La rottamazione quinquies è in dirittura di arrivo: il lavoro tecnico dovrebbe concludersi entro la metà di luglio, dopodiché decideranno se procedere con emendamenti puntuali al disegno di legge già depositato in Commissione, oppure optare per un emendamento sostitutivo complessivo. Il testo definitivo potrebbe arrivare nella prossima manovra di Bilancio.
L’obiettivo del governo è fornire ai contribuenti uno strumento più flessibile e sostenibile per sanare le proprie posizioni debitorie. Tra le principali caratteristiche di questa pace fiscale, rispetto alle precedenti versioni c’è la possibilità di rateizzare fino a 120 mesi. Sarà possibile suddividere il pagamento in 120 rate mensili, pari a 10 anni, precedente, generalmente era previsto un massimo di 18 rate trimestrali. Inoltre, rispetto agli anni precedenti non è previsto alcun acconto iniziale.
L’ambito applicativo non è ancora definito, tuttavia, secondo alcune indiscrezioni, potrebbero essere inclusi i debiti affidati all’Agente della Riscossione fino al 31 dicembre 2023. Tuttavia, sono previsti anche molteplici vantaggi previdenziali. Infatti, i lavoratori autonomi, professionisti, artigiani e commercianti che hanno maturato debiti contributivi con l’INPS, con questa definizione agevolata possono recuperare i contributi mancanti, necessari a raggiungere le 20 annualità minime richieste per la pensione di vecchiaia, o le 35 o 38 per le forme anticipate.
Come raggiungere prima la pensione con la rottamazione quinquies?
Il vantaggio della rottamazione quinquies non è solo fiscale, difatti i lavoratori autonomi che hanno dei contributi INPS non versati possono dilazionare questo debito fino a dieci anni. In questo modo, potrai colmare quei periodi contributivi che ti impediscono l’accesso alla pensione.
Moltissime cartelle contengono contributi INPS non versati da professionisti, artigiani, commercianti ecc. Se il debito rimane pendente, quei periodi contributivi non risultano sull’estratto conto contributivo, impedendoti di raggiungere la pensione di vecchiaia o anticipata.
L’INPS ha chiarito che questi periodi verranno riconosciuti solo una volta saldata interamente la posizione debitoria e non prima. Le annualità per cui è richiesta la rottamazione verranno conteggiate ai fini pensionistici soltanto dopo che il debito sarà interamente saldato.
La prima cosa da fare è controllare l’estratto conto INPS, accendo a MyINPS potrai scaricare il documento completo che ti evidenzia i periodi scoperti. Richiedi anche all’Agenzia Entrate Riscossione l’elenco aggiornato delle tue cartelle e verifica quali rientrano nella finestra temporale 2000‑2023. Con il calcolatore che l’Agenzia metterà online verifica se il piano rientra nel tuo cash‑flow.