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Scadenze fiscali giugno 2024: il calendario

Fisco NazionaleScadenze fiscali giugno 2024: il calendario

Tra le scadenze fiscali più importanti del mese di giugno 2024 ricordiamo gli appuntamenti con il pagamento della 4° rata della Rottamazione Quater entro il 5 giugno e l'acconto IMU da versare entro il 17

Giugno 2024 si presenta come un mese denso di impegni fiscali, che richiedono particolare attenzione da parte dei contribuenti.

Tra le scadenze di maggior rilevanza figura il pagamento della quarta rata della Rottamazione Quater. Sebbene il 31 maggio sia la data prevista per il pagamento, grazie ai 5 giorni di tolleranza concessi dall’Agenzia delle Entrate, i contribuenti possono effettuare il versamento entro il 5 giugno 2024 senza incorrere in sanzioni o interessi.

Inoltre, si avvicina anche il termine per il versamento dell’acconto dell’IMU, fissato per il 17 giugno, considerando che il 16 cade in un giorno festivo questo mese. È bene ricordare che l’IMU si divide in due rate, con l’acconto a giugno e il saldo previsto per dicembre.

Tuttavia, gli adempimenti fiscali non si esauriscono qui. Fortunatamente, possiamo contare sullo Scadenzario Fiscale messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per guidarci attraverso queste importanti scadenze. Di seguito, presentiamo una dettagliata panoramica delle scadenze fiscali di giugno 2024 per fornire una guida completa e utile ai contribuenti.

Scadenze fiscali 2 giugno 2024: contratti di locazione

Il mese inizia con la scadenza per la registrazione e versamento dell’imposta di registro sui contratti di locazione. Questa scadenza interessa le parti contraenti di contratti di locazione e affitto che non hanno optato per il regime della “cedolare secca”. È necessario versare l’imposta di registro per i contratti stipulati il 1° aprile 2024 o rinnovati automaticamente a partire da quella data, utilizzando il modello “F24 versamenti con elementi identificativi” (F24 ELIDE).

Scadenze fiscali 5 giugno 2024: Rottamazione Quater

Tra le scadenze fiscali di giugno 2024, la quarta rata della rottamazione quater è una delle più rilevanti. Sebbene la scadenza ufficiale sia il 31 maggio, i contribuenti hanno tempo fino al 5 giugno per effettuare il pagamento. Si ricorda che le prossime rate cadranno i prossimi 31 luglio e 30 novembre. È fondamentale sottolineare che i benefici derivanti dalla definizione agevolata decadranno se il contribuente non paga, anche solo una rata, entro 5 giorni dalla scadenza, dovendo quindi pagare l’intero debito senza agevolazioni.

Scadenze fiscali 17 giugno 2024: IMU e non solo

A giugno, l’Imposta Municipale Unica (IMU) diventa protagonista. Entro il 17 giugno 2024, scade il termine per il versamento della prima rata dell’IMU, considerando che il 16 è domenica.

Da tenere presenti sono due scadenze: l’acconto o prima rata entro il 17 giugno e il saldo o seconda rata, con eventuali aggiustamenti, entro il 16 dicembre. Per calcolare l’importo dell’IMU, è necessario fare riferimento alle aliquote stabilite dal proprio Comune, pubblicate sul sito del Ministero delle Finanze entro il 28 ottobre dell’anno in questione.

Per effettuare il pagamento, si possono utilizzare tre modalità diverse: bollettino postale compatibile con il modello F24, modello F24 o piattaforma PagoPA. In alternativa, è possibile rivolgersi al proprio intermediario abilitato, come un commercialista o un consulente fiscale.

Ma non è tutto qui. Il 17 giugno 2024 segna altre scadenze fiscali importanti, con l’IVA in prima linea:

  • Versamento della terza rata del saldo IVA per l’anno d’imposta 2023: l’importo di questa rata deve essere aumentato dello 0,33% mensile per ogni rata successiva alla prima (0,66% per questa rata);
  • Versamento IVA per il primo trimestre per i contribuenti IVA trimestrali “per opzione”;
  • Liquidazione e versamento dell’IVA relativa al mese precedente, mediante il modello F24 o tramite un intermediario abilitato.

Arriva poi il turno dei sostituti d’imposta, impegnati con il versamento delle ritenute operate nel mese precedente. Questo include inoltre:

  • Ritenute alla fonte su interessi e redditi di capitale vari corrisposti o maturati nel mese precedente;
  • Ritenute su redditi derivanti da perdita di avviamento commerciale corrisposti nel mese precedente;
  • Ritenute su riscatti di polizze vita corrisposti nel mese precedente.

Infine, scatta il versamento dell’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali sulle somme erogate ai dipendenti nel mese precedente, relative a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione.

Scadenze fiscali 30 giugno 2024: gli adempimenti di fine mese

Con la fine del mese, ci sono diverse scadenze importanti da ricordare. In primo luogo, è necessario prestare attenzione al versamento dell’imposta di bollo per le fatture elettroniche. Questo riguarda le fatture elettroniche emesse nel primo trimestre dell’anno, con il pagamento da effettuare in unica soluzione. Se l’importo dovuto per il primo trimestre non supera i 5.000 euro, il versamento può essere eseguito entro il 30 settembre. Se l’importo complessivo dovuto per il primo e il secondo trimestre non supera i 5.000 euro, il versamento può essere eseguito entro il 30 novembre.

Inoltre, è importante ricordare la comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA effettuate nel primo trimestre solare 2024. Questa scadenza riguarda i soggetti passivi dell’IVA. Il modello da utilizzare è “Comunicazione liquidazioni periodiche IVA”, che deve essere presentato esclusivamente in via telematica, direttamente o tramite intermediario abilitato.

Conclusioni

Giugno 2024 si presenta come un mese denso di impegni fiscali, oltre ai consueti adempimenti. Tra le scadenze di maggior rilevanza, emerge il pagamento della quarta rata della Rottamazione Quater e il versamento dell’acconto dell’Imposta Municipale Unica (IMU), fissato per il 17 giugno.

Inoltre, è importante tenere a mente una serie di altre scadenze fiscali significative che caratterizzano il mese di giugno. Tra queste, il versamento della terza rata del saldo IVA per l’anno d’imposta 2023, il versamento delle ritenute operate e il pagamento dell’imposta di bollo per le fatture elettroniche. Infine, la comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA effettuate nel primo trimestre solare 2024 rappresenta un ulteriore impegno da non trascurare.

In questo contesto, gli strumenti come lo Scadenzario Fiscale messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate forniscono un valido supporto per muoversi al meglio e assolvere correttamente gli obblighi fiscali.

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    Elena Lamperti
    Elena Lamperti
    Laureata in Scienze del Lavoro e Organizzazione Aziendale presso l’Università degli Studi di Milano. Appassionata da sempre di economia e diritto del lavoro, racconta con parole semplici questo mondo, in costante evoluzione.
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