Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, in un’intervista al Sole 24 Ore ha chiarito quali sono i piani per contrastare l’evasione fiscale, tra questi ci sono i controlli sprint per evidenziare le anomalie prima di arrivare ad un accertamento, la collaborazione preventiva è una leva per favorire un rapporto diretto con il contribuente e concentrare i controlli sulle violazioni fiscali. In particolare, nei primi 6 mesi del 2025 sono quadruplicati i controlli fiscali, gli accessi brevi e controlli sprint sono stati più di 22.000, rispetto a 5.500 nel 2024.
Controlli sprint
Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito qual è il piano dei controlli ed ha dichiarato che l’obiettivo è quello di contrastare l’evasione fiscale con controlli sprint prima di arrivare ad un accertamento. Gli accessi brevi vengono effettuati direttamente presso la sede del contribuente, non per contestare una violazione già accertata, ma per analizzare un’anomalia emersa dai dati.
Lo scopo degli accessi brevi è analizzare le anomalie che emergono dai dati in possesso, al fine di consentire ai contribuenti di mettersi in regola, evitando atti di accertamento, cartelle e contenziosi.
Il concordato preventivo
Il nuovo direttore, nell’intervista ha dichiarato che le Piccole e Medie Imprese non sono il bersaglio dei controlli dell’Agenzia, infatti, lo scorso anno, ad esempio, gli accertamenti nei confronti dei soggetti con un volume d’affari superiore a 100 milioni sono stati 1.700, e considerando che questi contribuenti sono meno di 5mila, parliamo di un’incidenza del 35%.
Inoltre, il concordato preventivo biennale per le partite Iva e la cooperative compliance per le grandi imprese, hanno l’obiettivo di offrire una tregua dai controlli in cambio di una maggiore trasparenza da parte del contribuente con il fine ultimo di creare un rapporto collaborativo tra contribuente e Agenzia.
Questo cambio di strategia ha l’intento di concentrare tutte le risorse sulle violazioni più gravi per le casse dello Stato come le frodi carosello, le partite Iva apri e chiudi, le indebite compensazioni di crediti fiscali inesistenti.