Con il Decreto Semplificazioni arrivano anche alcune importanti novità per i commercialisti italiani, poiché viene eliminato l’obbligo annuale di conservare i registri contabili tenuti con sistemi elettronici. Con questo provvedimento diventa sufficiente tenere aggiornate le scritture contabili e i libri tramite sistemi informatici.
La proposta presentata dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti è stata approvata, e d’ora in avanti sarà necessario disporre della documentazione cartacea solamente per la richiesta di controlli da parte degli enti preposti.
Si tratta di una novità che permette un notevole risparmio di tempo e denaro alla categoria, con l’archiviazione semplificata tramite metodi digitali. Vediamo nel dettaglio cosa comporta la nuova norma, e quali sono i documenti che non devono più essere conservati.
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Registri contabili: di cosa si tratta
Libri e scritture contabili sono documenti che secondo la legge italiana vanno conservati perché riportano informazioni importanti che riguardano aziende e imprese. Questi documenti devono essere necessariamente redatti e conservati per dimostrare e registrare gli atti di un’impresa, sia per quanto riguarda la tipologia che l’aspetto monetario.
Questi documenti inoltre danno una precisa rappresentazione della situazione attuale di una azienda, ovvero della situazione patrimoniale, economica e finanziaria, dell’impresa. Le scritture contabili devono essere conservate dall’impresa per almeno 10 anni, per poter essere controllate e verificate in qualsiasi momento, anche dagli enti preposti e per motivi fiscali.
In particolare, le imprese sono obbligate a conservare nel tempo:
- Il libro giornale: dove vengono tracciate tutte le operazioni dell’impresa che coinvolgono acquisti, vendite, incassi e pagamenti;
- Il libro degli inventari: dove vengono conservate tutte le informazioni sul patrimonio dell’impresa, in modo da poter dedurre la sua situazione patrimoniale;
- Altri registri contabili: possono essere specifici in base alla tipologia dell’azienda, e che possono riguardare altri aspetti.
Le imprese sono tenute a conservare questi documenti contabili nel tempo, sia per possibili controlli che per monitorare l’andamento nel tempo sotto diversi aspetti.
Novità con il Decreto Semplificazioni
Con il Decreto Semplificazioni tuttavia viene meno la regola di conservazione delle scritture contabili necessariamente in formato cartaceo. Questo sottolinea la validità della conservazione dei registri contabili anche in formato elettronico, ovvero tramite sistemi digitali.
Questa novità, che rientra nel più ampio obiettivo della digitalizzazione del paese, accoglie le richieste del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, e garantisce uno snellimento nella conservazione dei documenti per possibili controlli fiscali, e un risparmio in termini di carta.
I commercialisti si ritengono quindi soddisfatti di questo obiettivo raggiunto, che garantisce lo snellimento delle procedure di conservazione dei documenti contabili dei contribuenti e dei clienti quindi da loro seguiti.
Si tratta di una novità rilevante per la categoria, data l’elevata mole di adempimenti da seguire per i propri clienti e di informazioni da conservare. I documenti contabili quindi potranno essere conservati anche in modo digitale, per essere stampati in cartaceo solamente per eventuali verifiche o controlli da parte del fisco.
I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate comunque è intervenuta a presentare alcuni chiarimenti sulla nuova norma. Ha infatti precisato che la nuova norma non ha modificato le regole esistenti in materia di conservazione della documentazione, per cui tenuta e conservazione dei documenti rimangono concetti distinti.
In breve, i documenti fiscalmente rilevanti ovvero i registri, che sono tenuti in formato elettronico, possono essere regolari se non sussiste un obbligo di stampa fino al terzo mese successivo alla presentazione della dichiarazione dei redditi, ad esclusione di precise richieste da parte degli organi di controllo.
Tuttavia vanno conservati entro questo momento, oppure se il contribuente vuole mantenerli in formato elettronico, oppure tramite stampa su carta, ovvero:
L’Agenzia ha chiarito questo punto con la risposta ad interpello n. 236. Sono inclusi tra i documenti che seguono questa norma:
- Fatture dei clienti;
- Fatture dei fornitori;
- Registri IVA;
- Liquidazioni IVA;
- Registro dei beni ammortizzabili;
- Libro di magazzino;
- Libro giornale.
Altre disposizioni del Decreto Semplificazioni
Recentemente la Camera ha approvato il via libera al nuovo Decreto Semplificazioni, che verrà convertito entro il 20 agosto 2022. Si tratta di un decreto che contiene diverse novità per il terzo settore, ovvero un pacchetto di misure in materia fiscale.
Tra le misure intraprese, vi è un ulteriore sblocco della cessione del credito per i bonus dell’edilizia, dopo diversi rallentamenti che hanno coinvolto questa possibilità per molti mesi. Per quanto riguarda invece alcune ulteriori riduzioni degli obblighi di conservazione di documenti cartacei, arriverà una misura che coinvolge direttamente le famiglie italiane.
Si tratta dell’eliminazione dell’obbligo di conservazione degli scontrini fiscali per le spese mediche che sono state presentate per accedere alle detrazioni, se è già stato presentato un Modello 730 presso un centro CAF oppure un commercialista.
Arriva anche un’altra interessante novità che riguarda gli accertamenti fiscali: chi si trova in una fase di controllo del fisco (istruttoria) attualmente non conosce la fine di tali controlli. Tuttavia presto il termine verrà comunicato ai contribuenti coinvolti: entro 60 giorni dal termine effettivo del controllo il fisco dovrà comunicare lo stop dei controlli al diretto interessato. Si ipotizza che tale messaggio potrebbe arrivare tramite PEC oppure con l’utilizzo dell’app “Io”.
Infine, una ulteriore novità che verrà introdotta grazie al Decreto Semplificazioni riguarda gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche. Secondo le prime ipotesi infatti vengono ridotti i fondi per gli altri tipi di veicoli (come le auto poco inquinanti), per aumentare a 35 milioni di euro gli incentivi per acquistare un mezzo elettrico, auto o moto.
Per il momento queste misure sono solamente indiscrezioni, poiché le disposizioni devono ancora essere messe in pratica e concretizzate. Tuttavia il via libera alla Camera per il Decreto Semplificazioni è arrivato, con 355 voti a favore, e con scadenza fissata al 20 agosto 2022.