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Facebook Ads: come scaricare i costi e gestire l’Iva delle fatture

Fisco NazionaleProfessioniFacebook Ads: come scaricare i costi e gestire l'Iva delle fatture

Scopri come gestire correttamente le fatture di Facebook Ads, dedurre i costi pubblicitari e rispettare la normativa fiscale, evitando sanzioni. Una guida pratica per imprenditori e professionisti.

Sei un imprenditore o un professionista e fai pubblicità su Facebook? Vuoi sapere come si scaricano fiscalmente i costi legati alla pubblicità online? In questo contributo scoprirai come gestire nel modo corretto la fatturazione delle campagne pubblicitarie su Facebook Ads che stai facendo. L’obiettivo è quello di andare ad individuare come compilare correttamente i campi dedicati alle modalità di fatturazione, e di conseguenza la gestione dell’Iva e degli eventuali altri adempimenti obbligatori. Come ad esempio gli elenchi riepilogativi delle fatture intracomunitarie che ricevi periodicamente.

Con questo articolo intendo essere di aiuto ai piccoli imprenditori e professionisti che ogni giorni utilizzano gli strumenti di Facebook Ads. Si tratta di soggetti che hanno qualche difficoltà nel capire correttamente come trattare nel modo giusto questi aspetti da un punto di vista fiscale. Andiamo ad analizzare, quindi, come andare a scaricare i PDF delle fatture che genera Facebook, la corretta impostazione dell’account pubblicitario. Ma soprattutto, scoprirai come trattare fiscalmente e dedurre dal reddito i costi legati alle Facebook Ads.

Facebook ads: come accedere all’account?

Le inserzioni e le campagne pubblicitarie Facebook sono create all’interno dell’account inserzionista personale a cui è possibile accedere attraverso questo link: “www.facebook.com/ads/manager“, oppure dalla voce di menu “gestione inserzioni” presente nel menu laterale sinistro della sezione Notizie in Facebook.

Tutte le fatture dei costi sostenuti per le inserzioni pubblicitarie Facebook sono collocate all’interno dell’account inserzionista. Per questo motivo è fondamentale sapere come potervi accedere.

Inserimento e gestione dei dati di fatturazione

Un volta effettuato l’accesso nell’account inserzionista, è necessario andare ad effettuare il corretto inserimento dei propri dati personali. Questo aspetto è fondamentale affinché poi le fatture generate da Facebook siano corrette, da un punto di vista fiscale. In questi termini, le informazioni fondamentali per una corretta fatturazione sono le seguenti:

  • La Ragione Sociale della tua attività. Se sei un professionista devi inserire il tuo Cognome e Nome, mentre se sei un’azienda devi inserire la tua denominazione o ragione sociale;
  • Indirizzo completo. Si tratta dell’indirizzo di svolgimento della tua attività, o della sede legale della tua impresa, a seconda dei casi.
  • Partita Iva. Inserire la partita Iva è importantissimo (vedi quello che sto per dirti di seguito). È importante che la partita Iva sia iscritta all’elenco VIES (elenco delle partite Iva comunitarie). È possibile verificare la propria iscrizione all’elenco attraverso questo link: “Partite Iva comunitarie“. Essere iscritti al VIES da accesso alla possibilità di effettuare e ricevere fatture con controparti intracomunitarie, come in questo caso con Facebook Ads. Nel caso in cui la tua partita Iva non sia iscritta al VIES è opportuno seguire la procedura per iscriversi.

Attenzione alla fatturazione ⚠️

⚠️ Facebook Emette Fatture B2B anche in assenza di partita Iva. Mi spiego meglio.

Facebook nell’emissione delle proprie fatture non tiene assolutamente conto del fatto che tu abbia segnalato o meno la tua partita Iva. Infatti, il portale tiene conto esclusivamente di ciò che hai detto in sede di registrazione del tuo Account Manager:

  • Se sei iscritto come privato emette la fattura con l’applicazione dell’Iva Irlandese del 20%. In questo caso applica la regola generale per l’Iva nelle operazioni B2C;
  • Se sei iscritto come professionista/azienda emette la fattura senza applicazione dell’Iva, per carenze del requisito territoriale. In questo caso applica la regola generale per le operazioni B2B. In questo caso è necessario seguire la procedura per l’integrazione della fattura con l’Iva, secondo il meccanismo del reverse charge.

Questa differenza è non da poco, quindi, se operi con partita Iva è fondamentale che tu ti iscriva correttamente nel tuo Account Manager.

Come puoi fare per capire se le Ads ti vengono fatturate da privato o da commerciante? Per capirlo è sufficiente andare a verificare all’interno della fattura di Facebook Ads se è presente (o meno) l’applicazione dell’Iva (irlandese).

✔️ Se l’Iva è presente significa che c’è stata alla base una registrazione sull’account manager come soggetto privato;
❌ Se l’Iva non è presente significa che c’è stata alla base una registrazione sull’account manager come operatore economico.

L’importanza dei dati di fatturazione corretti

Riassumendo brevemente, quindi, ecco i passaggi per inserire correttamente i dati di fatturazione. È necessario accedere alla sezione “Impostazioni dell’Account Pubblicitario” e all’interno della stessa rispondere alla domanda “Stai acquistando inserzioni di Facebook per promuovere un’azienda?“. Di conseguenza, è necessario inserire i propri dati di fatturazione. Rispondendo alla domanda, vi sono due opzioni alternative:

  • In caso di scelta sul “NO“, il soggetto viene considerato come “privato“. Pertanto, in fattura verrà aggiunta l’Iva Irlandese (20%) ai costi della pubblicità;
  • In caso di scelta sul “SI“, il soggetto viene considerato come “impresa“. Pertanto, è necessario andare ad inserire i dati di fatturazione della tua attività. In questo scenario verranno addebitati i costi netti dei facebook ads senza applicazione dell’Iva. In questo caso, l’Iva dovrà poi essere integrata con il meccanismo del reverse charge.

È possibile regolarizzare la situazione passata?

Nel caso in cui i dati di fatturazione inseriti nell’account manager non siano corretti, è possibile intervenire. Per prima cosa è necessario andare ad effettuare il pagamento dell’Iva non versata (e le relative sanzioni) e poi presentare i modelli Intrastat non precedentemente presentati (e pagare le relative sanzioni). Per chi si dovesse trovare in questa situazione è importante consultarsi al più presto con il proprio dottore commercialista al più presto per sanare questa situazione, magari sfruttando le opportunità offerte dall’istituto del ravvedimento operoso. In questo modo è possibile ridurre l’importo delle sanzioni in relazione alla correzione in autonomia delle propria situazione.

Cosa fare se non sono stati ancora inseriti i dati di fatturazione?

Nel caso in cui l’attività pubblicitaria in Facebook sia già stata avviata ma senza l’inserimento dei dati si fatturazione è possibile andare a scaricare le fatture corrette. Questo è possibile in quanto le fatture di Facebook sono generate in modo dinamico nel momento in cui vengono scaricate.

NB: dichiarare di essere professionista/azienda e non inserire i dati di fatturazione comporta comunque il NON addebito dell’IVA irlandese.

Come scaricare le fatture di Facebook?

Una volta effettuato l’accesso all’Account Manager, è necessario cliccare sull’icona con le tre lineette in alto a sinistra, ovvero quella che apre il menu. Da questo menu, è necessario andare sulla voce “Fatturazione e Metodi di Pagamento” presente nell’ultima colonna di destra, quella delle “Impostazioni“. A questo punto comparirà la schermata dei metodi di pagamento e del riepilogo dei pagamenti effettuati sino a quel momento. In alto a sinistra potrai avere l’indicazione dell’importo che Facebook deve ancora addebitarti per le spese delle inserzioni. Infatti, i costi delle inserzioni pubblicitarie sono realmente addebitati solo quando si raggiunge una certa soglia di spesa o comunque all’ultimo del mese.

Da qui c’è la possibilità di filtrare i diversi pagamenti in base al mese in cui gli stessi sono stati addebitati. Una volta selezionato il mese che ti interessa, vedrai comparire le relative righe nella tabella sottostante, una per ogni fattura. Per scaricare la fattura è necessario scorrere sul campo “ID Transazione“, così facendo è possibile veder comparire l’icona che consente di scaricare il PDF della fattura. È possibile anche cliccare sull’ID transazione e vedere i dettagli delle spese, e da lì in alto a destra, sfruttare sempre l’icona per scaricare il PDF.

Come scaricare in contabilità i costi della pubblicità?

Una volta capito come gestire nel modo corretto il tuo Account Manager di Facebook, andiamo a vedere come gestire correttamente le fatture, da un punto di vista fiscale. Preliminarmente, è necessario premettere che le informazioni indicate di seguito sono solo indicazioni generali. Ovviamente, è necessaria un’analisi più approfondita caso per caso, che deve essere effettuata con il proprio commercialista di fiducia. Come visto prima Facebook per l’Europa produce le fatture dalla propria sede legale situata in Irlanda.

L’Irlanda è uno stato della comunità europea e quindi gli scambi commerciali vengono definiti “Intra comunitari“. Per effettuare questo tipo di operazioni, come detto, è necessario essere iscritti al registro VIES (VAT Information Exchange System). Iscriversi è veramente semplice ed immediato, lo puoi fare in pochi clic direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Dopo l’iscrizione all’elenco VIES è necessario andare a presentare l’elenco riepilogativo delle fatture emesse e ricevute con controparti UE (come in questo caso).

Deduzione fiscale del costo

Il costo legato alla ricezione di una fattura di Facebook Ads, è un costo che se inerente la propria attività, può essere dedotto integralmente dal tuo reddito imponibile. In pratica, l’Amministrazione finanziaria permette di dedurre dal reddito il costo legato alla promozione pubblicitaria dell’impresa o del professionista che la sostiene. Questo è sicuramente un incentivo importante per sfruttare ancora di più la pubblicità online, per trovare nuovi clienti e per fare personal branding.

L’unico caso in cui non è possibile dedursi analiticamente il costo della fattura delle Ads riguarda i soggetti che operano in regime forfettario. In questo caso, come saprai, non è possibile dedurre analiticamente dal reddito i costi dell’attività sostenuti. I costi, in questo regime fiscale sono deducibili in relazione al proprio coefficiente di redditività (che varia in relazione al codice attività applicato). Per approfondire questo aspetto: “Regime forfettario: requisiti e vantaggi“.

Come regolarizzare le fatture pregresse

Nel caso in cui tu abbia emesso fatture senza la corretta integrazione dell’IVA, è possibile regolarizzare la situazione utilizzando il meccanismo del ravvedimento operoso. Questo ti permette di evitare sanzioni più gravi, pagando l’IVA dovuta e presentando i modelli Intrastat eventualmente mancanti. La procedura di regolarizzazione è la seguente:

  1. Pagamento dell’IVA non versata: Calcola e paga l’IVA dovuta, applicando le relative sanzioni con ravvedimento operoso IVA;
  2. Presentazione dei modelli Intrastat: Presenta i modelli Intrastat mancanti per dichiarare le operazioni intracomunitarie.

Rivolgiti ad un Commercialista esperto per verificare se la procedura è stata correttamente eseguita e se sono presenti altri adempimenti da svolgere.

Disciplina Iva

Da un punto di vista Iva, professionisti e imprese che ricevono la fattura di Facebook Ads senza l’applicazione dell’Iva, devono procedere, ai sensi dell’articolo 7-ter del DPR n. 633/72, all’integrazione della stessa con l’Iva italiana attraverso il meccanismo del “reverse charge“. Si tratta di un particolare meccanismo di applicazione dell’Iva, dove la stessa viene applicata sia “a credito”, che “a debito”. Inoltre, la stessa dovrà essere numerata e trasmessa con il sistema di interscambio per gli aspetti contabili.

Il reverse charge, in pratica, è un operazione neutra finanziariamente. Questo in quanto l’Iva è registrata per lo stesso importo sia a credito che a debito, quindi, non ci saranno importi da versare. Si tratta di un meccanismo valido ai fini Iva, per la registrazione corretta della fattura, ma per il quale (in linea generale) non si è chiamati a versare l’Iva. Questo meccanismo, in questa modalità vale soltanto se non adotti un regime semplificato, come quello dei contribuenti minimi e dei Forfettari.

Esempio pratico

  • Ricevi una fattura di Facebook Ads per un importo di 100 euro. L’IVA al 22% deve essere integrata dal destinatario.
    • IVA a debito: 22 euro.
    • IVA a credito: 22 euro.
    • Risultato: Nessun versamento dovuto, ma la registrazione deve essere effettuata correttamente.

Questa procedura è fondamentale per evitare sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, che potrebbe contestare l’omessa applicazione dell’IVA.

Minimi e forfettari

Quanto detto sino ad ora in termini di deduzione del costo e applicazione dell’Iva non può trovare applicazione per i soggetti che agiscono con regimi fiscali agevolati, come i “contribuenti minimi” e i “forfettari“. Vediamo caso per caso.

Deduzione del costo

I contribuenti minimi possono dedursi il costo della pubblicità, esattamente come indicato sopra. Questo in quanto i contribuenti minimi possono dedursi i costi inerenti l’attività al 100%. I contribuenti in regime forfettario, invece, avendo i costi decisi in modo forfettario dal reddito imponibile non hanno possibilità di dedurre nessun costo in modo analitico. Per questo è fondamentale verificare l’importo che viene speso in Facebook Ads rispetto al proprio fatturato. Nel caso in cui il costo sostenuto superi la percentuale di costo forfettario in base al proprio codice Ateco, in pratica si sta andando a tassare anche parte dei propri costi. In questo caso è opportuno andare a valutare con il commercialista se è ancora conveniente restare in questo regime fiscale ed effettuare qualche valutazione di convenienza.

Detrazione dell’Iva

Sia per i contribuenti in regime dei minimi che in regime forfettario non è possibile detrarsi l’Iva. Questo in quanto trattasi di due regimi che non prevedono l’applicazione dell’Iva. Infatti, da un punto di vista Iva questi regimi prevedono la stessa gestione come se il contribuente fosse un privato. In pratica, al momento dell’integrazione dell’Iva con il meccanismo del reverse charge, minimi e forfettari non possono dedursi l’Iva a credito generata. Quindi, il debito Iva dovrà essere versato. In pratica se ricevi una fattura di 100 euro di Facebook Ads, sarai chiamato a versare l’Iva al 22%, pari a 22 euro. Anche in questo caso è importante il confronto con il proprio commercialista, nel caso in cui vi fossero dubbi sulla procedura di versamento dell’Iva.

Consulenza fiscale online

In questa guida ho cercato di riepilogarti tutte le principali informazioni che possono essere utili per dedurre il costo e scaricare l’Iva dalle fatture di Facebook. Si tratta di una guida realizzata direttamente dalla mia esperienza professionale, spero possa esserti utile!

Se hai letto questo articolo e ti stai rendendo conto che necessiti dell’analisi della tua situazione personale, ti invito a contattarci attraverso il form di cui al link seguente. Riceverai il preventivo per una consulenza personalizzata in grado di risolvere i tuoi dubbi sull’argomento. Soltanto in questo modo, infatti, potrai essere sicuro di evitare di commettere errori, che in futuro possono esserti contestati e quindi sanzionati.

FAQ – Domande frequenti su Facebook Ads

Devo sempre inserire la partita IVA per Facebook Ads?

Sì, se sei un professionista o un’azienda. Questo ti permette di evitare l’addebito dell’IVA irlandese e di applicare il meccanismo del reverse charge.

Cosa succede se non sono iscritto al VIES?

Se la tua partita IVA non è iscritta al registro VIES, Facebook applicherà automaticamente l’IVA irlandese del 20% sulle fatture.

I costi di Facebook Ads sono deducibili in regime forfettario?

No, i costi non sono deducibili analiticamente in regime forfettario. Tuttavia, vengono inclusi nel calcolo del reddito imponibile tramite un coefficiente di redditività.

Come posso regolarizzare una fattura se ho sbagliato la registrazione dell’IVA?

Puoi regolarizzare la situazione utilizzando il ravvedimento operoso, pagando l’IVA dovuta e presentando i modelli Intrastat.

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    Federico Migliorinihttps://fiscomania.com/federico-migliorini/
    Dottore Commercialista, Tax Advisor, Revisore Legale. Aiuto imprenditori e professionisti nella pianificazione fiscale. La Fiscalità internazionale le convenzioni internazionali e l'internazionalizzazione di impresa sono la mia quotidianità. Continuo a studiare perché nella vita non si finisce mai di imparare. Se hai un dubbio o una questione da risolvere, contattami, troverò le risposte. Richiedi una consulenza personalizzata con me.
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