Regime Forfettario: cosa cambia dal 2025?

Nuovi limiti di reddito: aumento della soglia...

IRES premiale imprese: come funziona?

Aliquota ridotta al 20%: Riservata a chi...

Rivalutazione pensioni 2025

La rivalutazione delle pensioni è un meccanismo...

Compenso amministratore di SRL e regime impatriati

Fiscalità InternazionaleAgevolazioni fiscali per impatrio in ItaliaCompenso amministratore di SRL e regime impatriati

Il compenso amministratore percepito dal soggetto rientrato in Italia può beneficiare, in presenza di tutti i requisiti previsti, del regime dei lavoratori impatriati. Il compenso amministratore è equiparato al reddito da lavoro dipendente. Problematiche di abuso in caso di SRL unipersonali.

L’agevolazione per i lavoratori impatriati in Italia (ex art. 5 D.Lgs. n. 209/23) rappresenta un’opportunità fiscale estremamente vantaggiosa. Questo, sia per i lavoratori dipendenti che per i lavoratori autonomi (professionisti). Questo tipo di agevolazione può essere sfruttata anche da parte di amministratori di società di capitali (SRL o SPA). Tuttavia, l’opzione deve essere valutata con attenzione al fine di evitare possibili situazioni di abuso, una delle quali oggetto di chiarimento da parte dell’Amministrazione finanziaria.

In questo articolo approfondiremo i chiarimenti esistenti per quanto riguarda l’agevolazione impatriati, in particolar modo, per gli amministratori di società.

Amministratore di società: equiparazione al lavoro dipendente

Il compenso percepito dagli amministratori di società è equiparato, per legge, ai redditi da lavoro dipendente, ex art. 50, comma 1, lettera c-bis del TUIR. Tale disposizione, infatti, indica quanto segue:

 “sono assimilati ai redditi di lavoro dipendente […] le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo di imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione agli uffici di amministratore, sindaco o revisore di società [..]”.

Questo significa che anche il compenso dell’amministratore di società di capitali può beneficiare dell’agevolazione impatriati, a patto che siano soddisfatte le condizioni previste per l’accesso al regime.

L’agevolazione prevede una detassazione del 50% sul compenso percepito dall’amministratore per l’anno del rientro e per i quattro anni successivi. Per il reddito è previsto un limite annuale di 600.000 euro.

L’utilizzo di questa agevolazione rappresenta sicuramente un risparmio fiscale significativo, soprattutto per amministratori che percepiscono compensi elevati. La riduzione del carico fiscale consente di ottenere più liquidità da investire nella propria azienda o in altre attività imprenditoriali.

Abuso del diritto in caso di socio unico amministratore di SRL

L’Agenzia delle Entrate, come affermato nella risposta ad interpello n. 407/2021, ha chiarito che in alcuni casi l’agevolazione potrebbe non essere applicabile, in quanto configurerebbe un abuso del diritto. Un esempio è quello delle società unipersonali, dove l’amministratore è anche l’unico socio e percepisce un compenso totalmente variabile in base agli utili prodotti. In questo caso, l’Agenzia ritiene che tale compenso potrebbe essere visto come una distribuzione occulta di utili, non qualificabile come reddito da lavoro dipendente.

Il caso analizzato dall’Amministrazione finanziaria è quello di un soggetto non residente intende impatriare in Italia per costituire una SRL a socio unico, in cui la sua figura è quella del socio (unico) e amministratore. Costui intende fatturare alla SRL compensi di consulenza per una somma che varia tra l’80% ed il 90% degli utili della società. In relazione al compenso amministratore l’istante intende applicare l’agevolazione per i lavoratori impatriati.

La risposta dell’Agenzia delle Entrate è stata negativa, in quanto individua ipotesi di abuso del diritto nel comportamento indicato dal contribuente istante. La risposta dell’Amministrazione finanziaria è basata sui seguenti assunti:

  • Aleatorietà del compenso amministratore così come prospettato dall’istante – Il compenso individuato dall’istante come l’85% degli utili della società appare aleatorio e variabile, in quanto dipendente esclusivamente dai risultati economici della SRL. Sostanzialmente, non ci sono le basi giuridiche per sostenere che il compenso variabile possa essere inquadrato nella categoria del lavoro dipendente. Inoltre, il compenso è determinato in assenza di un vincolo di subordinazione dell’amministratore unico in quanto non vi può essere assoggettamento ad altrui potere direttivo;
  • La “trasformazione” del reddito di capitale in reddito da lavoro dipendente – Secondo l’Agenzia il socio unico non vede remunerato il capitale investito nella società sotto forma di partecipazione agli utili, ma tali utili vengono “trasformati” in compenso amministratore. Questa trasformazione del reddito appare del tutto volta all’ottenimento di un vantaggio fiscale altrimenti indebito, ovvero la possibilità di usufruire dell’agevolazione legata ai lavoratori impatriati che agevola, appunto, il reddito da lavoro dipendente (e non il reddito di capitale). Tale tassazione ridotta si trasforma in un vantaggio fiscale, derivante dall’abbattimento dell’imponibile fiscale su cui applicare le aliquote IRPEF (abbattimento del 70%, nel caso). Questo, rispetto all’applicazione della ritenuta a titolo di imposta del 26% applicata sui redditi di capitale.

Consulenza fiscale online agevolazione impatriati

Se hai letto questo articolo e ti stai rendendo conto che necessiti dell’analisi della tua situazione personale, ti invito a contattarci attraverso il form di cui al link seguente. Riceverai il preventivo per una consulenza personalizzata in grado di risolvere i tuoi dubbi sull’argomento. Soltanto in questo modo, infatti, potrai essere sicuro di evitare di commettere errori, che in futuro possono esserti contestati e quindi sanzionati.

Modulo di contatto

    Ho letto l’informativa Privacy e autorizzo il trattamento dei miei dati personali per le finalità ivi indicate.

    I più letti della settimana

    Abbonati a Fiscomania

    Oltre 1.000, tra studi, professionisti e imprese che hanno scelto di abbonarsi per non perdere i contenuti riservati e beneficiare dei vantaggi. Abbonati anche tu a Fiscomania.com oppure Accedi con il tuo account.

    I nostri tools
    Advertising

     

    Federico Migliorini
    Federico Migliorinihttps://fiscomania.com/federico-migliorini/
    Dottore Commercialista, Tax Advisor, Revisore Legale. Aiuto imprenditori e professionisti nella pianificazione fiscale. La Fiscalità internazionale le convenzioni internazionali e l'internazionalizzazione di impresa sono la mia quotidianità. Continuo a studiare perché nella vita non si finisce mai di imparare. Se hai un dubbio o una questione da risolvere, contattami, troverò le risposte. Richiedi una consulenza personalizzata con me.
    Leggi anche

    Regime Forfettario: cosa cambia dal 2025?

    Nuovi limiti di reddito: aumento della soglia per i redditi di lavoro dipendente da 30.000 a 35.000 euro. Causa ostativa...

    IRES premiale imprese: come funziona?

    Aliquota ridotta al 20%: Riservata a chi rispetta specifiche condizioni. Requisiti principali: Mantenimento occupazionale, incremento forza lavoro, investimenti in beni...

    Pensione anticipata: cos’è e come ottenerla?

    Negli ultimi anni, il tema delle pensioni anticipate ha guadagnato sempre più attenzione, sia tra i lavoratori che tra...

    Inventario di magazzino: la rilevanza fiscale

    Cos'è l'inventario di magazzino: registrazione e controllo delle merci. Perché è importante: garantisce efficienza operativa e decisioni strategiche. Metodi principali: FIFO,...

    Conto corrente per non residenti

    Cos'è un conto corrente per non residenti: Un conto dedicato a chi risiede all'estero ma necessita di servizi bancari...

    Rivalutazione pensioni 2025

    La rivalutazione delle pensioni è un meccanismo fondamentale per adeguare gli importi degli assegni al costo della vita, preservando...