Il percepimento di redditi da lavoro dipendente percepiti all’estero, determina un obbligo dichiarativo per il lavoratore fiscalmente residente in Italia. Tralasciando le ipotesi di esonero dalla dichiarazione del reddito in Italia, legate al numero di giorni di lavoro trascorsi in Svizzera, vi è l’obbligo di dichiarare in Italia il reddito da lavoro dipendente percepito da parte di un datore di lavoro svizzero.
Tra i documenti occorrenti per la predisposizione della propria dichiarazione dei redditi in Italia vi è anche il Lohnausweis – Certificato di salario, che il datore di lavoro svizzero deve rilasciare al lavoratore. Si tratta di un documento che possiamo assimilare alla Certificazione Unica dei lavoratori dipendenti italiani. In questo contributo andiamo ad analizzare la lettura di questo documento ai fini della compilazione della dichiarazione dei redditi italiana.

Che cos’è il Lohnausweis svizzero e perché è importante?
Il Lohnausweis o certificato di salario è un documento ufficiale rilasciato dal datore di lavoro svizzero ai propri dipendenti che attesta l’ammontare dei redditi conseguiti l’anno precedente da attività dipendente o da rendite. Questo documento per il lavoratore fiscalmente residente in Italia è importante per l’individuazione (assieme alle buste paga ed alla dichiarazione dei redditi svizzera) dei dati utili per la compilazione della dichiarazione dei redditi italiana. In condizioni ordinarie, infatti, come sappiamo il reddito da lavoro dipendente deve essere dichiarato nello Stato di residenza fiscale del lavoratore (in questo caso Italia) ma anche nello Stato estero dove il reddito è stato prodotto (in questo caso Svizzera). In questa fattispecie si viene a creare una situazione di doppia imposizione giuridica del reddito che, viene attenuata attraverso l’applicazione, nello Stato di residenza fiscale, di un credito per imposte estere.
Per effettuare correttamente questi adempimenti è necessario conoscere la compilazione del Lohnausweis per individuare i dati utili per la dichiarazione dei redditi italiana. Pertanto, di seguito andiamo ad analizzare le modalità di compilazione di questo documento.
Lohnausweis – parte letterale
La prima parte del modello è quella letterale. Il modello è composto da diverse lettere che corrispondono a diverse tipologie reddituali che possono essere certificate attraverso questo modello. In particolare, possiamo trovare le seguenti lettere:
- Casella A – redditi da lavoro dipendente. Oltre al caso più frequente dell’attestazione di un salario per un’attività lucrativa dipendente principale o accessoria, entra in considerazione anche la retribuzione di un membro di un consiglio d’amministrazione;
- Casella B – rendite della previdenza professionale (secondo e terzo pilastro). Il modello non viene utilizzato per le rendite delle pensioni del primo pilastro di previdenza (AVS). Per le attestazioni delle prestazioni in capitale gli assicuratori devono utilizzare unicamente il modulo 563;
- Casella C – deve essere indicato il numero di previdenza AVS. Nella colonna di sinistra deve essere indicato il vecchio numero AVS, mentre nello spazio di destra deve essere indicato il nuovo numero AVS a 13 cifre.
- Caselle D – indicano l’anno civile di riferimento del reddito, . Il certificato di salario deve essere rilasciato annualmente. In caso di partenza o di decesso esso è da rilasciare immediatamente. Il certificato di salario deve comprendere tutte le prestazioni rilevanti ai fini fiscali versate al dipendente durante l’anno civile corrispondente;
- Cassella E – periodo retribuito. Devono essere indicate le date esatte di inizio e di fine dell’attività del dipendente. Se il reddito si è svolto solo per una parte dell’anno, deve essere indicato il periodo di giorni esatto di svolgimento dell’attività (es. 01.02.2022 al 31.10.2022). Il periodo per il quale è stato versato il salario deve essere indicato anche per i dipendenti che rimangono tutto l’anno alle dipendenze della medesima ditta. Per i dipendenti che, durante l’anno civile, hanno svolto più lavori di breve durata (impiegati temporanei), è sufficiente indicare l’inizio del primo impiego e la fine dell’ultimo lavoro svolto;
- Casella F – indica se al lavoratore è stata messa a disposizione un’auto di servizio, un pulmino in comune o un abbonamento ai mezzi pubblici di trasporto;
- Casella G – indica se al lavoratore vengono messi a disposizione buoni pasto, un servizio di mensa o se egli riceve una indennità per pasti principali consumati fuori casa;
- Casella H – dedicata all’indicazione delle generalità del lavoratore ed il suo indirizzo di residenza.
Lohnausweis – parte numerica
Per quanto riguarda la seconda parte del modello, quella numerica, occorre effettuare delle puntualizzazioni importanti. Andiamo in dettaglio nella tabella seguente.
Casella | Descrizione |
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Caselle da 1 a 7 | Trovano indicazione le varie tipologie di salario previste dalla normativa. La casella 7 è definita “altre prestazioni” in quanto comprende tutte le voci residuali non definite dalle caselle precedenti. Fanno parte del salario e che pertanto si va a comporre la massa imponibile anche: gli assegni familiari, le indennità giornaliere di assicurazioni pagate tramite il datore di lavoro, ad esempio le indennità per perdita di guadagno della cassa malati, dell’assicurazione infortuni o invalidità come pure l’indennità giornaliera per maternità, le provvigioni ed i premi, anche una tantum, le indennità per pasti e/o trasporti. Fanno parte del salario anche le prestazioni che il datore di lavoro versa a terzi per conto del suo dipendente, ad esempio pagamento della pigione, presa a carico di rate del leasing, di assicurazioni malattia, di rette scolastiche per i figli del dipendente, etc. |
Casella 8 | Salario lordo totale – è la somma delle casella precedenti. |
Caselle 9 | Sono da indicare i contributi all’AVS/AI/IPG/AD/AINP a carico del dipendente dedotti dal salario conformemente alle disposizioni vigenti. Non possono essere dedotti i contributi pagati dal datore di lavoro (contributi del datore di lavoro). I contributi a carico del dipendente nel contesto dell’assicurazione indennità giornaliera di malattia non sono deducibili; non possono essere dedotti dal salario lordo. Tali contributi possono però essere indicati alla casella 15. Si tratta di casella molto importante in quanto devono essere presa in considerazione per l’individuazione del reddito imponibile da dichiarare in Italia. |
Casella 10 | Previdenza professionale (2° pilastro). Sono da indicare i contributi inclusi nel salario lordo che, per legge, statuto o regolamento, sono versati a istituti di previdenza professionale collettiva esenti da imposta (2° pilastro) dopo essere stati dedotti dal salario del dipendente. I contributi devono essere dichiarati indipendentemente che si tratti di previdenza obbligatoria o facoltativa nell’ambito del salario coordinato (pilastro 2a) o di previdenza professionale complementare (pilastro 2b). Se il datore di lavoro assume parzialmente o totalmente a proprio carico il contributo LPP che secondo legge, statuto o regolamento risulta a carico del dipendente, questo importo è parimenti deducibile, ma deve dapprima essere dichiarato alla cifra 7 del certificato di salario. |
Casella 11 | È il risultato della casella 8 meno la somma delle caselle 9 e 10 e viene pertanto definita “Salario netto”, trattasi pertanto di quanto verrà indicato nel modulo d’imposta. |
Casella 12 | È da indicare l’importo totale (lordo) delle imposte alla fonte trattenute, nel rispettivo anno civile, sul salario lordo di un dipendente straniero senza permesso di domicilio (ad es. dimoranti annuali o temporanei, frontalieri ecc.) oppure di un membro straniero di un consiglio d’amministrazione. Se le imposte alla fonte sono pagate dal datore di lavoro occorre aggiungere alla casella 7 del certificato di salario (altre prestazioni) l’indicazione seguente: “Imposte alla fonte pagate dal datore di lavoro” e il relativo importo. A questo scopo deve essere precisato che i soggetti titolari di permesso “C” e “B” devono presentare la dichiarazione dei redditi in Svizzera per l’applicazione delle imposte che, in questi casi, non sono trattenute dal datore di lavoro. Per queste categorie di lavoratori, quindi, la casella 12 rimane in bianco. |
Caselle da 13 a 15 | Si riferiscono alle spese (vitto, alloggio… ) e alla presenza o meno di un Regolamento delle spese adottato dal datore di lavoro e approvato dal Cantone. |
Il documento termina con la data d’emissione e la ragione sociale del datore di lavoro.
Estrapolazione dei dati utili per la dichiarazione dei redditi italiana
Ai fini della compilazione della dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi PF), senza considerare l’eventuale calcolo della retribuzione convenzionale, il contribuente residente in Italia che ha lavorato in Svizzera deve dichiarare nel quadro RC (o quadro C del modello 730) il reddito da lavoro lordo al netto dei contributi previdenziali, per cui dovrà indicare:
Casella 8 (salario lordo) – Casella 9 (contributi previdenziali) – Casella 10 (previdenza professionale) = reddito imponibile |
Per approfondire: “Contributi previdenziali esteri da lavoro dipendente“.
Il contribuente potrà fruire della detrazione per i redditi da lavoro dipendente sulla base dei giorni lavorati all’estero.
Per quanto riguarda il credito per imposte assolte all’estero è necessario prendere a riferimento il valore delle imposte estere definitive che deriva dalla presentazione della dichiarazione dei redditi svizzera.
Consulenza fiscale online
In questo articolo abbiamo visto come avviene la compilazione del certificato di salario svizzero per i lavoratori dipendenti che devono dichiarare i propri redditi in Italia. Le informazioni utili per la dichiarazione derivano sia da questo documento ma, anche dalla dichiarazione dei redditi svizzeri, per individuare il valore delle imposte assolte all’estero a titolo definitivo. Se hai dubbi o domande sulle modalità di compilazione della dichiarazione dei redditi italiana, contattaci per una consulenza personalizzata.