La Zona economica speciale per il Mezzogiorno, Zes unica sud, è stata istituita dal decreto legge n. 124/2023, a partire dal 1° 2024. La Zes unica sud comprende le regioni del mezzogiorno d’Italia e sostituisce le attuali Zone economiche speciali frammentate in 8 diverse strutture amministrative.
Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato un ulteriore finanziamento, pari a 1,6 miliardi di euro, destinato al credito d’imposta per le imprese del mezzogiorno. Questi ulteriori fondi andranno ad aggiungersi a quelle già stanziati per le agevolazioni rivolte agli investimenti previsti tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024.
Le imprese interessate e ammesse ai benefici dovranno presentare all’Agenzia delle entrate una comunicazione integrativa.
Nel testo, spieghiamo cos’è e come funziona la Zes unica sud, e le ultime novità approvate.
Zes unica sud
La Zes unica, acronimo di Zona economica speciale, prevede regimi fiscali agevolati e procedure semplificate, con lo scopo di intervenire con misure straordinarie e non convenzionali.
L’obiettivo della misura è quello di incentivare quanti più soggetti possibile ad avviare attività economiche e, al contempo, incoraggiare quelli già operanti a espandere la loro attività.
A differenza del passato, è stata introdotta una Zona Economica Speciale unica, unificando le precedenti otto regioni Zes del Sud Italia (Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna) in un modello unificato e più esteso.
È fondamentale che una zona economica speciale venga istituita all’interno dei confini statali e deve essere delimitata e identificata. La zona speciale unica può includere anche zone non adiacenti, ma che abbiano un nesso economico funzionale.
Principali caratteristiche
La Zes unica, data la sua particolarità, presenta caratteristiche interessanti. Una zona economica sociale deve essere istituita entro confini statali, in una parte del territorio chiaramente identificata e delimitata.
Può essere anche composta da zone non adiacenti: l’importante è che abbaino un nesso economico funzionante. È importante, inoltre, che la zona comprenda un’area portuale, collegata alla rete transeuropea dei trasporti (TEN- T), con le caratteristiche stabilite dal regola-mento (UE) n. 1315/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2013.
Le agevolazioni dal 2024
Il credito d’imposta spettante è commisurato all’ammontare degli investimenti realizzati a partire dal 1° gennaio 2024 e fino al 15 novembre 2024.
Il limite massimo ammesso per ciascun progetto è a pari a 100 milioni di euro. Si fa presente, a tal proposito, che non sono agevolabili i progetti di investimento, il costo complessivo sia di importo inferiore a 200.000 euro.
Le agevolazioni sono cumulabili con aiuti de minimis, ovvero quella categoria di aiuti statali di piccola entità, e con gli altri aiuti previsti che abbiano come oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio.
La condizione per il cumulo, però, è che non si superino i limiti consentiti dalle pertinenti discipline europee di riferimento.
Condizioni per accedere alle agevolazioni
Le imprese interessate devono soddisfare due fondamentali condizioni per poter accedere alle agevolazioni.
La prima è fondamentale condizione è quella di mantenere le attività nella Zes per almeno cinque anni successivi al completamento dell’investimento oggetto delle agevolazioni. Se non si adempie, i benefici verranno automaticamente revocati.
La seconda condizione è che le imprese non siano in liquidazione oppure in fase di scioglimento.
Novità finanziamento Zes unica sud
Nei giorni scorsi è stato approvato dal Consiglio dei Ministri un decreto legge che introduce misure urgenti e l’ulteriore finanziamento di 1,6 miliardi di euro, per il 2024, da aggiungere agli 1,8 miliardi di euro già stanziati, per il finanziamento del credito d’imposta per le imprese beneficiare delle agevolazioni per gli investimenti nella Zes unica sud.
Il Ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha comunicato circa il nuovo stanziamento per la Zes unica.
Lo stanziamento approvato, secondo le dichiarazioni, è cinque volte superiore rispetto a quello previsto negli anni 2016/20, pari a 617 milioni di euro annui, e tre volte superiore a quello stanziato negli anni 2021 e 2022, pari a 1.053,9 milioni di euro.
Oltre ai 3,2 miliardi di euro disponibili, il suddetto provvedimento prevede che si possano utilizzare le risorse dei programmi nazionali e regionali che sono stati finanziati con le risorse della politica di coesione europea 2021-2027.
Come accedere alla misura
Gli operatori economici che hanno già presentato la domanda, per accedere all’agevolazione, devono inviare, dal 18 novembre al 2 dicembre 2024, una comunicazione integrativa che attesti la realizzazione degli investimenti entro il 15 novembre 2024.
Nella comunicazione, gli operatori devono indicare anche l’ammontare del credito d’imposta maturato, in relazione agli investimenti che sono stati effettivamente realizzati, oltre che le fatture elettroniche.
Conclusioni
Il Consiglio dei Ministri, nei giorni passati, ha previsto l’ulteriore autorizzazione di spesa per il finanziamento di 1,6 miliardi di euro. Il finanziamento, per l’anno 2024, è da aggiungere agli 1,8 miliardi di euro già stanziati per la Zes unica sud.
Inoltre, il provvedimento prevede che possano essere utilizzate anche le risorse dei programmi nazionali e regionali.