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Assegno di maternità Comuni 2025: aumenta l’importo

Fisco NazionaleAssegno di maternità Comuni 2025: aumenta l'importo
  • ISEE inferiore a 20.382,90 euro;
  • E’ concesso per 5 mesi alle madri che non hanno accesso ad altre indennità di maternità;
  • La domanda deve essere presentata al proprio Comune di residenza entro 6 mesi dalla nascita del figlio o figli.

E’ stato confermato anche per il 2025 il bonus mamme disoccupate, conosciuto anche come Assegno di maternità comunale, anche se erogato dall’INPS. L’assegno di maternità dei Comuni, è  un contributo mensile concesso  per 5 mesi alle madri che non hanno accesso ad altre indennità di maternità. Per poterne beneficiare occorre essere in possesso di:

  • Cittadinanza italiana oppure comunitaria con residenza in Italia o extracomunitaria con regolare permesso di soggiorno;
  • ISEE inferiore a 20.382,90 euro;
  • Occorre non essere titolari di altri sostegni per la maternità erogati dallo Stato anche nel caso in cui l’assegno in questione fosse minore del bonus. In questo caso si può beneficiarne in misura ridotta.

In caso di adozione o affidamento preadottivo, il minore non deve aver superato i 6 anni di età al momento dell’adozione o dell’affidamento (la maggiore età in caso di adozioni o affidamenti internazionali).

Se il bonus spetta in misura piena, l’importo dell’assegno sarà pari a 407,40 euro mensili, per un massimo massimo di 5 mensilità. E’ possibile ottenere una somma complessiva di massimo 2.037 euro. In caso di gemelli si moltiplicherà per ogni figlio.

La domanda deve essere presentata al proprio Comune di residenza entro 6 mesi dalla nascita del figlio o figli, può essere richiesto anche da chi riceve un affidamento o adozione. L’erogazione finale del bonus è sostenuta dal Comune.

Bonus mamme disoccupate 2025

Il bonus mamme disoccupate è conosciuto anche con il nome Assegno di Maternità. La misura consiste in un sostegno economico per le neo-madri in difficoltà economica. Il bonus è gestito dai Comuni, ma viene erogato dall’INPS in base alle richieste presentate alle amministrazioni comunali.

Il contributo si concretizza in un assegno mensile erogato alla mamma per cinque mesi. In totale ammonta a 2.037 euro che, suddivisi in cinque mensilità, daranno diritto ad un assegno mensile di 407,40 euro. L’INPS eroga il bonus mediante un unico accredito.

L’importo viene adeguato all’inflazione di anno in anno, come il reddito massimo entro il quale si ha diritto a riceverlo. La presidenza del Consiglio dei ministri il 4 febbraio 2025 ha comunicato i valori rivalutati per il 2025 all’indice ISTAT 2024 pari allo 0,8%. 

Requisiti

I requisiti necessari per ricevere e richiedere il contributo economico sono:

  • ISEE: che deve essere inferiore a 20.382,90 euro. Se la madre non supererà questo limite, potrà accedere al contributo anche nel caso in cui non sia disoccupata. In questo caso la mamma non dovrà risultare titolare di altri aiuti statali destinati alle donne con figli;
  • Il bonus spetta anche in caso di adozione o affido. In questo specifico caso, si può richiedere l’agevolazione solo se il bambino non ha un’età superiore ai 6 anni. Per le adozioni internazionali, invece, basta che il bambino sia minorenne.

Domanda assegno maternità comuni

La domanda deve essere presentata al proprio Comune di residenza. Sono i comuni a comunicare i dati all’INPS, che disporrà i pagamenti nei confronti delle neo-mamme che rispetteranno i requisiti. Per richiedere il bonus occorre presentare il proprio ISEE 2025 in corso di validità, i propri dati e quelli del bambino, oltre che l’IBAN per ricevere l’accredito.

Quali documenti servono?

Devono essere allegati alla domanda:

  • DSU: dichiarazione sostitutiva unica oppure l’attestazione della dichiarazione sostitutiva ancora valida contenente i redditi percepiti dal nucleo familiare di appartenenza nell’anno precedente;
  • autocertificazione in cui si dichiara:
    • requisiti richiesti dalla legge per la concessione dell’assegno (residenza, cittadinanza e così via);
    • di non avere diritto per il periodo di maternità all’indennità di maternità dell’Inps ovvero alla retribuzione;
    • diversamente, dev’essere indicato l’importo di tali trattamenti economici per il calcolo della eventuale differenza;
  • Di non avere presentato, per il medesimo figlio, domanda per l’assegno di maternità a carico dello Stato di cui all’art. 75 del D.Lgs. 151/2001.

Differenza con assegno di maternità dello Stato

L’assegno di maternità comunale spetta alle madri residenti in Italia con requisito ISEE, mentre l’assegno di maternità dello Stato spetta alle mamme con lavori atipici e discontinui, con almeno 3 mesi di contribuzione dai 18 ai 9 mesi prima della nascita o dell’ingresso del minore in famiglia.

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    Marco Corti
    Marco Cortihttps://fiscomania.com/
    Laureato in economia e commercio all'Universita di Pisa nel 2015 ha nel tempo approfondito temi a carattere fiscale per diversi quotidiani online. Attualmente consulente aziendale nel settore della finanza agevolata. Appassionato da sempre di economia e finanza ha iniziato la collaborazione con Fiscomania.com dal 2018.
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