L’estratto conto, contributivo o previdenziale, è un documento utile ai lavoratori per conoscere la loro posizione contributiva, ovvero quanti versamenti e quali sono stati effettuati all’INPS dal datore di lavoro, oppure quanti ne sono stati accantonati dal lavoratore dipendente o autonomo. Mediante l’Estratto conto contributivo, i lavoratori possono verificare la regolarità dei contributi versati autonomamente o dai propri datori di lavoro segnalando eventuali discordanze all’INPS.


Il documento è consultabile online accedendo all’area riservata sul portale INPS, oppure si può richiedere in un patronato o all’ente previdenziale. Sono qui contenute tutte le informazioni utili, e se il contribuente si accorge che mancano dei versamenti, può procedere a richiederli al datore di lavoro, ed è possibile ricevere il supporto dell’INPS.

I lavoratori prossimi alla pensione possono richiedere l’Estratto conto certificativo che include l’attestazione analitica della posizione assicurativa con valore legale.

Cos’è l’estratto conto contributivo e previdenziale

L’estratto conto contributivo e previdenziale è un documento che per un lavoratore può essere molto utile per conoscere tutti i contributi che gli sono stati versati durante lo svolgimento di un lavoro. L’estratto conto può essere facilmente richiesto all’ente previdenziale, in base alla gestione a cui si è iscritti, ed è utile soprattutto per verificare la regolarità dei versamenti dei proprio contributi INPS.

Questo documento riporta tutti i dati che riguardano il lavoratore e i contributi da lui cumulati lavorando, ed è possibile per il contribuente verificare i diversi versamenti nel caso in cui avesse svolto lavori differenti, oppure accedere allo storico delle somme versate. I versamenti riportati riguardano quelli derivanti dal lavoro, i contributi figurativi e quelli da riscatto, come ad esempio il riscatto degli anni di laurea. Essi sono suddivisi a seconda del tipo di gestione a cui è iscritto il lavoratore.

Va tenuto in considerazione che negli ultimi anni l’ente previdenziale ha apportato alcune novità per ciò che riguarda la digitalizzazione dei servizi, per cui è possibile per i contribuenti accedere al portale ufficiale, inserendo le proprie credenziali digitali, per verificare in modo rapido la propria posizione contributiva e previdenziale.

La consultazione è gratuita e libera per ciò che riguarda la propria situazione contributiva, e ogni soggetto interessato può accedere al documento per visionarlo o stamparlo. In caso di scorrettezze nei versamenti da parte dei sostituti di imposta, ovvero i datori di lavoro, è possibile intervenire.

L‘estratto conto contributivo non ha valore certificativo ha la funzione di far conoscere soltanto la propria posizione contributiva maturata. Qualora il lavoratore voglia avere un documento certificativo, se vicino alla pensione, deve chiedere l’estratto conto certificativo (Ecocert)un documento analitico della posizione assicurativa, che ha valore legale e viene rilasciato dalle sedi INPS su richiesta degli assicurati.

Chi può chiedere la consultazione?

La consultazione dei documenti che riepilogano la situazione contributiva e previdenziale è garantita liberamente a diversi soggetti, in particolare, l’estratto conto a cui accedere riguarda:

  • Estratto conto contributivo: nel documento sono indicati tutti i contributi versati all’INPS a favore del lavoratore da parte del datore di lavoro o sostituto di imposta. Si tratta di versamenti figurativi o da riscatto, da cui il lavoratore dipendente privato può verificare la correttezza dei versamenti;
  • Estratto conto previdenziale: il documento è rivolto ai lavoratori della pubblica amministrazione, ed è possibile per questi contribuenti accedere alla propria posizione assicurativa, e verificare i dati trasmessi all’INPS dalla pubblica amministrazione, ed è valido anche per i lavoratori privati che hanno svolto dei lavori nel pubblico impiego;
  • Estratto conto certificativo ECOCERT e ECOMAR: il documento riporta i contributi che il lavoratore ha versato durante la sua vita, ha natura di certificato, a differenza dei documenti precedenti, ed è necessaria l’autorizzazione da parte degli operatori per il rilascio di questo documento.

Mentre nell’ultimo caso si tratta di un documento valido come certificazione, i primi due sono finalizzati unicamente alla consultazione personale. Nel caso di lavoratori marittimi, per ottenere l’ECOMAR è inoltre necessario presentare l’Estratto Conto Certificativo.

Consultazione Estratto conto contributivo/previdenziale per dipendenti privati

L’Estratto conto contributivo è il documento contenente tutti i contributi effettuati all’INPS in favore del lavoratore. Riepiloga i versamenti da lavoro, figurativi e da riscatto, suddivisi in base alla gestione alla quale il lavoratore risulta iscritto.

I lavoratori possono verificare la regolarità dei contributi versati autonomamente o dai propri datori di lavoro per segnalare eventuali discordanze all’INPS.

Consultazione Estratto conto previdenziale per dipendenti del settore pubblico

L’Estratto conto previdenziale permette ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni di vedere la propria posizione assicurativa, di verificare i dati presenti negli archivi dell’INPS trasmessi dalla pubblica amministrazione presso cui si è svolto servizio e di effettuare una valutazione più consapevole del proprio futuro previdenziale.

Il servizio si rivolge ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni e ai lavoratori privati che hanno svolto periodi di lavoro nel settore pubblico.

Consultazione Estratto Conto Certificativo (ECOCERT ed ECOMAR)

L’Estratto Conto Certificativo (ECOCERT/ECOMAR) è un documento che attesta i contributi che un lavoratore ha versato nella sua vita. Ha natura certificativa ed è necessaria una verifica da parte degli operatori prima del suo rilascio.

Quali dati contiene?

Al suo interno sono contenuti i seguenti dati:

  • Periodo di riferimento dei versamenti: sono divisi per anno solare,
  • Tipologia di contributi (da dove derivano). Questa parte è utile per sapere quali contributi sono presenti. Sono inclusi i contributi da lavoro dipendente o autonomo, da indennità particolare, maternità, malattia;
  • Contributi utili in giorni, settimane o mesi, per il calcolo della pensione e per il raggiungimento del diritto di accesso alla stessa. Questa informazione è utile per sapere quanto manca al raggiungimento della pensione.
  • Retribuzione o reddito: è utile per verificare il rispetto del minimale versato per i contributi annui;
  • Riferimenti del datore di lavoro, e in caso di autonomo viene indicato se stesso.
  • Eventuali note riportate alla fine dell’Estratto. Qui sono presenti informazioni che possono riguardare eventuali anomalie, contributi ridotti o oggetto di verifica.

Queste informazioni concorrono a dare un quadro generale di quali sono i contributi versati a fini pensionistici dal lavoratore, in quali periodi e da chi sono stati versati. Il servizio online permette di stampare il documento, e permette al lavoratore anche di verificare quali contributi ha versato in prima persona, se ne ha versati.

Come accedere alle informazioni

Per accedere alle informazioni contenute in questo documento, è necessario prima di tutto effettuare l’accesso alla piattaforma online dell’INPS, attraverso una delle credenziali digitali seguenti:

  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale);
  • CIE (Carta di Identità Elettronica);
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Una volta effettuato l’accesso, è necessario seguire i seguenti passaggi per poter consultare il proprio estratto conto contributivo o previdenziale:

  • Accedere alla voce “Fascicolo previdenziale”;
  • Scegliere “Consultazione estratto conto unificato”;
  • Leggere il documento, scaricarlo e salvarlo in pdf e eventualmente stamparlo.

Ad ogni modo non è obbligatorio procedere via web, perché in ogni caso è sempre possibile rivolgersi direttamente allo sportello presso un ufficio INPS del territorio, oppure chiedere di accedere al documento ad un patronato presente nella zona.

Come si legge l’estratto conto

La sua lettera è semplice perché sono riportate schematicamente tutte le informazioni utili per il contribuente, come visto sopra. Il documento è suddiviso in base al periodo, quindi è possibile leggere tutte le informazioni sui singoli anni di versamento dei contributi.

Bisogna tenere conto però dell’aggiornamento di questo documento: se si stanno cercando informazioni su versamenti contributivi recenti, fino a due mesi addietro, potrebbero non essere presentati, perché ci vuole almeno questo periodo di tempo perché i dati vengano aggiunti.

Cosa accade se mancano dei versamenti

Può accadere di accorgersi, una volta consultato il documento, che manchino dei versamenti a favore del lavoratore. Si tratta di versamenti obbligatori per legge per tutti i lavoratori dipendenti, ma anche per gli autonomi. Se manca qualcosa, il lavoratore deve prima accertarsi fino a quale data il documento è aggiornato, perché ci si potrebbe trovare nella situazione vista prima.

Se invece il documento non riporta i versamenti di diversi mesi addietro, è possibile che questi non siano stati effettuati. Per risolvere la situazione è possibile rivolgersi al datore di lavoro per richiedere il saldo di quanto spetta, tuttavia è anche garantito il supporto dell’ente previdenziale INPS nel richiedere la correttezza al sostituto di imposta.

La situazione si può segnalare sia all’INPS che all’ispettorato del lavoro, e il lavoratore è sanzionabile per il mancato versamento dei contributi. Generalmente questi pagamenti vanno in prescrizione dopo 5 anni, tuttavia il periodo si allunga a 10 anni in caso di denuncia del lavoratore.

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