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Bonus idrico integrativo 2024, scadenza e domanda

NewsBonus idrico integrativo 2024, scadenza e domanda

Per sostenere gli utenti appartenenti alle fasce reddituali più deboli è previsto il bonus idrico integrativo, che va a sommarsi al bonus idrico nazionale. I requisiti sono stabiliti da ciascun ente erogatore e sono legati in generale al valore Isee di appartenenza. Anche gli importi possono variare da comune a comune.

Il bonus idrico integrativo si va ad affiancare al bonus idrico nazionale, e mira a sostenere le utenze più deboli. Il bonus integrativo idrico è una misura di sostegno aggiuntivo che viene prevista e gestita dagli enti locali.

La scadenza per poterne fare richiesta è il 30 maggio, ma occorre fare riferimento all’ente di erogazione per poter conoscere la data certa.

Nel 2023 si è assistito ad un aumento delle adesioni da parte degli utenti rispetto al 2022, probabilmente grazie alla messa a disposizione di un quantitativo superiore di risorse da parte delle amministrazioni comunali.

Vediamo di seguito tutti i dettagli.

Differenze col bonus idrico nazionale

Il bonus idrico integrativo 2024 è una misura di sostegno pensata per le famiglie in maggiore difficoltà economica, che va ad aggiungersi al bonus sociale nazionale riferito sempre alla fornitura di acqua potabile.

Ma in cosa differiscono le due misure? Innanzitutto va detto che il bonus nazionale è riconosciuto direttamente dall’Arera, cioè l’Autorithy per energia, reti e ambiente, con i fondi che vengono distribuiti in automatico in presenza di riscontrati valori Isee inferiori a 9.530 euro o a 20mila euro per le famiglie con almeno 4 figli a carico. In questi casi, dunque, non è previsto che i cittadini effettuino alcuna domanda se hanno presentato, durante l’anno in corso, una Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) aggiornata ai fini dell’indicatore Isee.

Il bonus integrativo idrico, invece, è una misura di sostegno aggiuntivo che viene prevista e gestita dagli enti locali grazie a un fondo di solidarietà che ripartisce le risorse disponibili tra i vari territori di competenza. Più precisamente il regolamento di attuazione della normativa è sostanzialmente demandato alle varie autorità idriche regionali e locali, mentre gli avvisi che riportano le modalità per presentare la richiesta risultano essere di competenza diretta delle amministrazioni comunali. Nel caso del bonus idrico integrativo i cittadini devono presentare una specifica domanda, la cui scadenza per il 2024 è fissata al 30 maggio.

Requisiti bonus idrico integrativo

Il bonus idrico integrativo 2024 viene riconosciuto ai cittadini in possesso di determinati requisiti, generali e locali. Per quanto riguarda i primi, l’Autorità ha stabilito che la misura possa essere concessa:

  • A chi ha un’utenza idrica diretta, ovvero ai casi in cui l’intestatario del contratto di fornitura idrica abbia la residenza anagrafica che coincide con l’indirizzo di fornitura. Questo vuol dire che almeno un componente del nucleo familiare richiedente deve essere intestatario del contratto di fornitura idrica domestica;
  • A chi ha un’utenza indiretta, come chi vive in un condominio ed ha un’utenza condominiale e aggregata, e ha la residenza anagrafica che coincide con l’indirizzo della fornitura condominiale.

A prescindere dall’appartenenza a uno dei casi indicati è necessario anche che i richiedenti rispettino il requisito fondamentale del disagio economico e sociale. A fissare questi paramenti sono i singoli Comuni che, inoltre, decidono anche l’ammontare del bonus idrico integrativo. Il tetto Isee per ottenere la misura, dunque, può cambiare da territorio a territorio, andando in alcuni casi anche al di sopra della soglia nazionale, il che amplia la platea di coloro che possono usufruire del bonus.

Scadenza e come farne richiesta

Per poter ottenere il bonus idrico integrativo 2024 è necessario fare specifica richiesta entro e non oltre il 30 maggio. Le domande presentate al di fuori di questa tempistica verranno considerate nulle per decorrenza dei termini. La domanda deve essere presentata online o presso gli sportelli dedicati, generalmente indicati sul portale dell’ente territoriale che gestisce il bonus idrico integrativo 2024. Alla domanda devono essere allegati una serie di documenti, quali:

  • Un documento d’identità, in corso di validità, del cittadino richiedente;
  • Una bolletta dell’utenza domestica residente per la quale si chiede il bonus;
  • Una copia dell’attestazione Isee ordinario e in corso di validità alla data di presentazione della domanda.

Per la presentazione online è necessario accedere al sito locale di riferimento dove, dopo la registrazione, si potrà compilare la domanda del bonus. Chi è in possesso dello Spid può accedere con maggiore velocità ai portali, potendo così procedere subito alla redazione della richiesta attraverso il modulo dedicato.

Nei casi in cui, invece, si decida di presentare la domanda del bonus idrico integrativo 2024 a mano o attraverso Pec, è necessario scaricare dal portale locale di riferimento l’apposito modulo e compilarlo, a mano o sul computer. Questo documento redatto potrà essere consegnato a mano presso l’ufficio protocollo del Comune di riferimento, oppure inviato allo stesso tramite posta raccomandata o via Pec. Anche in questi casi, come in quello della compilazione digitale, è necessario allegare alla propria richiesta un documento d’identità valido, una bolletta relativa all’utenza per la quale si chiede la misura e la copia dell’attestazione Isee ordinario in corso di validità alla data di presentazione della domanda.

A quanto ammonta il bonus idrico integrativo

Anche per quanto riguarda l’importo del bonus idrico integrativo 2024 non esiste un parametro unico di riferimento, essendo la misura gestita dagli enti locali. A titolo esemplificativo in Sardegna sono previsti i seguenti importi:

  • 25 euro per ogni componente del nucleo familiare nei casi in cui l’indicatore Isee ordinario sia inferiore a 9mila euro;
  • 20 euro per ogni componente del nucleo familiare nei casi in cui l’indicatore Isee ordinario sia compreso tra i 9mila euro e la soglia di 20 mila euro.

Per fare un altro esempio per il Comune di Roma l’importo del bonus viene calcolato come la spesa corrispondente ai corrispettivi fissi e variabili di acquedotto, fognatura e depurazione per un consumo fino a:

  • 40 mc annui per ciascun componente del nucleo familiare, per le utenze dirette ed indirette con Isee non superiore a € 9.530 aventi diritto a norma del presente regolamento;
  • 20 mc annui per ciascun componente del nucleo familiare, per le altre utenze aventi diritto a norma del presente regolamento.

La quantificazione del bonus idrico integrativo viene effettuata dal Gestore, sulla base dei dati trasmessi all’atto della presentazione della domanda e tenendo conto delle tariffe in vigore nell’anno di riferimento.

Conclusioni

Il bonus idrico integrativo si inserisce tra le misure pensate a sostegno delle famiglie che versano in condizione di difficoltà economica. Di gestione ed erogazione comunale questo bonus viene sommato al bonus idrico nazionale.

I requisiti sono stabiliti da ciascun ente erogatore e sono legati in generale al valore Isee di appartenenza. Anche gli importi possono variare da comune a comune. Non esistono infatti parametri stabiliti a livello nazionale.

Occorre prestare infine alla scadenza del 30 maggio, data entro cui gli interessati potranno presentare domanda. A differenza infatti del bonus idrico nazionale la misura non viene corrisposta automaticamente.

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    Sabrina Maestri
    Sabrina Maestri
    Classe 1986, vogherese, aspirante consulente del lavoro. Appassionata di giornalismo, scrivo da anni per portali di informazione e testate giornalistiche online occupandomi di temi legati al mondo del lavoro, al fisco e bonus fiscali.
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