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Impatriati nel modello Redditi PF 2025: istruzioni

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I codici da utilizzare per l'applicazione del regime impatriati nel modello Redditi PF, a seconda che venga svolta attività di lavoro dipendente o arte o professione abituale (con partita Iva).

Il modello Redditi PF 2025, nelle istruzioni di compilazione, contiene importanti novità relative al nuovo regime degli impatriati, introdotto dall’art. 5 del D.Lgs. n. 209/23. Questo regime si applica ai trasferimenti di residenza effettuati dal 2024, mentre il precedente regime di cui all’art. 16 del D.Lgs. n. 147/15 rimane valido per coloro che si sono iscritti nell’anagrafe della popolazione residente entro il 31 dicembre 2023, nonché per i lavoratori sportivi con contratti stipulati entro la stessa data. Di seguito andiamo a vedere l’indicazione, nel modello Redditi PF 2025, dell’indicazione relativa all’applicazione di questo regime agevolato da parte dei contribuenti.

Nuovo regime degli impatriati

Il nuovo regime prevede una detassazione del 50% per i redditi di lavoro dipendente, assimilati (es. compenso amministratore di SRL) e autonomi derivanti dall’esercizio di arti e professioni, entro il limite di 600.000 euro annui. Questo rappresenta una riduzione rispetto alla precedente detassazione del 70% (o del 90% per le regioni del Centro-Sud). Inoltre, la detassazione sale al 60% se il lavoratore ha un figlio minore residente in Italia, portando l’imponibilità al 40% del reddito.

Si tratta di un’agevolazione della portata più stretta e dai benefici inferiori rispetto a quella precedente. Tuttavia, rimane una leva importante per incentivare il rientro in Italia di lavoratori qualificati dall’estero.

Modalità di indicazione nel Modello Redditi PF 2025

Per fruire di questo regime agevolativo, i contribuenti devono indicare i redditi agevolati nei quadri RC e RE del modello Redditi PF. Per poter indicare che si tratta di un reddito ridotto in virtù dell’agevolazione sono stati introdotti nuovi codici per segnalare l’agevolazione. Le istruzioni del modello Redditi riportano i seguenti (per i rientri avvenuti a partire dal 2024):

Quadro RC per i redditi da lavoro dipendente:

  • Codice 16: per i soggetti che fruiscono del nuovo regime con detassazione del 50%;
  • Codice 17: per i soggetti che fruiscono del nuovo regime con detassazione del 60% (presenza di un figlio minore residente in Italia).

Gli stessi codici possono essere utilizzati nel modello 730, nel quadro C, nelle caselle dedicate ai casi particolari.

Quadro RE per i redditi da lavoro autonomo (professionisti):

  • Codice 8: per i soggetti che fruiscono del nuovo regime con detassazione del 50%;
  • Codice 9: per i soggetti che fruiscono del nuovo regime con detassazione del 60% (presenza di un figlio minore residente in Italia).

Naturalmente, per i lavoratori rientrati precedentemente, che applicano il regime precedentemente in vigore nelle istruzioni dichiarative sono riportati gli specifici codici da utilizzare.

Applicazione dell’agevolazione

L’applicazione dell’agevolazione, per i redditi da lavoro dipendente può avvenire:

  • Attraverso l’autocertificazione da presentare al datore di lavoro (sostituto d’imposta), al momento di inizio del rapporto (con validità dal primo anno di residenza fiscale italiano). Si tratta della modalità ordinaria di applicazione dell’agevolazione, con beneficio direttamente in busta paga;
  • Direttamente in sede di predisposizione della dichiarazione dei redditi (modello Redditi PF o modello 730), con validità dal primo anno di residenza fiscale italiano. In questo scenario, per l’Agenzia delle Entrate da utilizzare solo se il canale precedente non è fruibile, il lavoratore con la scelta del codice (visto sopra) in dichiarazione richiede a rimborso l’imposta trattenuta dal datore di lavoro (se sostituto d’imposta) o versa la minore imposta dovuta (in caso di datore di lavoro non residente).

Particolare attenzione deve essere prestata quando si richiede il rimborso dell’eventuale credito che emerge dalla dichiarazione, in quanto, nel caso occorre attendersi un controllo sulla dichiarazione da parte dell’Amministrazione finanziaria.

Nelle Annotazioni della Certificazione Unica 2025 è indicato l’ammontare ridotto che ha concorso a formare il reddito, se l’agevolazione è stata riconosciuta dal sostituto, oppure la quota non imponibile, se il sostituto non ha operato l’abbattimento (codici BD, CQ, CR, CS).

Per il lavoratore autonomo, invece, in ogni caso, l’applicazione dell’agevolazione passa attraverso la compilazione del quadro RE, dedicato ai redditi derivanti dallo svolgimento di arte o professione abituale, con i codici sopra indicati. Nel caso il reddito imponibile si riduce e si vanno a versare le imposte direttamente sul reddito agevolato.

Limite di reddito agevolabile

Il limite di reddito agevolabile è di 600.000 euro annui. Se il reddito supera questa soglia, la quota eccedente è tassata integralmente. Ad esempio, se il reddito è di 850.000 euro, solo 600.000 euro possono beneficiare della detassazione agevolata, mentre i restanti 250.000 euro sono tassati integralmente.

Requisiti per l’Accesso

Per accedere al nuovo regime, i lavoratori devono:

  • Risiedere fiscalmente in Italia per almeno 4 anni;
  • Non essere stati residenti in Italia nei 3 anni precedenti il trasferimento. La residenza estera è rafforzata nel caso in cui il lavoratore rientri in continuità con lo stesso datore di lavoro con cui svolgeva attività all’estero nell’ultimo anno prima del rientro. Questo vale anche per i lavoratori autonomi che rientrano per fatturare al precedente datore di lavoro;
  • Svolgere un’attività lavorativa altamente qualificata o specializzata. Di fatto, occorre una laurea almeno triennale e lo svolgimento di un’attività lavorativa rientrante tra le classi 1, 2 e 3 della Classificazione ISTAT delle attività lavorative.

Il nuovo regime non si applica ai redditi di impresa, a differenza del precedente, e consente di beneficiare dell’agevolazione anche se si lavora per lo stesso datore di lavoro con cui si lavorava all’estero, a condizione che il periodo di permanenza all’estero sia stato sufficientemente lungo.

Estensione del Regime

Dal 1° gennaio 2025, è prevista un’estensione gratuita per coloro che iniziano il secondo quinquennio di regime agevolato. Questo, per quanto riguarda i contribuenti che stanno applicando il precedente regime agevolato, di cui all’art. 16 del D.Lgs. n. 147/15. Questo significa che i contribuenti che hanno iniziato il regime tra il 2020 e il 2024 possono continuare a beneficiare dell’agevolazione fino al 2029. Per approfondire: Estensione agevolazione impatriati variabile.

Consulenza fiscale online regime impatriati

Il regime impatriati offre importanti vantaggi fiscali a chi rientra in Italia dall’estero, ma è fondamentale verificare i requisiti e le modalità di applicazione per evitare sorprese con l’Agenzia delle Entrate. Come spieghiamo sempre questo regime comporta sempre dei rischi peril contribuente che lo richiede. Per questo è fondamentale individuarli e ponderarli.

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    Dottore Commercialista, Tax Advisor, Revisore Legale. Aiuto imprenditori e professionisti nella pianificazione fiscale. La Fiscalità internazionale le convenzioni internazionali e l'internazionalizzazione di impresa sono la mia quotidianità. Continuo a studiare perché nella vita non si finisce mai di imparare. Se hai un dubbio o una questione da risolvere, contattami, troverò le risposte. Richiedi una consulenza personalizzata con me.
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