- Nuovi limiti di reddito: aumento della soglia per i redditi di lavoro dipendente da 30.000 a 35.000 euro.
- Causa ostativa ridimensionata: deroga per i lavoratori autonomi con contratti subordinati part-time in aziende con più di 250 dipendenti.
- Introdotto il regime di franchigia IVA: opportunità di semplificazione amministrativa per i forfettari.
- Modifiche valide dal 2025: necessario considerare i redditi e le condizioni del 2024 per accedere al regime.
Cambiamenti principali al regime forfettario dal 2025
Il regime forfettario 2025 viene modificato dalla Legge di Bilancio 2025. Si tratta importanti modifiche mirate a semplificare e rendere più accessibile questo regime fiscale per professionisti e imprese.
Tra gli aspetti più rilevanti, spicca l’adeguamento delle soglie di reddito per i lavoratori dipendenti e l’introduzione di deroghe innovative alle cause ostative. Inoltre, l’introduzione del regime di franchigia IVA rappresenta un ulteriore incentivo per semplificare gli obblighi fiscali e agevolare le attività amministrative.
L’estensione del regime è legata all’esito del concordato preventivo biennale, ovvero, in caso di risultati “particolarmente positivi”, ha affermato il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, gli incassi del concordato potranno essere impiegati anche per l’estensione dei limiti d’accesso.
Nuove soglie di reddito per i lavoratori dipendenti
Dal 2025, la soglia massima dei redditi da lavoro dipendente e assimilati per accedere al regime forfettario aumenta da 30.000 a 35.000 euro. Questa misura ha carattere transitorio e riguarda esclusivamente il 2025.
Come funziona?
- Calcolo del limite: la causa ostativa legata ai redditi da lavoro dipendente prende in considerazione i redditi percepiti nell’anno precedente (2024);
- Esclusioni: non rilevano nella determinazione della soglia le somme straordinarie come il TFR o emolumenti arretrati soggetti a tassazione separata;
- Deroga: il superamento della soglia non è ostativo se il rapporto di lavoro è cessato entro il 31 dicembre 2024.
Deroghe alla causa ostativa per i lavoratori autonomi
Una novità significativa (contenuta nel DDL Lavoro) riguarda la possibilità di accedere al regime forfettario per i lavoratori autonomi che intrattengono contemporaneamente rapporti di lavoro subordinato. La causa di esclusione in commento è quella che riguarda l’esercizio dell’attività autonoma prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro oppure erano intercorsi rapporti di lavoro nei due precedenti periodi d’imposta (art. 1 co. 57 lett. d-bis Legge n. 190/14).
Requisiti per accedere alla deroga
L’inapplicabilità della causa ostativa si applica nei confronti delle persone fisiche iscritte in albi o registri professionali che, oltre a svolgere l’attività professionale, intrattengono anche un rapporto di lavoro subordinato a tempo parziale e indeterminato nei confronti di un datore di lavoro che occupi più di 250 dipendenti. Quindi, è necessario verificare che:
- Dimensioni azienda: il datore di lavoro deve avere almeno 250 dipendenti;
- Contratto part-time: orario lavorativo tra il 4% e il 50% del tempo pieno previsto dal CCNL;
- Autonomia contrattuale: il contratto autonomo deve essere certificato e non sovrapporsi a quello subordinato.
Questa deroga mira a favorire la compatibilità tra diverse fonti di reddito per i professionisti iscritti a ordini professionali.
Regime di franchigia IVA
Dal 2025, i contribuenti forfettari potranno usufruire di un regime di franchigia IVA, che consentirà ulteriori semplificazioni amministrative. La fattura elettronica semplificata è una fattura a tutti gli effetti che può essere emessa fino ad un importo massimo di 400 euro. È una possibilità messa a disposizione dei contribuenti che possono emettere una fattura elettronica con minori informazioni rispetto a quella ordinaria.
Dal 2025 vi è la possibilità di emettere fattura semplificata anche per le operazioni di valore superiore a 400 euro. Le regole previste dall’articolo 21-bis del DPR n. 633/72 si applicheranno senza limiti di importo e i titolari di partita IVA in regime di vantaggio potranno emettere fattura in modalità semplificata anche per operazioni di valore superiore al limite di 400 euro.
Vantaggi del regime di franchigia IVA
- Fattura semplificata: applicabile anche per importi superiori ai 400 euro;
- Minori obblighi contabili: riduzione degli adempimenti relativi alla liquidazione e registrazione IVA.
Questa modifica si allinea con le direttive europee sulla semplificazione fiscale per le piccole imprese.
Confronto tra requisiti per il regime forfettario 2024 e 2025
Requisito | 2024 | 2025 |
---|---|---|
Limite redditi dipendenti | 30.000 euro | 35.000 euro |
Regime di franchigia IVA | Non previsto | Introdotto |
Deroga causa ostativa | Non applicabile | Applicabile con requisiti |
Resta confermata la soglia di ricavi o compensi ad 85.000 euro
Era in discussione l’innalzamento del limite dei ricavi o compensi per accedere al regime forfettario dagli attuali 85.000 euro a 100.000 euro. Questa modifica, non è stata confermata. Pertanto, nel 2025 il limite di ricavi o compensi che consente di restare nel regime forfettario resterà fissato ad 85.000 euro.
Rinvio della riforma degli scaglioni IRPEF
È stato deciso il rinvio della riforma del secondo scaglione IRPEF, mantenendo per il momento l’attuale struttura delle aliquote fiscali per i redditi delle persone fisiche. Anche questo elemento è da tenere in considerazione per chi sta valutando l’applicazione del regime forfettario.
Conclusioni e consulenza fiscale
Le novità del regime forfettario 2025 rappresentano un’opportunità per molti contribuenti, ma richiedono un’analisi accurata delle proprie condizioni fiscali. Per ricevere supporto personalizzato e sfruttare al meglio queste modifiche, contattaci per una consulenza fiscale online.
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