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Come monitorare la posizione contributiva INPS

Fisco NazionaleCome monitorare la posizione contributiva INPS

La posizione contributiva, anche nota come fascicolo previdenziale, presso l'INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) in Italia è un documento che raccoglie tutte le informazioni relative ai contributi versati da un lavoratore nel corso della sua vita lavorativa

L’INPS offre un servizio online dedicato a tutti gli iscritti, permettendo la verifica della posizione assicurativa o previdenziale. È possibile consultare l’estratto conto contributivo sintetico in tempo reale, senza recarsi agli sportelli territoriali.

Il fascicolo previdenziale fornisce dati sulla posizione assicurativa, con la possibilità di stampare l’estratto conto. L’analisi periodica dell’estratto conto contributivo è cruciale per correggere errori od omissioni, garantendo un controllo efficace della propria posizione contributiva. Le tempistiche di elaborazione delle segnalazioni possono essere prolungate, quindi è consigliabile anticipare la richiesta rispetto alla pensione.

In pratica la posizione contributiva contiene tutte quelle informazioni che riguardano i contributi versati dal cittadino, lavorando come dipendente di un’azienda o in modo autonomo. Quando si svolge un lavoro di tipo dipendente, i contributi vengono versati dall’azienda a favore del lavoratore, attraverso l’ente previdenziale italiano INPS. Se il cittadino lavora in modo autonomo, provvede al versamento dei propri contributi.

Che cos’è la posizione contributiva o fascicolo previdenziale INPS?

La posizione contributiva, anche nota come fascicolo previdenziale, presso l’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) in Italia è un documento che raccoglie tutte le informazioni relative ai contributi versati da un lavoratore nel corso della sua vita lavorativa. Questo fascicolo è fondamentale per determinare i diritti pensionistici del lavoratore.

Ecco alcuni punti chiave del fascicolo previdenziale INPS:

  1. Registrazione dei contributi: include dettagli sui contributi versati dal lavoratore, sia come dipendente sia come autonomo. Questi contributi sono essenziali per determinare l’ammontare e il diritto alla pensione;
  2. Storico lavorativo: documenta l’intera storia lavorativa del soggetto, inclusi i periodi di lavoro dipendente, autonomo, eventuali periodi di disoccupazione e altre variazioni rilevanti;
  3. Dati anagrafici e amministrativi: contiene informazioni personali e amministrative del lavoratore, utili per l’identificazione e la gestione del suo profilo previdenziale;
  4. Gestione online: grazie ai servizi online dell’INPS, i lavoratori possono accedere al loro fascicolo previdenziale in modo semplice e veloce, per monitorare la propria situazione contributiva e fare simulazioni sulla pensione futura;
  5. Base per il calcolo della pensione: le informazioni contenute nel fascicolo sono cruciali per calcolare il diritto alla pensione, sia in termini di requisiti di età e contributivi, sia per determinarne l’importo;
  6. Importanza per la pianificazione finanziaria: permette ai lavoratori di pianificare in anticipo la propria situazione finanziaria in vista della pensione, avendo una visione chiara dei propri contributi e dei potenziali diritti pensionistici.

Come si accede alla propria posizione contributiva INPS?

La consultazione in tempo reale dell’estratto conto contributivo sintetico può essere effettuata tramite il portale web INPS.it, accedendo all’area riservata con le proprie credenziali, evitando la necessità di recarsi presso gli sportelli territoriali.

L’estratto conto contributivo elenca tutti i contributi versati all’INPS a favore del lavoratore, inclusi quelli derivanti dal lavoro effettivo, contributi figurativi e da riscatto. Questi contributi sono suddivisi in base alla gestione a cui il lavoratore risulta iscritto.

L’estratto conto previdenziale consente di verificare i dati archiviati presso l’INPS, provenienti dalla pubblica amministrazione presso cui è stato prestato servizio. Per accedere a questa informazione, è possibile seguire il percorso dalla home page:

www.inps.it:  Pensioni e Previdenza > Fascicolo Previdenziale del Cittadino > Consultazione Estratto conto contributivo/previdenziale.

Il servizio online “Fascicolo previdenziale” fornisce tutti i dati relativi alla Posizione Assicurativa, compreso l’estratto conto contributivo con i versamenti effettuati nelle diverse gestioni (Regime generale e Gestione separata), presenti negli archivi INPS alla data della richiesta dell’estratto conto, il quale può essere stampato.

Consultando la sezione Cassetto previdenziale del contribuente, è possibile ottenere informazioni registrate presso gli archivi INPS alla data della richiesta, riguardanti contributi versati e prestazioni erogate.

Nell’Estratto conto previdenziale, i contributi degli iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) sono inclusi, mentre quelli degli iscritti alla Gestione Separata sono presenti nell’Estratto conto parasubordinati.

Contenuto dell’estratto conto INPS

L’estratto conto riassume in una tabella le diverse tipologie di contributi (lavoro dipendente, contributi figurativi, disoccupazione, malattia, lavoro agricolo dipendente, lavoro autonomo, ecc.) versate al lavoratore, indicando anche le settimane utili per il diritto alla pensione.

Consultando il fascicolo previdenziale nel cassetto INPS, è possibile conoscere:

  • Il periodo di riferimento dei contributi versati;
  • La tipologia di contributi (da lavoro dipendente, artigiano, commerciante, servizio militare, ecc.);
  • I contributi utili espressi in giorni, settimane o mesi per il calcolo della pensione e il raggiungimento del diritto;
  • La retribuzione o reddito da cui è derivato il versamento;
  • I riferimenti del datore di lavoro che ha effettuato i contributi;
  • I lavoratori prossimi alla pensione possono inoltre richiedere alle sedi INPS un Estratto conto certificativo (EcoCERT), che fornisce un’attestazione analitica della posizione assicurativa con valore legale.

Controllo dei periodi contributivi

In prossimità della conclusione della carriera lavorativa, è comune effettuare un’attenta analisi dell’estratto conto INPS. Talvolta, emergono discrepanze come l’assenza di specifici periodi lavorati o indicazioni di retribuzioni inferiori a quelle reali. In caso di errori od omissioni nell’estratto conto contributivo, è fondamentale intraprendere azioni mirate, a seconda della problematica riscontrata.

Il controllo dell’estratto conto contributivo, risulta utile anche in giovane età, soprattutto per monitorare e controllare che il datore di lavoro effettivamente stia versando i contributi dovuti a nostro carico. 

È così possibile controllare i periodi lavorativi, con le retribuzioni e contributi versati, pensate di controllare a distanza di 15 anni i contributi versati da più datori di lavoro, potrebbe accadere che non si riesca a ricordare ad esempio i contributi versati per alcuni lavori stagionali prestati in giovane età, per tale motivo avere sott’occhio il proprio estratto conto contributivo periodicamente è un ottimo modo per tenere sotto controllo la propria posizione contributiva

Ragioni dell’assenza di periodi contributivi

Non sempre l’assenza di periodi nel documento è imputabile a errori INPS o mancato adempimento del datore di lavoro.

Alcuni periodi richiedono istanza specifica per l’accredito figurativo, come quelli durante il servizio di leva o periodi di maternità al di fuori del rapporto di lavoro. Altri periodi sono visibili solo se riscattati, come le annualità di studi universitari.

Errori nella posizione contributiva: come fare

Può accadere che il cittadino, andando a controllare i contributi previdenziali versati durante il lavoro, trovi delle incongruenze o delle differenze, talvolta errori, per quanto riguarda i contributi effettivi versati.

Le cause degli errori possono essere diverse, cosa può fare il cittadino in questo caso?

Presentando la richiesta di accedere dall’estratto conto contributivo si può visionare il documento che dichiara quali sono state effettivamente le retribuzioni relative ai contributi pagati dall’azienda per cui si è lavorato. Ricordiamo che in alternativa al lavoro dipendente, il lavoratore autonomo si occupa di versare i propri contributi all’INPS o ad un’altra cassa previdenziale.

Prendendo contatto con l’INPS, è possibile chiedere, tramite segnalazione, spiegazioni sugli errori sui contributi. Nel caso di errori gravi o di mancanze rilevanti sui contributi, si può presentare la documentazione relativa al lavoro che si è svolto nel periodo mancante.

La responsabilità può essere di una mancanza dell’ente previdenziale, oppure talvolta può essere correlata all’azienda o al datore di lavoro che non hanno versato i contributi ai dipendenti. Si consiglia sempre di visionare e tenere presente la propria posizione contributiva, in modo da prevenire situazioni di errori o di mancanze dettate dal mancato versamento di contributi a causa dell’azienda. In alcuni casi si può chiedere infine un risarcimento dei danni in base alla gravità dell’errore.

Se l’errore invece è relativo semplicemente all’estratto conto presentato dall’ente previdenziale, è possibile applicare delle correzioni richiedendo allo stesso INPS di procedere, documentando con precisione i periodi per cui risulta mancante la retribuzione.

Presentazione segnalazione contributiva all’INPS

Se il lavoratore è certo del periodo mancante e deve essere accreditato, è necessaria una segnalazione contributiva all’INPS.

La procedura avviene tramite il servizio nel fascicolo previdenziale del cittadino, indicando dettagliatamente il periodo, la gestione coinvolta, e la tipologia di contribuzione assente. Documenti probatori, come cedolini paga e ricevute di versamento, devono essere allegati.

Caso del dipendente pubblico

I dipendenti pubblici devono seguire la procedura RVPA (Richiesta di Variazione della Posizione Assicurativa). La procedura avviene sempre tramite il Fascicolo Previdenziale del Cittadino, seguendo il percorso “Posizione assicurativa, RVPA“.

È possibile allegare varie informazioni o documenti, certificativi o meno, per richiedere la variazione.

Responso dell’INPS

Le tempistiche per la lavorazione delle segnalazioni contributive possono essere prolungate, specialmente per le RVPA. È consigliabile effettuare la segnalazione con anticipo rispetto alla pensione per evitare ritardi nella visualizzazione dell’accredito.

Mancato versamento dei contributi

Se i contributi risultano assenti dall’estratto INPS perché mai versati, il lavoratore può richiedere la costituzione di una rendita vitalizia.

La richiesta è valida per lavoratori subordinati o dipendenti da altri soggetti, ma richiede una prova documentata dell’esistenza del rapporto di lavoro.

Domande frequenti

Come posso verificare la mia posizione contributiva INPS online?

Puoi controllare la tua posizione contributiva INPS tramite il portale web INPS.it. Accedi all’area riservata con le tue credenziali e consulta l’estratto conto contributivo sintetico senza doverti recare agli sportelli territoriali.

Cosa include l’estratto conto contributivo INPS?

L’estratto conto contributivo elenca tutti i contributi versati all’INPS, compresi quelli derivanti dal lavoro effettivo, contributi figurativi e da riscatto. Questi contributi sono suddivisi in base alla gestione a cui sei iscritto.

Quali informazioni posso ottenere dal Fascicolo Previdenziale del Cassetto INPS?

Nel Fascicolo Previdenziale del Cassetto INPS, puoi conoscere il periodo di riferimento dei contributi versati, la tipologia di contributi, la loro durata in giorni, settimane o mesi, la retribuzione o reddito da cui derivano, e i riferimenti del datore di lavoro.

Cosa devo fare se noto errori o omissioni nell’estratto conto contributivo INPS?

In caso di errori o omissioni, è necessario presentare una segnalazione contributiva all’INPS. Puoi farlo attraverso il servizio nel Fascicolo Previdenziale del Cittadino, indicando dettagliatamente il periodo, la gestione coinvolta e allegando documenti probatori.

Quali sono le ragioni dell’assenza di alcuni periodi contributivi nell’estratto conto INPS?

L’assenza di periodi nel documento potrebbe non sempre essere un errore dell’INPS. Alcuni periodi richiedono un’istanza specifica per l’accredito figurativo, come quelli durante il servizio di leva. Altri periodi possono essere presenti solo se riscattati, come le annualità di studi universitari.

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Daniela Sechi
Daniela Sechi
Laurea triennale in Diritto dell'impresa del lavoro e delle Pubbliche amministrazioni. Iscrizione all'albo dei Consulenti del Lavoro. Mi occupo di aspetti giuslavoristici e pratiche contabili.
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