L’art. 17 del D.L. n. 60/24 (c.d. “DL Coesione“, in G.U. n. 105 del 7 maggio 2024) prevede due nuove agevolazioni. Si tratta di due bonus volti ad aiutare chi vuole diventare lavoratore autonomo. In particolare, si tratta di due diverse tipologie di sostegno economico, una per le regioni del Sud Italia, l’altra per le regioni del Centro-Nord.
Aspetto comune delle agevolazioni riguarda il fatto che sono destinate a giovani under 35 e prevedono un’importante dotazione di contributi a fondo perduto, per l’arco temporale 2024 e 2025.
Promozione dell’autoimpiego nel lavoro autonomo, nelle libere professioni e nell’attività d’impresa
Le due forme di incentivo previste sostengono il lavoro autonomo, le libere professioni e nell’attività d’impresa. Sono le seguenti:
- “Autoimpiego Centro-Nord Italia”: bonus legato all’avvio di attività di lavoro autonomo, imprenditoriali e libero professionali, in forma individuale o collettiva, comprese quelle che prevedono l’iscrizione a Ordini o Collegi;
- “Resto al Sud 2.0”: bonus legato all’avvio di attività di lavoro autonomo e libero professionali localizzate in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Chi sono i beneficiari di queste agevolazioni?
I beneficiari di queste misure sono giovani under 35, che devono essere inoccupati, disoccupati e inclusi nel programma governativo denominato GOL (“Garanzia Occupabilità Lavoratori“). Le due misure consentono l’avvio di un’attività di lavoro autonomo, ma anche professionale, quest’ultima però solo se la professione prevede l’iscrizione nei relativi albi o ordini professionali. Inoltre, le attività possono essere avviate tanto individualmente quanto collettivamente. Le misure rientrano nel programma previsto dal Piano Nazionale giovani e donne 2021-2027.
Con maggiore dettaglio, i beneficiari non devono essere lavorativamente attivi oppure devono essere in condizioni di marginalità, vulnerabilità, discriminazione (come, per esempio, ex detenuti, immigrati da poco, in carico a servizi sociali).
Tabella: beneficiari
– Soggetti che vivono in condizioni di marginalità vulnerabilità sociale e di discriminazione, così come definite dal Piano nazionale Giovani, donne e lavoro 2021 – 2027; |
– Sono inoccupati, inattivi e disoccupati da almeno 12 mesi; |
– Risultano essere disoccupati beneficiari di sostegni economici come NASPI, DIS COLL o Supporto formazione e lavoro) o destinatari delle misure del programma GOL. |
Quali attività vengono finanziate?
Entrambe queste agevolazioni prevedono diverse tipologie di erogazione:
- Servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione preliminare per l’avvio delle attività di impresa su base territoriale e di concerto con le Regioni;
- Tutoraggio per supportare i destinatari nelle fasi di realizzazione della nuova iniziativa imprenditoriale;
- Interventi di sostegno all’investimento, consistenti nella concessione di incentivi per l’avvio delle attività.
Le Regioni possono cofinanziare l’intero ventaglio delle attività. A quanto sembra, un soggetto ha la possibilità di fruire di tutte le prestazioni o anche solo di alcune. Tuttavia, la relazione tecnica indica in 15mila il numero massimo di destinatari di ognuna, quindi la platea potenziale può oscillare da 15mila a 45mila persone.
Quali gli incentivi per l’avvio di una nuova attività?
Particolarmente interessanti sono gli incentivi a fondo perduto per l’avvio di una nuova attività. In particolare, per il programma “Autoimpiego Centro-Nord Italia” gli importi previsti sono:
- Fino a 30mila euro per acquisto di beni strumenti e servizi. Importo fino a 40mila euro per servizi e strumenti innovativi, tecnologi e digitali o beni per sostenibilità ambientale o risparmio energetico;
- Fino a 120mila euro e fino al 65% dell’investimento per l’avvio dell’attività; Oltre 120 mila e fino a 200mile euro e fino al 60% dell’investimento per l’avvio dell’attività.
Per quanto riguarda, invece, il programma “Resto al Sud 2.0” è previsto:
- Fino a 40mila euro per acquisto di beni strumenti e servizi. Importo fino a 50mila euro per servizi e strumenti innovativi, tecnologi e digitali o beni per sostenibilità ambientale o risparmio energetico;
- Fino a 120mila euro e fino al 75% dell’investimento per l’avvio dell’attività; Oltre 120 mila e fino a 200mile euro e fino al 70% dell’investimento per l’avvio dell’attività.
Gli incentivi sono fruibili, in conformità con le disposizioni del Regolamento (UE) 2023/2831 sugli aiuti de minimis.
Chi è l’ente che gestisce questi bonus?
Secondo la relazione accompagnatoria al decreto tutto il coordinamento dell’attività formativa è affidato all’Ente nazionale microcredito. Invitalia Spa, invece, svolge le attività di tutoraggio, selezione delle domande, relativa istruttoria, concessione ed erogazione degli incentivi. I servizi di informazione, orientamento, consulenza e supporto ai destinatari delle misure saranno erogati dai centri per l’impiego, attraverso gli sportelli di informazione e assistenza all’autoimpiego.
Quali compatibilità dei bonus?
Per i disoccupati iscritti al programma Garanzia Occupabilità Lavoratori beneficiari di Naspi, il bonus è compatibile con l’indennità di disoccupazione solo in caso di richiesta di erogazione del trattamento di disoccupazione in unica soluzione come capitale d’avvio da conferire nelle iniziative finanziate.
Cosa manca per l’avvio delle procedure di erogazione dei bonus?
Per l’avvio degli aiuti è necessaria la pubblicazione di un decreto del ministero del Lavoro, di concerto con quello dell’Economia e quello per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr. Con maggiore dettaglio, il provvedimento, che individuerà termini, criteri e modalità di finanziamento dei due aiuti, deve essere emanato entro 30 giorni dall’entrata in vigore del D.L. n. 60/24.
Vi terremo aggiornati su questo articolo delle novità che ci saranno nelle prossime settimane.