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Chi rateizza Iva ritenute non avrà sanzione penale

NewsChi rateizza Iva ritenute non avrà sanzione penale

Nella bozza del decreto sanzioni adeguate le norme relative alla non punibilità aiutando chi non può pagare per cause di forza maggiore, chi decide comunque di mettersi in regola, anche attraverso la rateizzazione, pagando l'intera imposta, le sanzioni (ridotte) e gli interessi.

Tra le novità del decreto sanzioni fiscali troviamo l'esclusione del reato qualora, in caso di omesso versamento dell'Iva o delle ritenute, sia già in corso il pagamento a rate. La misura diventerà definitiva a conclusione dell'iter di approvazione del provvedimento, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

In base a quanto previsto dalla bozza precedente all’approvazione del decreto Sanzioni fiscali, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 21 febbraio scorso, l'omesso versamento di Iva e ritenute non sarà considerato reato tributario se è in corso il pagamento a rate. Si tratta di una misura che dovrebbe venire incontro agli imprenditori e professionisti che si trovano in situazioni di problematicità nel versamento, ma che hanno avviato il pagamento con un piano di rateazione.

La misura esclude il reato tributario oltre la soglia di 250.000 euro per i mancati versamenti di Iva e oltre i 150.000 euro per i mancati versamenti delle ritenute. Questo, a condizione però che il debito tributario sia in corso di estinzione mediante pagamenti rateali.

Vediamo tutti i dettagli del caso.

Novità in tema di mancato versamento di Iva e ritenute

Prosegue l'iter di approvazione del decreto legislativo sulle sanzioni fiscali, dal quale sono emerse tante novità. Il 21 febbraio scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto Sanzioni fiscali, che contiene diverse misure che hanno riflessi di tipo amministrativo e penale. Dopo aver affrontato i principali temi in questo contributo: "Riforma delle sanzioni tributarie: le novità", andiamo ad affrontare il tema delle sanzioni penali tributarie.

Nella bozza del testo precedente all’approvazione sono inserite misure in relazione ai crediti con la Pubblica Amministrazione e alle cause di non punibilità per gli omessi versamenti di Iva e ritenute se le cause, sopravvenute, non sono imputabili all’autore. Si tratta, sicuramente, di un passo avanti rispetto alla disciplina sanzionatoria attuale, anche se, come sembra, non sarà possibile l'applicazione della disciplina del "favor rei".

Oltre a questi aspetti troviamo anche modifiche in tema di reati per omessi versamenti. Per quanto concerne il mancato versamento Iva per un ammontare superiore a 150.000 euro per ciascun periodo d’imposta non si considererà reato se il debito tributario è in corso di estinzione mediante un piano di rateazione. Lo stesso vale per i mancati versamenti delle ritenute per un valore superiore a 250.000 euro per ciascun periodo d’imposta.

In sostanza, se il testo verrà confermato, il contribuente che si trova a commettere il reato, il cui termine è il momento di presentazione della dichiarazione relativa al periodo di imposta, non potrà essere sanzionato penalmente nel caso in cui abbia avviato un piano di rateazione del debito e risulti "in bonis".

Il contenuto del decreto sanzioni fiscali

Il decreto Sanzioni fiscali, una volta terminato l’iter per la sua entrata in vigore, introdurrà mod...

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