Bonus scuola di 100 euro per il personale docente, educativo, ed ATA. In particolare il bonus spetta a coloro che hanno prestato servizio in presenza nel periodo di massima emergenza epidemiologica Covid-19, ovvero marzo 2020. Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.
Il Bonus scuola di 100 euro è stato previsto dall’art. 63 del D.L. n. 18/2020, ovvero il c.d. Decreto Cura Italia, in particolare il bonus spetta al personale docente, educativo ed ATA che ha presentato servizio durante il periodo di massima emergenza epidemiologica Covid-19, ovvero marzo 2020.
Il premio non spetta per i giorni in cui il lavoratore non ha svolto la propria attività lavorativa presso la sede di lavoro, ovvero, perché l’attività lavorativa è stata esercitata in telelavoro o in smart working oppure in caso di assenza dalla sede di lavoro per ulteriori motivi, come ferie, congedi, permessi ecc..
Chi può beneficiare del Bonus scuola 100 euro?
Il Decreto Cura Italia ha previsto un bonus dall’ammontare di 100 euro per i titolari di redditi di lavoro dipendente che nel mese di marzo 2020 abbiano prestato la propria attività lavorativa in presenza.
In particolare, il Bonus spetta:
- Personale docente;
- Dsga;
- Dirigenti scolastici;
- Personale ATA.
Tuttavia, potranno beneficiare del bonus soltanto coloro che possiedono un reddito complessivo non superiore a 40.000 euro.
Il bonus sarà calcolato in relazione al numero di giorni per i quali è stata svolta l’attività lavorativa presso la sede di lavoro nel mese di marzo 2002.
Non è necessario presentare nessuna domanda per beneficiare del premio, esso verrà erogato in via automatica.
Il sostituto d’imposta erogherà il premio a partire dalla retribuzione corrisposta nel mese di aprile e comunque entro il termine di effettuazione delle operazioni di conguaglio di fine anno.
L’art.63 co.2 del Decreto Cura Italia, prevede che:
Come funziona il Bonus scuola?
Ai fini della determinazione dell’importo del Bonus, il MIUR ha previsto di calcolare il rapporto tra i giorni di presenza in sede effettivamente lavorati nel mese di marzo 2020 e quelli lavorabili, ovvero:
- 22 se la settimana lavorativa è articolata su 5 giorni (lun-ven);
- 26 se la settimana lavorativa è articolata su 6 giorni (lun-sab)
Chi ha svolto la propria attività lavorativa per 22 giorni se la settimana lavorativa è articolata su 5 giorni e 26 giorni se la settimane lavorativa è articolata su 6 giorni, spetta l’importo di 100 euro.
Altrimenti l’importo viene rimodulato sulla base dei giorni in cui è stata prestata la propria attività.
Part-time
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, il bonus di 100 euro spetta al lavoratore qualora abbia svolto la propria prestazione lavorativa in presenza in tutti i giorni previsti dal contratto, anche se part time.
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