Nuovi codici ATECO partite IVA 2025: dal 1 aprile

A partire dal 1° Aprile 2025 sarà operativa...

Bonus Isee e agevolazioni 2025

L’ISEE, ovvero l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente,...

730 precompilato 2025: da quando è disponibile, vantaggi

Il modello precompilato 730/2025 è disponibile online sul sito...

Rimanenze di magazzino: valutazione e svalutazione dei beni

HomeFisco NazionaleBilancioRimanenze di magazzino: valutazione e svalutazione dei beni

L’articolo 92 del DPR n 917/86, detta le regole per l’iscrizione fiscale delle rimanenze di magazzino e consente la svalutazione dello stesso. Questo qualora il valore unitario medio dei beni sia superiore al valore normale medio dell’ultimo mese dell’esercizio. La valutazione delle rimanenze di magazzino secondo i principi contabili nazionali e secondo la disciplina fiscale sulle imposte dirette. 

Le rimanenze di fine esercizio di beni, materie prime, sussidiarie e semilavorati rappresentano costi sostenuti per l’acquisto o la produzione di determinati beni, i cui ricavi saranno però realizzati solo nell'esercizio successivo. Pertanto, in base al principio di competenza economica, tali costi dovranno essere rinviati in esercizi futuri, nei quali si rileveranno i relativi ricavi.
Da un punto di vista fiscale l’articolo 92 del DPR n 917/86 afferma che le rimanenze possono essere valutate direttamente a costi specifici. In alternativa, le rimanenze possono essere valutate ad un valore non inferiore a quello che risulta raggruppando i beni in categorie omogenee per natura o valore e attribuendo a ciascun gruppo un valore non inferiore a quello determinato applicando il criteri del FIFO, LIFO a scatti annuali e costo medio.
Qualora in un esercizio il valore unitario medio dei beni sia superiore al valore normale medio di essi nell'ultimo mese dell’esercizio, il valore minimo è determinato moltiplicando l’intera quantità dei beni per il valore normale.
La quantificazione del corretto costo delle rimanenze finali da sospendere è indispensabile sia:

Da un punto di vista civilistico, per la rappresentazione veritiere e corretta del bilancio;
Da un punto di vista fiscale, per la determinazione del corretto carico fiscale dell'esercizio.

Vediamo insieme in questo contributo quali potrebbero essere le problematiche legate alla deduzione fiscale della svalutazione del magazzino nelle imprese commerciali.
Quali sono le tipologie di rimanenze di magazzino esistenti?
Le tipologie di rimanenze esistenti sono:

Materie prime, compresi i beni acquistati soggetti a ulteriori processi di trasformazione (cosiddetti semilavorati di acquisto);
Materie sussidiarie e di consumo (costituite da materiali usati indirettamente nella produzione);
Prodotti in corso di lavorazione (beni materiali, parti e assiemi in fase di avanzamento);
Semilavorati (parti finite di produzione interna destinate ad essere utilizzate in un successivo processo produttivo);
Merci, quindi beni acquistati per la rivendita senza subire rilevanti trasformazioni;
Prodotti finiti, di propria fabbricazione.

Dove si collocano le rimanenze di magazzino in bilancio?
Le rimanenze di magazzino trovano collocazione negli schemi di bilancio alla voce C.I. (da C.I.1 a C.I.5) dell’attivo circolante e alle voci A2 (prodotti finiti, prodotti in corso di lavorazione, semilavorati) e B11 (materie prime, sussidiarie, di consumo e merci) del conto economico come differenza tra le rimanenze iniziali e quelle finali.
Rimanenze di magazzino: disciplina civilistica
Le rimanenze di magazzino sono costituite da beni destinati alla vendita o che concorrono alla normale attività dell’impresa, e quindi destinati ad essere utilizzate nel ciclo produttivo. Le rimanenze di magazzino possono essere suddivise tra:

Le merci (prodotti acquistati per la rivendita);
I prodotti finiti (manufatti dall'impresa) e
I semilavo...

Fiscomania.com

Questo articolo è riservato agli abbonati:
Scopri come abbonarti a Fiscomania.com.


Sei già abbonato?
Accedi tranquillamente con le tue credenziali: Accesso
Modulo di contatto

    Ho letto l’informativa Privacy e autorizzo il trattamento dei miei dati personali per le finalità ivi indicate.

    I più letti della settimana

    Abbonati a Fiscomania

    Oltre 1.000, tra studi, professionisti e imprese che hanno scelto di abbonarsi per non perdere i contenuti riservati e beneficiare dei vantaggi. Abbonati anche tu a Fiscomania.com oppure Accedi con il tuo account.

    I nostri tools

     

    Redazione
    Redazione
    La redazione di Fiscomania.com è composta da professionisti che operano nel campo fiscale (commercialisti, consulenti aziendali, legali, consulenti del lavoro, etc) per garantire informazioni aggiornate e puntuali.
    Leggi anche

    Ravvedimento esterometro: le sanzioni

    A decorrere dalle operazioni effettuate dall'1.7.2022 (DPCM 27 febbraio 2019), nel caso di omessa o di errata comunicazione dei...

    Presentazione dichiarazione dei redditi: termini variabili

    La presentazione del modello Redditi PF, SP e SC ha un calendario di presentazione che è scandito dalla legge....

    Conciliazione giudiziale: la guida completa

    La conciliazione giudiziale è un istituto deflattivo del contenzioso tributario che consiste nella definizione di una controversia davanti alla...

    Stabile organizzazione ai fini Iva e fatturazione

    La stabile organizzazione ai fini Iva è definita dall'art. 11 del Regolamento UE n. 282/2011, identifica un'organizzazione con "sufficiente...

    Detrazione affitto Modello 730/2025

    La detrazione dell'affitto ammonta al 19%, calcolato su un importo massimo di spesa differenziato in base alla categoria di appartenenza...

    Modello 730/2025: le principali spese che si possono detrarre

    Il modello 730/2025 è un modello dichiarativo che i lavoratori dipendenti e pensionati sono chiamati a compilare e trasmettere...