Cessione marchio con diritti IP: IVA e imposta di registro

HomeIVA nei rapporti con l'esteroCessione marchio con diritti IP: IVA e imposta di registro

La cessione di un marchio con i diritti IP collegati integra una prestazione di servizi rilevante ai fini IVA quando si configura come trasferimento di un elemento patrimoniale isolato, e non come azienda.

La recente risposta a interpello n. 210/2025 dell'Agenzia delle Entrate ha fatto definitivamente chiarezza su un aspetto cruciale: quando la cessione di un marchio unitamente ai diritti di proprietà intellettuale collegati è soggetta a IVA e quando invece può beneficiare dell'esclusione prevista per le cessioni d'azienda. La distinzione non è meramente teorica, ma comporta conseguenze fiscali significative per cedente e cessionario.
La distinzione fondamentale: elemento isolato vs ramo d'azienda
L'Amministrazione finanziaria ha chiarito che la cessione di un marchio con i diritti IP collegati integra una prestazione di servizi rilevante ai fini IVA quando si configura come trasferimento di un elemento patrimoniale isolato. Questa interpretazione si basa su una valutazione complessiva delle circostanze di fatto che caratterizzano l'operazione.
Il discrimine risiede nella presenza o meno di una "organizzazione" dei beni ceduti, intesa come collegamento funzionale nell'ambito di un complesso produttivo unitario. Solo quando sussiste tale organizzazione si può configurare la cessione di un ramo d'azienda, con conseguente esclusione dall'ambito di applicazione dell'IVA.
La disciplina fiscale trova il suo fondamento nell'articolo 2 comma 3 lettera b) del DPR n. 633/72, che esclude dall'IVA le cessioni aventi per oggetto aziende o rami di azienda. Al contrario, l'articolo 3 del medesimo decreto stabilisce che sono soggette a IVA, in qualità di prestazioni di servizi, le cessioni "relative a marchi e insegne" quando effettuate verso corrispettivo.
La normativa in commento si allinea perfettamente con l'articolo 19 della direttiva n. 2006/112/CE, che consente agli Stati membri di escludere dal novero delle cessioni di beni il trasferimento "di una universalità totale o parziale di beni".
La nozione civilistica di azienda e i criteri interpretativi
Secondo l'articolo 2555 del Codice Civile, l'azienda è definita come "il complesso dei beni organizzato dall'imprenditore per l'esercizio dell'impresa". L'elemento essenziale per configurare un ramo di azienda è la presenza di una "organizzazione" dei beni ceduti, vale a dire l'esistenza di un collegamento funzionale tra gli stessi nell'ambito di un complesso produttivo unitario.
La Corte di Giustizia europea ha precisato che nella cessione d'azienda rientrano tutti gli elementi, materiali ed eventualmente immateriali, che "costituiscono un'impresa, o una parte di impresa idonea a svolgere un'attività economica autonoma". Non vi rientra invece la "mera cessione di beni quale la vendita di uno stock di prodotti".
I precedenti dell'Amministrazione finanziaria
L'Agenzia delle Entrate, attraverso la Circolare n. 320/E/97 e successive risposte a interpello, ha interpretato la nozione di azienda precisando che essa...

Fiscomania.com

Questo articolo è riservato agli abbonati:
Scopri come abbonarti a Fiscomania.com.


Sei già abbonato?
Accedi tranquillamente con le tue credenziali: Accesso
I più letti della settimana

Abbonati a Fiscomania

Oltre 1.000, tra studi, professionisti e imprese che hanno scelto di abbonarsi per non perdere i contenuti riservati e beneficiare dei vantaggi. Abbonati anche tu a Fiscomania.com oppure Accedi con il tuo account.

I nostri tools

 

Federico Migliorini
Federico Migliorinihttps://fiscomania.com/federico-migliorini/
Dottore Commercialista, Tax Advisor, Revisore Legale. Aiuto imprenditori e professionisti nella pianificazione fiscale. La Fiscalità internazionale le convenzioni internazionali e l'internazionalizzazione di impresa sono la mia quotidianità. Continuo a studiare perché nella vita non si finisce mai di imparare. Se hai un dubbio o una questione da risolvere, contattami, troverò le risposte. Richiedi una consulenza personalizzata con me.
Leggi anche

Quando le operazioni tra branch diventano rilevanti IVA

L’adesione della casa madre al regime di gruppo IVA pezza l’unitarietà soggettiva anche tra le succursali e le operazioni...

Detrazione IVA all’importazione di beni di proprietà di terzi

Come esercitare il diritto alla detrazione dell'IVA doganale quando si importano beni di terzi per l'attività d'impresa. La risposta...

Aggiustamenti transfer pricing IVA: quando rilevano

Gli aggiustamenti di transfer pricing diventano rilevanti ai fini IVA quando: sono a titolo oneroso (in denaro o natura);...

Formazione online e prestazioni didattiche: IVA

Criteri di determinazione dell'IVA nelle prestazioni di corsi online (ecommerce diretto) da non confondere con l'erogazione di prestazioni didattiche...

Bolletta doganale elettronica nell’importazione di beni

Le importazioni, ovvero i trasferimenti di beni da un Paese Extra-UE ad un Paese UE sono operazioni imponibili ai...

Da cessione intracomunitaria a esportazione indiretta: sentenza UE

Con la sentenza C-602/24 del 1° agosto 2025, la Corte di Giustizia UE ha stabilito che l’esenzione IVA si applica anche...