Il governo Meloni ha dato il via libera alla legge delega sulla riforma fiscale. Diverse sono le novitànuova Irpef con tre aliquote, IVA azzerata per i beni di prima necessità, stop alle comunicazioni nei mesi di agosto e dicembre, sanzioni penali attenuate per i contribuenti che si sono trovati impossibilitati a pagare e per le imprese che collaborano. Come ha spiegato il Ministro dell’Economia, Leo: “Le nuove regole saranno operative entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge delega e vanno nella direzione di semplificare e ridurre la pressione fiscale, favorire investimenti e assunzioni”. “Sul fronte delle imprese ci sarà una graduale eliminazione dell’Irap e una riduzione dell’attuale aliquota Ires per chi investe e\o assume”

La riforma fiscale mira alla semplificazione delle procedure fiscali, allo scopo di garantire:

  • la riduzione della pressione fiscale;
  • l’implementazione di azioni contro l’evasione;
  • la configurazione di un sistema più armonioso tra fisco e cittadini.

Il provvedimento, suddiviso in 5 parti e 20 articoli ridisegna l’intero sistema, dai tributi ai procedimenti e sanzioni, dai testi unici e codici. Occorre adesso attendere i decreti delegati che dovranno contenere anche le opportune coperture finanziarie, in parte garantite dalla revisione delle attuali 600 tax expenditures.

La delega fiscale riscrive l’attuale sistema tributario. Le nuove regole, operative entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge delega, hanno l’obiettivo di ridurre la pressione fiscale, favorire gli investimenti e assunzioni.

IRPEF, le 3 aliquote previste dalla Riforma Fiscale

Il punto focale, e anche quello più discusso, è la riforma dell’Irpef. “Si prevede una revisione dell’intero meccanismo di tassazione del reddito delle persone fisiche, in modo da attuare gradualmente l’obiettivo della “equità orizzontale”.

Il Governo intende raggiungere, nel corso della legislatura, una flat tax per tutti, mediante l’applicazione di una aliquota impositiva unica. La riforma parte con la revisione delle aliquote Irpef, con la riduzione delle aliquote da 4 a 3. Le due ipotesi non indicate nella legge delega sono: 23%, 27% e 43% o 23%, 33%, 43%.

E  le flat tax per tutti resta un obiettivo di legislatura, per i dipendenti arriva la flat tax incrementale. Per le imprese arriva la nuova Ires a due aliquote per far pagare di meno chi più assume ed investe; si punta poi al graduale superamento dell’Irap con priorità per le società di persone, gli studi associati e le società tra professionisti. Il comunicato riporta che:

“una somma corrispondente, in tutto o in parte, al detto reddito sia impiegata in investimenti, con particolare riferimento a quelli qualificati, e in nuove assunzioni; gli utili non siano distribuiti o destinati a finalità estranee all’esercizio dell’attività d’impresa”

Per quanto riguarda l’imposta sui redditi delle persone fisiche, il Governo intende procedere a una revisione delle aliquote e alla diminuzione degli scaglioni Irpef, dai quattro attuali ai tre. Le due ipotesi non indicate nella legge delega sono: 23%, 27% e 43% o 23%, 33%, 43%.

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Detrazioni fiscali, cambia la struttura

La Riforma Fiscale prevede una modifica delle spese riconosciute valide, ai fini delle detrazioni fiscali e l’introduzione di un forfait, in base allo scaglione di reddito di appartenenza. Si ipotizza uno schema di questo tipo:

  • deduzioni del 4% per gli scaglioni più bassi;
  • deduzioni del 3% per quelli intermedi;
  • deduzioni del 2% per gli scaglioni più alti.

Si sta valutando, inoltre, di eliminare le deduzioni per i redditi, che superano i 100.000 € annui.

È importante evidenziare che la legge delega esclude da questi cambiamenti:

  • le spese sanitarie;
  • gli interessi passivi sui mutui per la prima casa;
  • i contributi di colf e badanti;
  • le spese per l’istruzione.

IVA, il processo di semplificazione

L’IVA sarà la protagonista di un percorso di semplificazione importante, che parte dalla revisione delle operazioni esenti, alla razionalizzazione delle aliquote, sia in termini di quantità, che di misura. In prima battuta, si prevede una razionalizzazione del sistema delle aliquote, come da indicazioni dell’Unione Europea, anche sulla base della geografia dei panieri. L’obiettivo è quello di contare su aliquote in linea con i beni e i servizi simili per rilevanza sociale. Si pensa, infatti, di introdurre un’aliquota Iva zero per un piccolo pacchetto di beni essenziali, come pane, pasta e olio.

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Aggiornamento IRES e abolizione IRAP

La riforma fiscale prevede la modifica dell’IRES, al fine di adeguarsi alle importanti novità introdotte dall’Unione Europea. La nuova struttura dovrebbe basarsi sull’applicazione di un’aliquota agevolata, per quelle società che utilizzeranno gli utili non redistribuiti per due motivi specifici:

  1. investimenti qualificati;
  2. nuove assunzioni a tempo indeterminato, soprattutto per alcune categorie, considerate svantaggiate, come gli ex percettori di reddito di cittadinanza, donne o over50.

In questi casi, la riforma prevede per gli imprenditori, che investono o creano occupazione, una diminuzione dell’attuale aliquota del 24%, con l’intento di raggiungere progressivamente il 15%. Gli obiettivi sono quelli di attrarre capitali esteri e incentivare un circolo virtuoso per favorire la competitività delle imprese.

La Riforma Fiscale prevede, inoltre, l’abolizione dell’Irap, ovvero dell’imposta regionale sulle attività produttive. Nello specifico, le società di persone e gli studi associati sosterranno una sovraimposta calcolata sull’imponibile Ires, senza però essere più soggetti all’Irap.

Sanzioni penali attenuate per le imprese che collaborano

Nella revisione delle sanzioni penali tributarie, come riporta anche il Sole24ore, saranno previste sanzioni penali attenute in caso di “sopraggiunta impossibilità di far fronte al pagamento del tributo, non dipendente da fatti imputabili al soggetto stesso”.

Per le sanzioni penali si darà rilievo anche “alle definizioni raggiunte in sede amministrativa e giudiziaria ai fini della valutazione della rilevanza penale del fatto”.

Riforma fiscale, cosa aspettarsi

Come abbiamo analizzato, non è solo l’Irpef il nodo cruciale della Riforma Fiscale. Il Governo Meloni si è posto l’obiettivo di una riforma strutturale del sistema tributario, a tutto tondo. La legge delega rispecchia l’accordo nella maggioranza, emerso anche in campagna elettorale, con gli obiettivi di snellire il fisco e applicare la Flat Tax.

I prossimi 24 mesi saranno cruciali per gli interventi, che verranno messi in piedi, con la riforma fiscale. Il dialogo con le parti sociali riveste un ruolo fondamentale per la buona riuscita della riforma. Da un lato, i Sindacati hanno già espresso parere negativo sulla flat tax e sulla detassazione degli aumenti contrattuali. Dall’altro lato, il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha parlato di “direzione giusta”.

Ci attendono mesi ricchi di novità e aggiornamenti. Non ti resta che seguirci per non perdere nessuna news.

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