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Bonifico parlante: di cosa si tratta, a cosa serve e come si compila

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Il bonifico parlante è a tutti gli effetti un bonifico documentato, che prova l’avvenuto pagamento di una certa spesa. A differenza del bonifico tradizionale, contiene alcune informazioni più precise sulla transazione avvenuta, come la partita Iva e il codice fiscale dei soggetti coinvolti. Il bonifico parlante si utilizza tutte quelle volte in cui il soggetto necessita di dimostrare una specifica spesa sostenuta per particolari lavori, in particolare è utile per chiedere l’accesso a determinate detrazioni fiscali, che seguono alcune spese secondo determinati bonus messi a disposizione dallo stato.

Va ricordato che per poter accedere ad alcune precise agevolazioni fiscali, è necessario tenere traccia delle transazioni effettuate, nel particolare è necessaria la prova che dimostra l’avvenuto pagamento. Un bonifico parlante è sicuramente più dettagliato e utile a questo scopo rispetto ad un bonifico ordinario. Il bonifico parlante è diventato uno dei metodi di pagamento più richiesti, questo documento è indispensabile per coloro che vogliono richiedere alcune detrazioni fiscali sui propri immobili, come il bonus mobili ed il bonus ristrutturazioni, il Sismabonus e il superbonus 110%.

Il documento può essere compilato online sul sito della propria banca o presso la filiale della propria banca, in alternativa è possibile anche recarsi presso lo sportello dell’ufficio postale.

Il bonifico parlante contiene sicuramente più informazioni rispetto al bonifico ordinario. Il bonifico ordinario contienenome, cognome e indirizzo della persona a cui è indirizzato, il codice iban di chi deve ricevere la somma di denaro e la causale.

Viceversa, la compilazione del modulo per effettuare un bonifico parlante necessaria per dimostrare il diritto a beneficiare delle agevolazioni fiscale, esso infatti deve contenere:

  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione o di tutti i beneficiari;
  • il codice fiscale o la Partita IVA di chi ha eseguito gli interventi;
  • nella causale del versamento deve essere riportato il riferimento alla norma che regola le agevolazioni di cui si intende beneficiare.

Per poter compilare il bonifico parlante e accedere ad alcune importanti agevolazioni fiscali, è necessario avere con sé tutte le informazioni relative alla spesa effettuata, e tutti i documenti che la attestano. Va ricordato inoltre che per moltissimi dei bonus presenti in ambito edile è indispensabile procedere al pagamento tracciabile, sono esclusi i pagamenti in contanti perché non direttamente dimostrabili.

Vediamo qui cos’è e come funziona il bonifico parlante, quando è preferibile scegliere per questa tipologia di documento piuttosto che procedere con un bonifico tradizionale, e quali agevolazioni si possono ricevere su specifici bonus.


Cos’è il bonifico parlante?

Il bonifico parlante di fatto è un documento che presenta traccia della transazione relativa al pagamento di una spesa, e ne specifica tutte le informazioni. Per la maggior parte delle detrazioni fiscali in ambito energetico, il bonifico parlante è l’unica modalità di pagamento accettata. Il documento può essere compilato online sul sito della propria banca o presso la filiale della propria banca, in alternativa è possibile anche recarsi presso lo sportello dell’ufficio postale.

Il bonifico parlante è diventato uno dei metodi di pagamento più richiesti, questo documento è indispensabile per coloro che vogliono richiedere alcune detrazioni fiscali sui propri immobili, come il bonus mobili ed il bonus ristrutturazioni, il Sismabonus e il superbonus 110%.Per essere certi che il bonifico avvenga nel più corretto dei modi, e presenti tutte le informazioni specifiche necessarie ad accedere alle agevolazioni, è consigliato di rivolgersi direttamente alla propria banca di riferimento.

Il bonifico parlante infatti deve riportare tutte le informazioni come:

  • Informazioni relative alla persona verso cui è destinato;
  • Codice IBAN della persona a cui si sta versando il denaro;
  • Causale contenente la descrizione della motivazione del bonifico;
  • Codice fiscale del soggetto che vuole beneficiare delle agevolazioni fiscali;
  • Codice fiscale o partita Iva dei soggetti che hanno lavorato per chi riceve le agevolazioni.

Il bonifico parlante contiene molte più informazioni rispetto ad un bonifico tradizionale, e può essere utile a diversi scopi, come ad esempio per accedere ad alcune agevolazioni fiscali. Eventuali errori nel procedimento potrebbero bloccare la possibilità di accesso ai bonus e l’esclusione dalle detrazioni fiscali. E’ sufficiente anche un errore nella compilazione del bonifico parlante.

A cosa serve il bonifico parlante: l’accesso alle agevolazioni

Il bonifico parlante favorisce l’accesso alle agevolazioni fiscali previste per determinati lavori. Nel caso per esempio in cui un soggetto scelga di pagare un’azienda edile per alcuni lavori specifici sugli immobili, per poter accedere alle agevolazioni è consigliato utilizzare il bonifico parlante, che dimostra nel dettaglio chi ha svolto i lavori, chi li ha pagati e quali sono stati i lavori.

Un bonifico parlante garantisce l’accesso rapido alle agevolazioni fiscali, perché tutto è disposto in modo chiaro e le informazioni sono complete. Ricordiamo che lo stato ha proposto ai cittadini diverse tipologie di lavori con agevolazione fiscale, soprattutto in campo edile.

Si tratta di agevolazioni in termini di tasse, a cui si può accedere tramite particolari tipi di lavori. Un esempio sono i lavori collegati al superbonus 110%, che prevedono l’applicazione di bonus nel caso in cui il proprietario di uno o più immobili decida di eseguire alcuni lavori di ristrutturazione che rientrano in determinate categorie. In linea generale in questo caso si tratta di lavori che hanno l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione.

Ma anche altri lavori, sono soggetti ad agevolazione fiscale, e si consiglia il bonifico parlante per poterli eseguire tramite bonus fiscali. Si tratta ad esempio del sisma bonus, per il miglioramento della condizione sismica degli immobili, oppure dell’ecobonus, oppure del bonus facciate, oppure ancora del bonus mobili.

Pagamento tracciabile e bonifico parlante

In linea di massima, a parte qualche eccezione alla regola, per poter ricevere le agevolazioni fiscali correttamente è necessario tenere con sé tutta la documentazione che attesta le spese effettuate, i lavori applicati e i soggetti interessati. Per alcune tipologie di lavori è buona norma inviare anche la richiesta all’ENEA.

Per tutti i bonus si prediligono i pagamenti tramite sistemi tracciabili, che garantiscono una maggiore trasparenza nelle operazioni. Il pagamento in contanti viene di fatto escluso per poter ricevere le esenzioni fiscali stabilite dai diversi bonus.

Inoltre il bonifico parlante è un valido strumento per attestare in via inconfutabile l’avvenuto pagamento, le modalità e le causali per cui il soggetto ha sostenuto una determinata spesa. Il bonifico parlante, presentando anche le informazioni come la partita Iva e il codice fiscale dei soggetti coinvolti, è molto più affidabile rispetto al bonifico tradizionale.

Per poter compilare correttamente il documento, il soggetto può chiedere direttamente alla propria banca o all’ufficio postale, portando con sé tutta la documentazione importante relativa ai lavori e ai soggetti coinvolti. In questo modo l’Agenzia delle Entrate può avere accesso più rapido alle informazioni, e procedere con l’erogazione delle agevolazioni fiscali quando sono previste.

Come compilare correttamente la causale del bonifico parlante

Il documento può essere compilato online sul sito della propria banca o presso la filiale della propria banca, in alternativa è possibile anche recarsi presso lo sportello dell’ufficio postale, richiedendo il modello specifico per il bonifico parlante.

Oltre alle informazioni relative ai soggetti coinvolti, come la partita Iva o il codice fiscale, è molto importante compilare correttamente la causale relativa alla spesa sostenuta, per poter accedere alle giuste agevolazioni.

Viene consigliato di indicare nella causale la motivazione per cui si è svolto il lavoro, il bonus per cui si sta richiedendo l’accesso all’agevolazione, e eventualmente il numero di fattura che ci si accinge a saldare. Queste informazioni sono un collegamento diretto con i dati relativi al lavoro, e in questo modo la comunicazione è trasparente.

La causale deve sempre essere presente, in caso di causale mancante o non specificata, potrebbero sorgere dubbi sulla sussistenza stessa del pagamento, che andrebbero a compromettere l’accesso al bonus a cui si ha diritto. La causale può contenere la normativa di riferimento, ad esempio in caso di ristrutturazione edilizia o efficientamento energetico la normativa di riferimento è l’articolo 16-bis del DPR del 22 Dicembre 1986. Occorre, confrontarsi con chi ha effettuato i lavori al fine di evitare errori che potrebbero compromettere l’accesso ai bonus.

Infine, è buona norma chiedere il codice fiscale e conoscere la partita Iva dei soggetti coinvolti nei lavori, in modo da poterli specificare non solo nel bonifico parlante, ma anche durante la presentazione dei documenti per eventuali controlli.

Infine, rivolgersi all’ENEA per alcuni tipi di bonus risulta indispensabile, per ricevere per esempio il permesso di avviare specifiche pratiche, o per dichiarare modifiche sostanziali agli immobili di riferimento.


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