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Decreto Coesione: quali sono gli incentivi fiscali previsti

Fisco NazionaleDecreto Coesione: quali sono gli incentivi fiscali previsti

Il Decreto Coesione prevede una serie di incentivi volti all’impiego e al reinserimento nel
mondo
del
lavoro
dei
soggetti più svantaggiati
in ragione
dell’età,
del
genere e dello stato occupazionale, nonché finalizzati a favorire iniziative imprenditoriali in un'ottica di riduzione dei divari territoriali. Si tratta del bonus giovani, donne e lavoratori ZES, oltre alle misure volte all'autoimpiego.

Il Decreto Coesione è volto a realizzare la riforma della politica di coesione inserita nell’ambito della revisione del PNRR, al fine di accelerare e rafforzare l’attuazione degli interventi finanziati dalla politica di coesione 2021-2027 e mirati a ridurre i divari territoriali. Al suo interno sono stati inseriti importanti incentivi fiscali rivolti alle categorie di lavoratori più deboli. Dalle donne, ai giovani fino ad arrivare alle aree ZES.

Va fatto notare che però il testo definitivo del decreto Coesione restringe notevolmente il perimetro dei soggetti destinatari delle misure Autoimpiego Centro-Nord e Resto al Sud 2.0, mentre sono agevolate iniziative di lavoro autonomo con partita IVA, attività imprenditoriali e dei professionisti sia in forma individuale e collettiva.

Vediamo di seguito nel dettaglio quali incentivi prevede il Decreto Coesione.

Incentivi assunzioni

Per quanto riguarda le ‘misure per il lavoro’ il decreto Coesione contempla incentivi fiscali ed esoneri contributivi laddove si assumano giovani, donne e  soggetti residenti  nella Zona economica speciale del Mezzogiorno (ZES).

Schematicamente i beneficiari sono quindi:

  • I  giovani sotto i 35 anni, che non abbiano avuto mai contratti  a tempo indeterminato, potranno  essere assunti  fino a dicembre 2025 con uno sgravio contributivo totale fino a 500 euro mensili per due anni, estendibile a 650 euro in specifiche regioni meridionali. Potrà essere utilizzato anche per assunzioni successive se il primo datore di lavoro non ne fruisce interamente per interruzione del rapporto. L’esonero non si applica ai rapporti di lavoro domestico e di apprendistato (mentre spetta in caso di precedente assunzione con apprendistato non proseguito in ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato (art . 22);
  • Per le lavoratrici svantaggiate (disoccupate da almeno 24 mesi o sei mesi per le residenti nel Mezzogiorno), il bonus è analogo, con esonero totale fino a 650 euro mensili per 24 mesi, applicabile alle assunzioni dal 1 luglio 2024 al 31 dicembre 2025. Non sono previsti limiti d’età e sono esclusi i rapporti di lavoro domestico e apprendistato (art 23);
  • Analogo esonero è previsto anche per tutte le assunzioni, senza limiti di età (esclusi dirigenti e lavoratori domestici) nella Zona Economica Speciale del Mezzogiorno, ( ovvero Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna) estendendosi fino a 30 mesi. Gli incentivi sono garantiti esclusivamente ai datori di lavoro privati che occupano fino a 10 dipendenti nel mese di assunzione del dipendente per il quale è richiesto l’esonero.

In quest’ultimo caso il dipendente deve:

  • Aver compiuto 35 anni di età;
  • Essere disoccupato da almeno 24 mesi;
  • Essere assunto presso una sede o un’unità produttiva ubicata nella ZES.

Va precisato che gli esoneri non sono cumulabili con altri esoneri ma sono compatibili senza alcuna riduzione con la maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni di cui all’articolo 4 del decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 216.

Come riporta il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sono stati messi a disposizione per la promozione dell’occupazione oltre 2,8 miliardi di euro a valere sul Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027 e sulle risorse della Misura 5 del Pnrr dedicate alle politiche attive collegate al Programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori), a cui si aggiungono le risorse per la riconversione delle competenze dei lavoratori nelle grandi imprese in crisi. 

Con successivo decreto del Ministro del lavoro e delle politiche  sociali, saranno definite le modalità attuative dell’esonero la cui gestione e monitoraggio di spesa è affidato come di consueto all’INPS. Inoltre è anche attesa l’autorizzazione della Commissione europea.

Incentivi per l’autoimpiego

Il decreto contiene anche incentivi per l’autoimpiego attraverso il finanziamento delle attività imprenditoriali e libero-professionali nel Nord e Centro Italia, e un programma specifico per il Sud e le aree sismiche del Centro.

Nello specifico all’art 16 si prevede un decreto del ministro del lavoro che definirà in dettaglio due specifiche azioni di sostegno ad attività imprenditoriali e libero -professionali, finanziate a valere sul Programma nazionale Giovani denominate, rispettivamente, ‘Autoimpiego centro-nord Italia‘ e ‘Investire al Sud – Resto al Sud 2.0‘.

In entrambi i casi saranno destinatari dell’intervento:

  • Giovani di età inferiore ai 35 anni;
  • Persone disoccupate da almeno 12 mesi;
  • Persone in condizioni di marginalità, vulnerabilità sociale e discriminazione, come definiti dal Piano nazionale giovani, donne e lavoro;
  • Persone inattive, come definite dal Piano nazionale giovani, donne e lavoro;
  • Donne inoccupate, inattive e disoccupate;
  • Disoccupati beneficiari di ammortizzatori sociali destinatari delle misure del  programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori GOL.

Saranno inoltre ammissibili a finanziamento le seguenti iniziative:

  1. Erogazione di servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione  preliminare per l’avvio delle attività  definita su base territoriale e di concerto con le Regioni interessate, in coerenza con il Programma Giovani, Donne e Lavoro e con il programma GOL;
  2. Tutoraggio, finalizzato all’incremento delle competenze e al supporto dei soggetti di  cui sopra  nello svolgimento delle attività;
  3. Interventi di sostegno consistenti nella concessione di incentivi in favore dei soggetti destinatari degli interventi.

Implementazione della piattaforma SIISL

Le varie citate misure prevedono l’iscrizione d’ufficio dei percettori della NASPI e della DI -SCOLL alla piattaforma del SIISL (Sistema Informativo per l’inclusione sociale e lavorativa).

Con apposito decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, saranno inoltre, definite le modalità e le condizioni attraverso cui ai datori di lavoro sarà consentito pubblicare sul SIISL le posizioni vacanti all’interno dei loro organici e le modalità di accesso al SIISL su base volontaria da parte degli utenti alla ricerca di occupazione, diversi dai soggetti obbligati all’iscrizione al SIISL ai sensi delle disposizioni vigenti. Sul SIISL saranno, altresì, inserite le posizioni vacanti pubblicate dai datori di lavoro su piattaforme pubbliche nazionali e internazionali. Si prevede poi che il SIISL utilizzi gli strumenti dell’intelligenza artificiale al fine di incrociare domanda ed offerta di lavoro, nel rispetto della legislazione vigente in materia.

Conclusioni

Nuovi incentivi per assunzione di giovani e donne, decontribuzione per assunzione di disoccupati nel Mezzogiorno (Bonus ZES Unica) e contributi a fondo perduto per l’autoimprenditorialità al Centro Nord, affiancati da quelli specifici per l’avvio d’impresa al Sud. Sono queste le principali misure di intervento contenute nel Decreto Coesione.

Si tratta di misure volte a favorire l’occupazione per quelle categorie di lavoratori più deboli.

Ai fini dell’applicazione degli incentivi si dovranno attendere gli opportuni chiarimenti e istruzioni operative da parte degli istituti competenti.

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