L’ultimo studio condotto dal CRIF rivela un dato impressionante: nel triennio 2022-2024 la richiesta di credito al consumo da parte degli italiani crescerà del +3% medio annuo. Dopo l’aumento generalizzato del costo della vita, le famiglie stanno ricorrendo sempre più al credito al consumo per riuscire a condurre una vita dignitosa (e arrivare alla fine del mese).
In particolare, le richieste di prestito personale, senza una finalità specifica, sono aumentate del +15,7% nei primi sei mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Se anche tu hai intenzione di accendere un prestito personale, non preoccuparti.
Abbiamo scritto questa guida per aiutarti a scegliere con maggiore consapevolezza il tuo prestito personale evitando di farti perdere tempo e denaro.
Scopri come ottenere un prestito personale realmente vantaggioso senza avere più pensieri per tutto il 2023!
Cos’è (e cosa non è) il credito al consumo?
Il credito al consumo comprende sia i prestiti finalizzati sia quelli non finalizzati all’acquisto di un bene o di un servizio. Nel concreto, il prestito finalizzato serve per acquistare un’auto, un televisore, un corso di formazione ….
Con il prestito personale non finalizzato, invece, ottieni liquidità subito, senza dover specificare a che scopo. Devi poi restituire la somma richiesta in rate mensili tramite dei piani di ammortamento concordati con un tasso di interesse fisso o variabile.
Ricordati che nel credito al consumo rientrano anche le tipologie di prestito effettuate tramite le carte di credito revolving e il credito in conto corrente (il fido bancario).
Infine, i finanziamenti classificati come credito al consumo sono compresi tra i 200 euro e i 75 mila euro. Ciò significa che puoi richiedere un prestito entro questa cifra e non oltre.
Mutuo e credito al consumo
Il mutuo non rientra nel credito al consumo: infatti, è un finanziamento stipulato per l’acquisto specifico di un immobile (costruito o progettato).
Stessa cosa vale se il finanziamento :
- è stipulato con ipoteca su immobili;
- sconfina oltre il saldo del conto corrente;
- è richiesto per attività professionale o d’impresa.
Come risparmiare su un prestito personale?
A nessuno piacciono i debiti. Molti pensano che il credito al consumo sia una condanna: una volta acceso, si passa da un debito all’altro, restando prigionieri a vita. Hai mai sentito il detto, il debito chiama debito?
La realtà è ben diversa. Con il prestito adatto per le tue tasche ed esigenze economiche è possibile risparmiare e non avere la tentazione di continuare ad accendere e spegnere finanziamenti. Per prima cosa, ricordati di informarti bene sulle offerte e sulle tipologie di prestiti che gli istituti bancari propongono.
Meglio valutare, se è il caso, soluzioni più economiche disponibili online, rivolgendosi ad enti creditizi specializzati, dimezzando il tempo di stipula del contratto e di erogazione del denaro.
Quest’ultima soluzione è ideale se preferisci evitare lunghe file davanti agli sportelli bancari o, in generale se non ami le banche.
In un secondo momento, scelto l’istituto di credito o la finanziaria, informati sulle modalità con cui verrà erogata la somma che hai intenzione di richiedere in prestito. Il principale indicatore che dovrai tenere d’occhio è il TAEG.
Infatti quest’ultimo valore indica il costo totale del credito a carico del consumatore e quanto ti costerà il prestito nella sua totalità. Vediamo più nel dettaglio come può aiutarti a risparmiare.
TAEG
Il TAEG ti aiuta a risparmiare perché ti consente di confrontare diverse offerte di credito e valutare quale sia la migliore per le tue esigenze. Nel dubbio, opta per un Taeg entro o sotto il 4% per un finanziamento personale più sostenibile.
Ricordati che nel TAEG non sono incluse le spese di mora o le penali dovute a pagamento tardivo e altre spese aggiuntive. Queste ultime sono solitamente indicate nel contratto stipulato con la banca.
Per risparmiare sui tuoi finanziamenti devi stare attento proprio a questi eventuali costi “nascosti” e altri fattori determinanti come il tasso di interesse e le moratorie per mancato pagamento delle rate.
Credito al consumo: tasso di interesse, more, costi accessori
Quando stipuli il contratto del tuo finanziamenti ricordati di valutare attentamente:
- la quota capitale e quella degli interessi: ti daranno una stima di quanto devi pagare;
- a quanto ammontano le singole rate;
- la durata del finanziamento;
- la scadenza del prestito;
- le more per il ritardo nei pagamenti;
- eventuali garanzie richieste
- Ultimo ma non ultimo, il contratto che andrai a firmare: controlla che l’ente di credito non abbia aggiunto dei costi non richiesti al preventivo (commissioni, assicurazioni…). Sappi che hai a disposizione due settimane dalla stipula del contratto per recedere. E’ un tuo diritto come consumatore!
Infine, anche il tuo merito creditizio può fare la differenza. Vediamo come.
Merito creditizio: credito al consumo più conveniente
Anche il tuo merito creditizio può aiutarti ad ottenere finanziamenti più vantaggiosi. Il credit scoring è una metodologia utilizzata dalle banche che assegnano “punti” al consumatore per calcolare in anticipo il rischio di insolvibilità.
In altre parole, il tuo credit scoring può influire sulla concessione del tuo prestito e, soprattutto, sul tasso di interesse applicato. Perciò parti preparato: arriva in filiale conoscendo il tuo merito creditizio.
Se hai un punteggio positivo, puoi giocare una carta in più a tuo vantaggio per ottenere più facilmente il prestito. Puoi richiedere direttamente online il calcolo del credit score tramite i moduli messi a disposizione dalle banche e delle finanziarie stesse, direttamente online.
Come risparmiare con la carta di credito
Prima di concludere, vediamo ancora se è possibile risparmiare con la propria carta di credito.
La carta di credito è il tuo peggiore incubo? Oppure stai valutando di utilizzarne una per riuscire a coprire la tua prossima spesa senza finire in rossa sul conto corrente?
In entrambi i casi, puoi optare per una soluzione più sostenibile scegliendo una carta ricaricabile. In questo modo puoi risparmiare qualche soldo extra tenendo sotto controllo la carta stessa.
Infatti, la carta non si appoggia direttamente al tuo conto corrente. Sei tu a decidere la cifra da ricaricare e come gestire le ricariche.
In aggiunta, puoi risparmiare se scegli:
- di ricaricare la carta tramite app mobile;
- oppure di destinare regolarmente una certa somma di denaro ad una sorta di salvadanaio virtuale. Ad esempio, se paghi la spesa dal valore di 150 euro, viene arrotondata a 200 euro. 50 finiscono nel tuo salvadanaio virtuale.
Se proprio non vuoi rinunciare alla carta di credito standard, informati bene sulla modalità di rateizzazione dell’importo richiesto (secondo il CRIF, sempre più italiani nel 2022 hanno scelto questa opzione per riuscire a sostenere i costi legati alla carta di credito).
Cosa ne pensi del credito al consumo? E dell’aumento del costo della vita? Ti è mai capitato di dover accendere un prestito personale? Lascia un commento qui sotto.