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Prodotti editoriali: requisiti per l’Iva al 4%

IVA nei rapporti con l'esteroProdotti editoriali: requisiti per l'Iva al 4%

L'Iva al 4% sui prodotti editoriali rappresenta una misura fiscale che applica un'aliquota ridotta dell'Imposta sul Valore Aggiunto a determinati beni culturali e informativi. Questo tasso ridotto è specificamente destinato ai prodotti editoriali, come libri, giornali e periodici, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nella diffusione della cultura e dell'informazione.

Negli ultimi anni si sono avvicendate diverse disposizioni che hanno portato il nostro legislatore nazionale verso una sorta di equiparazione dell’editoria cartacea a quella digitale, almeno sotto il profilo Iva. Si tratta di interventi che hanno tenuto conto della sempre maggiore diffusione online ovvero in formato digitale dei prodotti editoriali. Infatti, sotto il profilo sostanziale, il prodotto editoriale è identico, quello che cambia è il mezzo di diffusione e fruizione.

L’IVA sui prodotti editoriali

L’IVA sui prodotti editoriali è l’imposta sul valore aggiunto applicata alla vendita di libri, giornali, riviste e altri contenuti editoriali, con aliquote che variano a seconda della tipologia del prodotto. La legislazione italiana prevede un trattamento agevolato per i prodotti editoriali, con l’obiettivo di promuovere la cultura e favorire la diffusione delle informazioni e dell’educazione.

In linea generale, l’aliquota Iva ridotta del 4% è prevista per (n. 18 della Tabella A, Parte II, allegata al DPR n. 633/72).

Aliquote IVA agevolate per i prodotti editoriali

In Italia, i prodotti editoriali godono di una aliquota IVA ridotta o, in alcuni casi, di esenzioni. L’aliquota applicabile dipende dal tipo di prodotto e dal suo formato (cartaceo o digitale):

  • Libri cartacei: l’aliquota IVA applicata ai libri in formato cartaceo è pari al 4%. Questa aliquota agevolata si applica sia ai libri di narrativa che a quelli di saggistica, di testo o specializzati. L’agevolazione riguarda anche gli allegati ai libri, purché siano venduti insieme al prodotto editoriale principale;
  • Libri digitali (eBook): anche i libri in formato digitale (eBook) beneficiano dell’aliquota IVA ridotta del 4%. Inizialmente, i libri digitali erano soggetti a un’aliquota IVA ordinaria (del 22%), ma con il recepimento delle direttive comunitarie, il trattamento IVA è stato uniformato a quello dei libri cartacei, riconoscendo pari dignità ai formati digitali;
  • Giornali e riviste cartacei: per i giornali e le riviste in formato cartaceo, l’aliquota IVA applicabile è il 4%. L’aliquota agevolata si applica alle pubblicazioni che sono destinate alla diffusione di informazioni di interesse pubblico, come quelle giornalistiche o periodiche;
  • Giornali e riviste digitali: anche i giornali e le riviste digitali beneficiano dell’aliquota IVA agevolata del 4%, simile alle pubblicazioni cartacee. Questo vale per le pubblicazioni che non contengono principalmente pubblicità o che non sono destinate alla pubblicità, ma sono piuttosto volte all’informazione e alla cultura;
  • Pubblicazioni esenti o con aliquota zero: alcune pubblicazioni destinate all’insegnamento o a determinate categorie di lettori (come le pubblicazioni per persone con disabilità) possono essere esentate dall’IVA o avere un’aliquota pari a zero.

Aliquota Iva su prodotti editoriali su supporto fisico

Con particolare riguardo alla categoria dei libri, l’aliquota Iva super ridotta del 4% è applicabile ai libri pubblicati su qualsiasi tipo di supporto fisico. Soluzione, che è resa possibile dalla circostanza che la previsione del n. 18 della Tabella A, parte II, allegata al DPR n. 633/72 fa generico riferimento ai libri senza, quindi, alcun nesso alla tipologia di supporto fisico (carta, CD o CD-ROM, chiavetta USB).

La prassi amministrativa considera applicabile l’aliquota Iva del 4% alla fornitura di libri su qualsiasi supporto fisico, anche non cartaceo. Sul punto devono essere evidenziati alcune indicazioni di prassi dell’Amministrazione finanziaria. Mi riferisco alle seguenti:

Risoluzione n. 223/E/2009

L’Amministrazione finanziaria ha chiarito che la Direttiva n. 2009/47/CE ha modificato l’allegato III della Direttiva n. 2006/112/CE, che contiene l’elenco delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi che possono essere assoggettate ad aliquota ridotta. A seguito di questa modifica, viene pertanto precisato che l’aliquota ridotta è consentita per la “fornitura di libri su qualsiasi tipo di supporto fisico“.

Con il termine “libri” devono intendersi tutti i lavori dell’arte libraria di qualsiasi dimensione, pure se solo illustrati o di carattere informativo, purché stampati (C.M. 328/E/1997). Elementi fondamentali sono il carattere di prodotto “stampato” ed il carattere “informativo“. Pertanto, il libro si caratterizza per avere una funzione divulgativa e scientifica, mentre restano esclusi da questa nozione i prodotti editoriali costituiti da diari scolastici, le agente e relazioni e bilanci di enti e società. Se le pubblicazioni possono qualificarsi come libri, in relazione all’applicazione dell’aliquota Iva del 4%, la stessa aliquota ridotta si applica anche agli acquisti di materiale, nonché per le prestazioni di servizi relative alla realizzazione.

Circolare n. 23/E/2014

La circolare ha chiarito che l’applicazione dell’aliquota Iva ridotta del 4% si applica anche ai libri registrati su CD, CD-ROM, o qualsiasi supporto fisico analogo che riproduca (in formato video o audio) essenzialmente le stesse informazioni riportate sui libri stampati. Questa estensione, di cui alla Direttiva 2009/47/CE, risponde all’esigenza di offrire uno stesso regime speciale Iva per i prodotti editoriali riconducibili alla categoria dei libri commercializzati sia stampati sia registrati su qualsiasi supporto fisico. Restano esclusi dall’applicazione del regime speciale i supporti fisici che riproducono esclusivamente suoni e voci (CD musicale), senza alcun collegamento con il libro stampato.

Aliquota Iva sui prodotti editoriali online

Con la Direttiva n. 1713/2018/UE, entrata in vigore il 15 novembre 2018, è stata prevista la possibilità, da parte degli Stati membri, di uniformare l’aliquota Iva già prevista per l’editoria cartacea a quella elettronica. In particolare, l’Iva su tutti i servizi forniti per via elettronica è dovuta nello Stato membro del destinatario.

Le aliquote Iva ridotte non si applicano ai servizi forniti per via elettronica, ad eccezione di quelli rientranti nell’allegato III, punto 6), della Direttiva n. 2006/112/CE, che richiama la “fornitura di libri, giornali e periodici, inclusi quelli in locazione nelle biblioteche forniti su supporti fisici o per via elettronica in entrambi i formati“.

In merito alla nozione di libri di cui al n. 18) della Tabella A, Parte III, allegata al DPR n. 633/72, con norma interpretativa è stato precisato che nella stessa rientrano tutte le pubblicazioni identificate da codice ISBN (per libri e prodotti affini) e veicolate attraverso qualsiasi supporto fisico o tramite mezzi di comunicazione elettronica (art. 1, co. 667, Legge n. 190/14). Per effetto di tale disposizione l’Iva sugli E-book è scesa dal 22% al 4%. In particolare, vediamo la tabella seguente.

Aliquote Iva prodotti editoriali

PRODOTTO EDITORIALEALIQUOTA IVA
Libri cartacei4%
Libri su altro supporto fisico4%
Libri online (E-book)4%
Altri prodotti editoriali cartacei4%
Altri prodotti editoriali online22%

Successivamente, l’art. 1, co. 637 della Legge n. 208/15 ha esteso l’applicazione dell’aliquota Iva al 4%, già prevista per i libri realizzati su qualsiasi supporto fisico o in formato digitale, anche ai giornali, ai notiziari quotidiani, ai dispacci delle agenzie di stampa e ai periodici, sia se forniti su CD, CD-ROM, o altro analogo supporto fisico, sia se forniti in formato digitale purché identificati con codice ISSN.

L’aliquota Iva ridotta è applicabile anche alle operazioni in messa a disposizione online, per un periodo di tempo determinato, dei prodotti editoriali sopra indicati. Si, tratta, in buona sostanza, di fattispecie diffuse, in cui al consumatore è offerta la fruizione dei prodotti editoriali mediante utilizzo di siti web ovvero piattaforme elettroniche. Si pensi alla consultazione di biblioteche online che prevedono, altresì, una serie di servizi aggiuntivi quali: ricerche, inserire commenti, stampare. Pertanto, si ritiene possano essere ammessi al beneficio dell’aliquota al 4% la fornitura, anche per un periodo limitato, di giornali e notiziari quotidiani, dispacci delle agenzie di stampa, libri e periodici (vedasi la Circolare n. 20/E/2016 dell’Agenzia delle Entrate).

Approfondimenti utili:

Chiarimenti sull’applicazione dell’Iva al 4%

Con la Circolare n. 20/E/2016 dell’Agenzia delle Entrate sono stati forniti ulteriori chiarimenti sull’applicazione dell’Iva al 4% sull’editoria elettronica. In particolare, è utile segnalare quanto segue:

  • Ai fini dell’applicazione dell’aliquota ridotta, il codice ISBN o ISSN è condizione necessaria ma non sufficiente. Occorre, infatti, che il prodotto editoriale abbia caratteristiche distintive tipiche dei giornali e notiziari quotidiani, dispacci delle agenzie di stampa, libri e periodici, per la cui individuazione si rinvia alle indicazioni rese dall’Agenzia con la C.M. 328/E/97 e la Circolare n. 23/E/2014;
  • Non solo per i libri, ma anche per i giornali, notiziari quotidiani, dispacci delle agenzie di stampa e periodici in formato cartaceo – contenenti una chiave di accesso mediante la quale l’acquirente del prodotto cartaceo può acquisire, tramite collegamento a portale internet, copia in formato elettronico del prodotto editoriale già acquistato – si applica l’aliquota ridotta sempre che l’acquirente non debba pagare uno specifico corrispettivo per l’aggiuntivo servizio elettronico.

Aliquota Iva banche dati bibliografiche

All’operazione di abbonamento alle banche dati bibliografiche si applica l’aliquota Iva del 4% in quanto – sebbene sia consentito l’utilizzo di servizi aggiuntivi (es. funzionalità di ricerca) – la ragione economica della conclusione del contratto di abbonamento è quella di consentire all’abbonato di acquisire il contenuto digitalizzato di libri ed altre pubblicazioni aventi caratteristiche di giornali, notiziari, quotidiani e dispacci delle agenzie di stampa, libri e periodici muniti di codice ISBN (per libri e prodotti affini) o ISSN (per le pubblicazioni in serie come periodici, quotidiani o riviste, gli annuari, etc) appare conforme al dettato del n. 6) dell’allegato III della Direttiva n. 2006/112/CE e, nell’ambito di una disposizione agevolativa concernente la commercializzazione dei prodotti editoriali, risponde all’esigenza di adottare a livello internazionale dei criteri comuni per l’identificazione del prodotto stesso.

Conseguentemente, anche dopo le modifiche operate dalla Direttiva n. 2018/1713/Ue – che consente agli Stati membri di applicare all’editoria elettronica le stesse aliquote previste per l’editoria cartacea – permane il requisito del possesso del codice ISBN o ISSN (vedasi al Risposta a interpello n. 69/E/2019).

Cosa si intende per prodotto editoriale?

Per prodotto editoriale si intende il prodotto realizzato su supporto cartaceo, ivi compreso il libro, o su supporto informatico, destinato alla pubblicazione o comunque , alla diffusione di informazioni presso il pubblico con ogni mezzo, anche elettronico, o attraverso radio diffusione sonora o televisiva, con esclusione dei prodotti discografici o cinematografici (art. 1, co. 1 della Legge n. 62/2001).

Non costituiscono prodotto editoriale i supporti che riproducono esclusivamente suoni e voci, le opere filmiche ed i prodotti destinati esclusivamente all’informazione aziendale sia ad uso interno sia presso il pubblico. Per “opera filmica” si intende lo spettacolo, con contenuto narrativo o documentaristico, realizzato su supporto di qualsiasi natura, purché costituente opera dell’ingegno ai sensi della disciplina sul diritto d’autore, destinato originariamente, dal titolare dei diritti di utilizzazione economica, alla programmazione nelle sale cinematografiche ovvero alla diffusione al pubblico attraverso i mezzi audiovisivi.

Al prodotto editoriale si applicano le disposizioni di cui all’ articolo 2 della legge 8 febbraio 1948, n. 47. Il prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità regolare e contraddistinto da una testata, costituente elemento identificativo del prodotto, è sottoposto, altresì, agli obblighi previsti dall’articolo 5 della medesima legge n. 47 del 1948.

Cosa sono i codici editoriali ISBN e ISSN?

La normativa fiscale ai fini Iva fa riferimento a prodotti editoriali contraddistinti da un proprio codice ISBN (per i libri e prodotti affini) o ISSN (per le pubblicazioni in serie come periodici, quotidiani o riviste, gli annuari, etc). Si tratta di codici adottati a livello internazionale che consentono un’identificazione univoca del prodotto editoriale. Il codice ISBN è gestito da agenzie che operano per area nazionale, linguistica o geografica, mentre il coordinamento internazionale del sistema ISBN è affidato all’Agenzia internazionale ISBN che promuove, coordina e sovrintende l’utilizzo del sistema ISBN su scala mondiale. Il codice ISSN è gestito da apposito ente in ambito nazionale secondo le Direttive dalla rete internazionale ISSN.

 Il codice ISBN identifica a livello internazionale in modo univoco e duraturo un titolo o una edizione di un titolo di un determinato editore.

In Italia l’ente autorizzato ad emettere e vendere i codici è l’Agenzia Italiana ISBN, gestita dall’AIE, Associazione Italiana Editori, attraverso la Ediser srl, una società di servizi per gli editori. Il costo di un singolo codice dipende dalla quantità di codici acquistati perché comprare più codici contemporaneamente costa meno che comprarne uno alla volta. Il costo di un codice ISBN  dipende però anche dal ruolo dell’acquirente. L’Agenzia distingue tra 4 diversi ruoli:

  • Editore;
  • Authorpublisher;
  • Piattaforma di self publishing;
  • Distributore.

Il codici ISNB e ISSN sono sufficienti per l’applicazione dell’Iva al 4%?

Ai fini dell’applicazione dell’aliquota Iva ridotta del 4%, secondo la soluzione interpretativa più aderente alla ratio della norma, il codice ISBN o ISSN è condizione necessaria ma non sufficiente per l’applicazione dell’aliquota Iva ridotta del 4%. Occorre, infatti, che il prodotto editoriale abbia le caratteristiche distintive tipiche dei giornali e notiziari quotidiani, dispacci delle agenzie di stampa, libri, periodici cui la ratio della disposizione in commento sembra esplicitamente riferirsi.

Casi particolari e esclusioni

Non tutti i prodotti associati al mondo dell’editoria rientrano nelle aliquote agevolate:

  • Prodotti con contenuto prevalentemente pubblicitario: I prodotti editoriali che contengono pubblicità in misura prevalente rispetto al contenuto culturale o informativo sono soggetti all’aliquota ordinaria del 22%. Ad esempio, una rivista piena di inserzioni pubblicitarie e con poco contenuto editoriale può perdere il beneficio dell’aliquota ridotta;
  • Gadget e allegati: Gli allegati a un prodotto editoriale, come i gadget, possono essere soggetti a regimi IVA differenti, specialmente se hanno un valore economico autonomo. In alcuni casi, il gadget viene considerato parte del prodotto editoriale se venduto insieme senza sovrapprezzo, mentre in altri casi (se venduto con un sovrapprezzo significativo), l’allegato può essere soggetto all’IVA ordinaria.
  • Pubblicazioni specifiche: Pubblicazioni di carattere tecnico, manuali operativi, software in formato fisico o digitale possono essere soggetti a un regime IVA diverso se non soddisfano i requisiti per essere considerati “prodotti editoriali”.

Domande frequenti

Che Iva c’è sui libri?

Per poter rientrare nel regime monofase, i prodotti editoriali devono essere stampabili, come appunto lo sono i libri e i giornali. Tutti i supporti diversi dal cartaceo, come DVD e Cd, pur essendo stati realizzati da un editore, sono considerati generiche prestazioni e pertanto soggette a un’IVA pari al 22%.

Che Iva c’è sulle stampe?

Si applica l’aliquota Iva ridotta al 4% sulla commercializzazione di “giornali e notiziari quotidiani, dispacci delle agenzie di stampa, libri, periodici, anche in scrittura braille e su supporti audio-magnetici per non vedenti e ipovedenti, ad esclusione dei giornali e periodici pornografici e dei cataloghi.

Cosa sono i prodotti editoriali?

Legge 7 marzo 2001, n. 62 – “Nuove norme sull’editoria e sui prodotti editoriali e modifiche alla legge 5 agosto 1981, n. 416”
1. Per «prodotto editoriale», ai fini della presente legge, si intende il prodotto realizzato su supporto cartaceo, ivi compreso il libro, o su supporto informatico, destinato alla pubblicazione o, comunque, alla diffusione di informazioni presso il pubblico con ogni mezzo, anche elettronico, o attraverso la radiodiffusione sonora o televisiva, con esclusione dei prodotti discografici o cinematografici.
2. Non costituiscono prodotto editoriale i supporti che riproducono esclusivamente suoni e voci, le opere filmiche ed i prodotti destinati esclusivamente all’informazione aziendale sia ad uso interno sia presso il pubblico.
3. Al prodotto editoriale si applicano le disposizioni di cui all’ articolo 2 della legge 8 febbraio 1948, n. 47. Il prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità regolare e contraddistinto da una testata, costituente elemento identificativo del prodotto, è sottoposto, altresì, agli obblighi previsti dall’articolo 5 della legge n. 47 del 1948.

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