, entro 5 giorni dalla scadenza, dovendo quindi pagare l’intero debito senza agevolazioni.

Per approfondire: Riammissione alla rottamazione quater.

16 giugno 2025: IMU e non solo

A giugno, l’Imposta Municipale Unica (IMU) diventa protagonista. Entro il 16 giugno scade il termine per il versamento della prima rata dell’IMU.

Da tenere presenti sono due scadenze: l’acconto o prima rata entro il 16 giugno e il saldo o seconda rata, con eventuali aggiustamenti, entro il 16 dicembre. Per calcolare l’importo dell’IMU, è necessario fare riferimento alle aliquote stabilite dal proprio Comune, pubblicate sul sito del Ministero delle Finanze entro il 28 ottobre dell’anno in questione.

Per effettuare il pagamento, si possono utilizzare tre modalità diverse: bollettino postale compatibile con il modello F24, modello F24 o piattaforma PagoPA. In alternativa, è possibile rivolgersi al proprio intermediario abilitato, come un commercialista o un consulente fiscale.

Ma non è tutto qui. Il 16 giugno segna altre scadenze importanti, con l’IVA in prima linea:

  • Fatturazione differita mese precedente, ovvero è l’ultimo giorno per l’emissione e registrazione delle fatture differite, previste dalle normative fiscali;
  •  Liquidazione e versamento Iva mensile da parte di soggetti passivi IVA;
  • Versamento rata saldo IVA 2024.

Arriva poi il turno dei sostituti d’imposta, impegnati con il versamento delle ritenute operate nel mese precedente. Questo include inoltre:

  • Ritenute alla fonte su interessi e redditi di capitale vari corrisposti o maturati nel mese precedente;
  • Ritenute su redditi derivanti da perdita di avviamento commerciale corrisposti nel mese precedente;
  • Ritenute su riscatti di polizze vita corrisposti nel mese precedente.

Infine, scatta il versamento dell’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali sulle somme erogate ai dipendenti nel mese precedente, relative a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione.

16 giugno 2025: Versamento trimestrale imposta di bollo fatture

I soggetti che hanno emesso fatture elettroniche con apposizione dell’imposta di bollo effettuano il versamento dell’imposta di bollo fatture elettroniche relative al primo trimestre 2025; qualora l’importo dell’imposta di bollo dovuta in relazione alle fatture elettroniche emesse nei primi due trimestri solari dell’anno, complessivamente considerato, non superi l’importo di 5.000 euro, il pagamento dell’imposta di bollo complessivamente dovuta sulle fatture elettroniche emesse nei predetti trimestri può essere effettuato entro il termine previsto per il versamento dell’imposta relativa al terzo trimestre solare dell’anno di riferimento (ovvero entro il 30 novembre).

Per approfondire: Imposta di bollo fatture elettroniche.

25 giugno 2025: INTRASTAT

Entro il 25 giugno, i contribuenti IVA soggetti all’obbligo mensile devono procedere con l’INTRASTAT e trasmettere telematicamente gli elenchi riepilogativi delle cessioni e degli acquisti intracomunitari di beni, nonché delle prestazioni di servizi rese o ricevute da soggetti passivi dell’UE, relativi alle operazioni svolte nel mese di maggio 2025.

Scadenze fiscali giugno Dichiarazione dei Redditi

L’ultimo giorno per la presentazione della dichiarazione dei redditi è il 30 settembre per il modello 730 e il 31 ottobre per il modello Redditi. A giugno tuttavia, sono previste due scadenze:

  •  20 giugno ultimo giorno per annullare il 730 e il Modello Redditi correttivo del 730 inviato online;
  •  27 giugno ultimo giorno per annullare il modello Redditi e quelli PF correttivi inviati con modello F24.

30 giugno 2025: gli adempimenti di fine mese

  •  Versamento imposte derivanti dalla dichiarazione dei redditi per saldo 2024 e acconto 2025;
  •  Termine per il pagamento dell’acconto delle addizionali comunale e regionale all’IRPEF per l’anno 2025, calcolato sulla base dei redditi dell’anno precedente;
  • Dichiarazione Imu: obbligatoria per chi ha registrato variazioni nel possesso o nella destinazione degli immobili durante il 2024.
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Elisa Migliorini
Elisa Migliorinihttps://www.linkedin.com/in/elisa-migliorini-0024a4171/
Laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Firenze. Approfondisce i temi legati all'IVA ed alla normativa fiscale domestica oltre ad approfondire aspetti legati al diritto societario.
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