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ISEE corrente: cos’è e quando richiederlo?

L’Isee corrente permette di aggiornare il valore dell’attestazione ordinaria prendendo come riferimento i redditi e/o i patrimoni relativi ad un periodo di tempo più ravvicinato.

L’ISEE corrente è un ISEE aggiornato dei redditi e trattamenti percepiti negli ultimi 12 mesi o negli ultimi 2 mesi. In questo caso i redditi devono essere moltiplicati dall’Inps per 6 al fine di rapportarli all’intero anno. Può essere richiesto in caso di interruzione di trattamenti ovvero se il lavoratore è dipendente a tempo indeterminato per il quale sia intervenuta la perdita, sospensione o la riduzione dell’attività lavorativa, quando si siano verificate rilevanti variazioni del reddito ovvero di eventi avversi come la perdita del posto di lavoro o l’interruzione dei trattamenti.

L’attestazione ISEE consente di poter fruire di varie agevolazioni sia per i servizi socio assistenziali, ma anche e soprattutto per determinare la contribuzione ai ticket sanitari. In alcune regioni, poi, l’attestazione ISEE consente anche di ottenere agevolazioni per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico, dal reddito di cittadinanza ai bonus specifici per le famiglie, pensiamo all’assegno unico per i figli.

L’ISEE corrente permette di aggiornare il valore ISEE qualora si sia verificata una variazione della situazione lavorativa ovvero un’interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari non rientranti nel reddito complessivo (dichiarato ai fini IRPEF) per uno o più componenti il nucleo familiare oppure una variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare superiore al 25% rispetto alla situazione reddituale individuata nell’ISEE calcolato ordinariamente.

La validità del Modello Isee corrente è stato esteso dal 2019, da 2 a 6 mesi, salvo ulteriori variazioni, a decorrere dalla data della presentazione del modello ISEE.

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Attestazione ISEE

L’indicatore ISEE è un attestazione che ha l’obiettivo di certificare ogni anno il patrimonio e il reddito di un nucleo familiare. Attraverso l’indicatore ISEE è possibile individuare un valore che attesta il patrimonio e il reddito dei componenti di un nucleo familiare nell’anno precedente.

Vediamo di seguito le informazioni generali che riguardano la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e l’attestazione ISEE. Le dichiarazioni ISEE avranno validità dal giorno nel quale sono state presentate fino al 31 dicembre dello stesso anno. La scadenza ISEE èsempre  il 31 dicembre a prescindere dalla data del rilascio dell’attestazione.

Inoltre, finora per elaborare l’attestazione ISEE sono stati presi in considerazioni i redditi dei due anni precedenti ed il patrimonio dell’anno precedente. Per il calcolo ISEE 2024 devono essere considerati i redditi percepiti nel 2022 ed i patrimoni posseduti al 31 dicembre 2023.

Cos’è e a cosa serve l’Isee corrente 2024

L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è uno strumento che serve per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari. Il suo scopo è quello di determinare equamente la partecipazione al costo delle prestazioni socio e sociosanitarie.

Il modello ISEE 2024 fa riferimento ai redditi percepiti nel secondo anno solare precedente la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu). Durante due anni, però, la situazione economica può anche subire variazioni importanti, per diversi motivi.

Per queste ragioni, i nuclei familiari hanno la possibilità di richiedere l’Isee corrente, uno strumento che fotografa la situazione dei redditi e dei patrimoni nei 12 mesi precedenti la Dsu. Nel caso in cui si siano verificate variazioni importanti, il modello corrente è molto più aderente alla situazione reale e attuale di un nucleo familiare perché fa riferimento a redditi e/o patrimoni relativi ad un periodo di tempo più ravvicinato.

Condizioni di applicazione dell’ISEE corrente

I nuclei familiari in possesso di un ISEE ordinario possono richiedere il calcolo dell’ISEE corrente qualora si verifichi una delle seguenti casistiche:

  • Variazione della situazione lavorativa ovvero un’interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari non rientranti nel reddito complessivo (dichiarato ai fini IRPEF) per uno o più componenti il nucleo familiare;
  • Variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare superiore al 25% rispetto alla situazione reddituale individuata nell’ISEE calcolato ordinariamente.

L’ISEE corrente aggiorna il valore dell’indicatore ISEE, esso è calcolato sui redditi e trattamenti percepiti dal nucleo familiare negli ultimi dodici mesi.

Solo nel caso di componente per il quale si è verificata un’interruzione dei trattamenti ovvero di lavoratore dipendente a tempo indeterminato per cui sia intervenuta una risoluzione del rapporto di lavoro o una sospensione dell’attività lavorativa o una riduzione della stessa è possibile, in alternativa, indicare i redditi ed i trattamenti percepiti negli ultimi due mesi, come base di calcolo del reddito annuale.

La validità del Modello ISEE corrente è di 6 mesi, salvo ulteriori variazioni. Tuttavia, in caso di variazione della situazione occupazionale o della fruizione dei trattamenti, l’ISEE corrente deve essere aggiornato entro due mesi dalla variazione.

Variazione lavorativa

L’Isee corrente è legato alla variazione di redditi e patrimoni. Nel caso di variazioni lavorative, il modello aggiornato può essere richiesto quando:

  • Si perde il lavoro;
  • Il rapporto lavorativo viene ridotto;
  • Si subisce una sospensione;
  • Un componete trova lavoro dipendente a tempo indeterminato;
  • Si verifica un’interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari non rientranti nel reddito complessivo ai fini Irpef;
  • Se inizia la fruizione di trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari non rientranti nel reddito complessivo ai fini Irpef;
  • Se si cambia lavoro.

Variazione reddituale e patrimoniale

L’Isee corrente può essere richiesto anche se si verifica una variazione reddituale o patrimoniale.

Nel primo caso, deve trattarsi di una variazione reddituale complessiva del nucleo familiare superiore al 25% rispetto alla situazione reddituale individuata nel modello ordinario.

Nel secondo caso, deve verificarsi una variazione patrimoniale rispetto ai due anni precedenti, superiore al 20% rispetto a quella presente nell’attestazione ordinaria.

Come si calcola

L’Isee corrente non è altro che un modello aggiornato, nel caso in cui si siano verificate variazioni reddituali, lavorative o patrimoniali. Si tratta di un’attestazione aggiornata dei redditi e dei trattamenti degli ultimi 12 mesi o degli ultimi 2 mesi.

Come si calcola? Per effettuare il calcolo ci si basa sui dati aggiornati dei redditi di ciascun componente del nucleo familiare, in una delle situazioni riassunte nella seguente tabella riepilogativa:

Se nel modello vengono indicai i dati degli ultimi due mesi, per il calcolo si deve moltiplicare i redditi per sei, così da rapportarli all’interno anno.

Qual è il periodo di validità dell’Isee corrente

L’attestazione Isee corrente 2024 ha una durata di sei mesi se viene aggiornata la situazione lavorativa o reddituale.

La norma prevede che l’aggiornamento deve essere effettuato prima della scadenza, qualora durante il periodo di validità dell’attestazione corrente intervengano variazioni della situazione occupazionale oppure nella fruizione dei trattamenti previdenziali, assistenziali o indennitari.

Se, invece, vengono aggiornati i patrimoni la validità è fino al 31 dicembre dell’anno in cui è stata presentata la Dsu con il modulo MS.

Solo nel caso di variazione della situazione occupazionale o della fruizione dei trattamenti, l’attestazione deve essere aggiornata entro due mesi dalla variazione.

Come si compila la domanda di presentazione dell’Isee corrente 2024

Se il dichiarante è in possesso di una Dsu può aggiornare il modello, compilando il modulo MS.

I quadri da compilare sono i seguenti:

  • Quadro S1, nel quale indicare il codice fiscale del richiedente che deve essere lo stesso del dichiarante del modello ordinario;
  • Quadro S2, nel quale indicare i dati dei componenti del nucleo familiare per i quali si è registrata la variazione;
  • Quadro S3, nel quale indicare i redditi e i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari degli ultimi 12 mesi. Solo in caso di variazioni a causa di interruzioni dei rapporti di lavoro, dei trattamenti o di riduzione dell’attività lavorativa si possono indicare i redditi percepiti negli ultimi 2 mesi;
  • Quadro S4, nel quale indicare il codice fiscale dei componenti per i quali è avvenuta una variazione reddituale o lavorativa, allegando la certificazione che lo attesti;
  • Quadro S5, nel quale indicare, nel caso di variazioni patrimoniali, per ogni componente il codice fiscale e il patrimonio posseduto al 31 dicembre dell’anno precedente la presentazione della Dsu con Modulo MS.

Quali documenti servono

Per ottenere l’Isee corrente occorrono i seguenti documenti:

  • Isee ordinario;
  • Dsu;
  • Certificazione attestante la condizione lavorativa o comunicazione della variazione del trattamento, con data e tipo di variazione;
  • Indicazione di quanto percepito nell’anno precedente alla presentazione del modello corrente;
  • In caso di perdita del patrimonio mobiliare e/o mobiliare, documentazione del patrimonio riferita al 31 dicembre dell’anno precedente e comunicazione del saldo e della giacenza per i conti correnti.

Quali scadenze rispettare

Il modello corrente può essere richiesto:

  • Dal 1° gennaio al 31 marzo di ciascun anno, per aggiornare i redditi;
  • Dal 1° aprile di ciascun anno per aggiornare solo i patrimoni, solo i redditi o contestualmente patrimoni e redditi.

In caso di Isee corrente valido e si verifica una variazione per uno o più componenti del nucleo familiare è necessario presentare un nuovo modello corrente entro due mesi dall’inizio della variazione.

Differenze tra Isee ordinario e Isee corrente

La differenza sostanziale tra i due modelli è che, rispetto all’attestazione ordinaria, l’Isee corrente prende come riferimento i redditi dei 12 mesi precedenti o dei 2 mesi precedenti al momento della dichiarazione.

In questo modo fotografa una situazione più aderente alla realtà. Per richiederlo, però, si deve verificare almeno una delle situazioni che abbiamo indicato nel testo.

Conclusioni

In alcuni casi particolari, come abbiamo spiegato, è possibile l’aggiornamento dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee).

L’Isee corrente aggiorna il valore del modello ordinario prendendo come riferimento i redditi e/o i patrimoni relativi ad un periodo di tempo più ravvicinato.

Per ottenerlo, però, devono verificarsi variazioni reddituali, lavorative o patrimoniali. Se si verificano tali condizioni la componente reddituale dell’Isee viene aggiornata prendendo a riferimento i redditi relativi a un periodo di tempo più ravvicinato.

Domande frequenti

Come si calcola l’Isee corrente?

Per il calcolo dell’Isee corrente ci si basa sui dati aggiornati dei redditi di ciascun componente del nucleo familiare, che per esempio ha perso il lavoro, o rientra in una delle situazioni previste dalla normativa. Per esempio, nel caso in cui il modello di Isee corrente indichi i dati degli ultimi due mesi, per il calcolo l’INPS deve moltiplicare i redditi per 6, in modo da rapportarli all’intero anno.

Chi può richiedere l’Isee corrente?

Può richiedere l’Isee corrente un nucleo familiare per i quale siano verificate due condizioni alternative: variazione dell’attività di lavoro autonomo o dipendente o, in alternativa, deve sussistere una variazione del reddito complessivo, in aumento o in diminuzione, del nucleo familiare superiore al 25%.

Quando serve fare l’Isee corrente?

L’Isee corrente viene richiesto quando si verificano variazioni importanti nel reddito, nella situazione lavorativa o nei patrimoni di un nucleo familiare.

Quali documenti servono per l’Isee corrente?

Per ottenere l’Isee corrente sono necessari i seguenti documenti: Isee ordinario, documenti attestanti la variazione, Dsu, indicazione dei redditi percepiti negli ultimi 12 mesi e indicazione della documentazione attestante la diminuzione del patrimonio mobiliare o immobiliare.

Che differenza c’è tra Isee ordinario e corrente?

L’Isee ordinario fotografa la situazione economica di un nucleo familiare prendendo come riferimento un arco temporale di due anni; invece, l’Isee corrente prende in considerazione la situazione economica degli ultimi 12 mesi o anche degli ultimi 2 mesi. Grazie all’Isee corrente si può ottenere un’attestazione molto più aderente alla realtà.

Sara Bellanza
Sara Bellanza
Classe 1995, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche. Appassionata di scrittura online da sempre, collaborando per la redazione di articoli in materia di diritto, fiscalità e lavoro.

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