Nell’ultimo periodo la BCE ha condotto un aumento generale dei tassi di interesse sui mutui delle banche fino all’1,25% in più, a causa dell’inflazione e dell’incertezza economica. Alcuni cittadini che hanno aperto un mutuo o stanno per aprirlo potrebbero trovarsi di fronte ad aumenti delle rate mensili di circa 50 euro, soprattutto con il tasso variabile.
Per chi deve ancora aprire un mutuo, la soluzione migliore è quella di scegliere con attenzione la tipologia di tasso di interesse da applicare, mentre per chi lo ha già aperto ci sono alcune possibilità di variazione da richiedere direttamente alla banca.
Aumento dei tassi di interesse dei mutui: cosa sta accadendo
Recentemente la Banca Centrale Europea ha optato per un rialzo dei tassi di interessi dei mutui ulteriore rispetto a quello già registrato precedentemente. Si tratta di un aumento che potrà andare a toccare da vicino molte famiglie italiane che hanno deciso negli ultimi anni di acquistare una casa chiedendo un mutuo alla propria banca.
La BCE recentemente ha innalzato i tassi di 1,25%, dopo che già gli scorsi mesi era stato aumentato allo 0,50% in più. Si tratta di una percentuale che può influenzare i mutui erogati anche in Italia, andando a pesare sul pagamento mensile delle rate per i cittadini che hanno stipulato un contratto di questo tipo.
Negli ultimi anni molti italiani, tra cui anche una grande fetta di giovani, hanno deciso di aprire un mutuo per l’acquisto della prima casa, anche con il sostegno delle nuove agevolazioni messe in campo dallo stato. Tuttavia adesso potrebbe arrivare per molti una nuova penalizzazione non indifferente.
Quali sono le cause?
Tra le cause dell’aumento dei tassi di interesse sui mutui vi è sicuramente l’inflazione, che ancora ad oggi sta provocando dei rialzi di prezzo di diversi prodotti, materie prime, e dell’energia elettrica e del gas. L’incertezza economica e la situazione di inflazione hanno portato come conseguenza anche l’adozione di una politica economica restrittiva da parte della BCE, con la conseguenza di un aumento sostanziale dei tassi sui mutui.
Con molta probabilità, e l’Europa lo ha già annunciato, si assisterà ad un nuovo rialzo similare anche successivamente, se l’inflazione proseguirà su questa strada. Indubbiamente per chi ha in programma di stipulare un mutuo, arriva un periodo non molto vantaggioso.
Bisogna considerare in questo momento chi sono i soggetti che maggiormente subiranno questa variazione dei tassi di interesse in crescita, perché effettivamente le conseguenze di queste nuove percentuali non toccheranno tutti.
Conseguenze della variazione
Le prime conseguenze della variazione le sentiranno coloro che devono ancora aprire un mutuo, e hanno intenzione di farlo in questo periodo. In questo caso si tratta di soggetti che possono decidere per un tasso fisso o uno variabile, tuttavia in entrambi i casi la scelta risulta sconveniente.
Questo perché nel caso di tasso fisso, le banche d’ora in avanti presteranno soldi per l’acquisto di immobili ad un prezzo più alto rispetto al periodo appena passato, per cui questi costi si riverseranno anche sui tassi fissi.
Per ciò che riguarda i tassi variabili, si comincia già con un tasso elevato, tuttavia nulla vieta che questo possa cambiare in futuro, e fare previsioni in questo senso al momento è piuttosto complesso.
Per ciò che riguarda invece coloro che hanno già aperto un mutuo con una banca, a trovarsi di fronte ad un peggioramento delle condizioni per il pagamento mensile sono coloro che hanno scelto il tasso variabile, ovvero che può cambiare nel tempo. In questi casi infatti ci si può trovare di fronte ad una spesa maggiorata anche di 50 euro in più per ogni rata. Si tratta di una cifra non indifferente.
Per dare qualche idea di come sono distribuiti i mutui in Italia, al momento almeno 9 persone su 10 hanno aperto un mutuo con tasso fisso, per cui l’aumento degli interessi non dovrebbe influenzare largamente la rata mensile. Non è così invece per quella persona su 10 che ha scelto un tasso variabile, che dovrà affrontare una spesa decisamente maggiore.
Nella pratica, i soggetti che non subiranno alcun cambiamento sono coloro che hanno già stipulato un mutuo e che stanno pagando le rate, con il tasso di interessi fisso nel tempo.
Le possibili soluzioni: tasso fisso o variabile
Abbiamo visto chi sono i soggetti che sentiranno maggiormente il problema dell’aumento dei tassi di interesse sui mutui, vediamo ora quali sono le possibili soluzioni da attuare di fronte a questi cambiamenti portati avanti dalla BCE.
Il primo consiglio utile, per chi ancora deve procedere con l’apertura di un mutuo, è quello di scegliere un tasso fisso che non cambi nel tempo, data l’imprevedibilità della situazione economica e dell’andamento dell’inflazione nei prossimi anni. I mutui a tasso fisso infatti mantengono sempre gli stessi tassi di interesse nel tempo, e non cambia il pagamento della rata mensile alla banca.
Per ciò che riguarda i tassi variabili invece sono soggetti ai cambiamenti del mercato e dell’economia, e in questo periodo storico sono a rischio di nuovi aumenti. Va considerato che anche se a livello di costi comunque ad oggi conviene ancora il tasso variabile, tuttavia il tasso fisso garantisce una maggiore sicurezza nel tempo.
Le possibili soluzioni: mutuo con il tetto
Non tutti conoscono una possibilità piuttosto interessante, alternativa al tasso fisso o a quello variabile. Si tratta del mutuo con un tetto, ovvero la scelta di un tasso variabile su cui è comunque impostato un limite all’aumento del tasso di interesse.
Questa possibilità offre comunque una protezione dagli aumenti esponenziali dei tassi di interesse che si rischiano con l’inflazione, tuttavia non prevedono l’applicazione di un tasso fisso, ma di un costo che rimane variabile.
In questo momento storico, per chi desidera aprire un mutuo, questa potrebbe essere una soluzione intermedia ideale per non rischiare di vedersi aumentare troppo i costi mensili. La banca può anche decidere in questo caso di applicare un tasso minimo, al di sotto del quale il tasso di interessi non può scendere.
Soluzioni per i mutui già aperti
Abbiamo visto alcune soluzioni per chi deve ancora aprire un mutuo con una banca. Per chi invece ne ha già uno attivo, le cose sono più complesse. In questo caso, se i tassi di interesse diventano così elevati, è possibile optare per due soluzioni:
- Cambiare il mutuo, ovvero trasferire il proprio debito ad un’altra banca, cambiandone la tipologia per scegliere una opzione più vantaggiosa. Tieni presente che è possibile passare in questo modo da un tasso variabile ad uno fisso, tuttavia potrebbe non essere così conveniente;
- Rinegoziare il mutuo: è possibile chiedere alla banca presso cui si è avviato il mutuo di rinegoziarne le caratteristiche, inclusa la tipologia di tasso di interesse scelta in precedenza. Tieni presente che la banca potrebbe scegliere di confermare la variazione o non farlo;
- Sospendere il mutuo: lo stato garantisce la possibilità di sospendere il mutuo per qualche mese, tuttavia è riservata solamente a coloro che si trovano in una effettiva difficoltà economica documentata, per esempio a causa della perdita del lavoro.
In ogni caso si consiglia di farsi affiancare da un esperto nella decisione da prendere, e di valutare nello specifico il caso del mutuo e le possibili soluzioni, confrontando anche le offerte delle diverse banche.
Conseguenze sul mercato immobiliare
L’aumento dei tassi di interesse dei mutui avrà sicuramente delle conseguenze che coinvolgono l’intero mercato immobiliare in Italia. In questo momento storico i prezzi degli immobili stanno rischiando di aumentare nuovamente, escludendo dalle compravendite i cittadini che non hanno liquidità immediata e le fasce di popolazione giovanile.
Attualmente si assiste già ad un aumento dei prezzi generale che coinvolge il settore immobiliare, soprattutto in alcune città italiane, come Milano, tuttavia si tratta di un trend difficile da prevedere per il futuro, con il conseguente aumento dei tassi di interesse. L’inflazione infatti ha toccato anche questo settore, disincentivando gli acquisti di case, e ribaltando il trend positivo di inizio anno.
Anche dal punto di vista degli investimenti, i soggetti che intendono investire nel mercato immobiliare potrebbero trovarsi a cambiare idea a causa della generale situazione di inflazione e di aumento dei prezzi, preferendo altri investimenti.