Le scadenze fiscali maggio 2024 sono un insieme articolato di adempimenti e pagamenti che coinvolgono una vasta gamma di contribuenti. In questo mese, si segnalano alcune date chiave da tenere presente per evitare sanzioni e garantire il rispetto delle normative fiscali. In primo luogo, è essenziale ricordare il versamento della terza rata del saldo IVA relativa all’anno d’imposta 2023, come stabilito nella dichiarazione annuale, con un aumento dell’0,66%.
Ma l’attenzione resta alta per le scadenze di fine del mese con un focus sul ravvedimento speciale. Il Decreto Superbonus (DL n.39/2024) ha confermato la proroga fino al 31 maggio 2024, termine entro il quale è necessario effettuare i versamenti della prima o unica rata dovuta per il ravvedimento speciale, riguardante tutti i periodi d’imposta. Queste scadenze e disposizioni richiedono una gestione oculata e tempestiva per garantire il rispetto degli obblighi fiscali e sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla normativa vigente.
Ma maggio è pieno di altre scadenze importanti. Scopriamo insieme cosa ci riserva anche grazie allo scadenzario fiscale dell’Agenzia delle Entrate.
Indice degli Argomenti
Scadenze fiscali 2 maggio 2024: contratti di locazione e affitto
Il 2 maggio è il termine ultimo per il versamento dell’imposta di registro sui contratti di locazione e affitto stipulati il primo aprile 2024 o rinnovati tacitamente con decorrenza dallo stesso giorno. È importante ricordare che questa scadenza riguarda le parti contraenti di contratti di locazione e affitto che non hanno optato per il regime della “cedolare secca”. I codici tributo e le modalità di pagamento sono specificati dall’Agenzia delle Entrate per assicurare la corretta esecuzione dell’adempimento.
Scadenze fiscali 16 maggio 2024: IVA e sostituti d’imposta
Il 16 maggio 2024, tra le numerose scadenze fiscali, emergono importanti adempimenti da non trascurare. Per i contribuenti IVA che hanno scelto il pagamento rateale del saldo dell’imposta relativa al 2023, è ora di versare la terza rata del saldo IVA, determinata dalla dichiarazione annuale. Questa rata, incrementata dell’0,66% rispetto alla precedente, segue l’incremento mensile dell’0,33% stabilito. Le opzioni di pagamento includono il Modello F24, i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate o gli intermediari abilitati.
In aggiunta, i contribuenti IVA trimestrali “per opzione” devono provvedere al versamento dell’IVA del primo trimestre, con un aumento dell’1% rispetto alle scadenze ordinarie, esclusi i regimi speciali. Allo stesso modo, i contribuenti IVA mensili devono liquidare e versare l’IVA relativa al mese precedente, con il Modello F24 come principale strumento di pagamento.
Infine, è il turno dei sostituti d’imposta che devono effettuare il versamento delle ritenute operate nel mese precedente su varie tipologie di redditi, quali interessi, redditi di capitale, perdita di avviamento commerciale, polizze vita e altre fonti di reddito di capitale.
Scadenze fiscali 20 maggio 2024: canone TV
Il 20 maggio è il momento per le imprese elettriche di comunicare all’Agenzia delle Entrate i dettagli riguardanti il canone TV addebitato, accreditato, riscosso e riversato nel mese precedente. Questo processo richiede l’invio delle informazioni pertinenti esclusivamente in formato telematico, in conformità con le normative stabilite.
Scadenze fiscali 27 maggio 2024: INTRASTAT
Entro il 27 maggio, i contribuenti IVA soggetti all’obbligo mensile devono procedere con l’INTRASTAT e trasmettere telematicamente gli elenchi riepilogativi delle cessioni e degli acquisti intracomunitari di beni, nonché delle prestazioni di servizi rese o ricevute da soggetti passivi dell’UE, relativi alle operazioni svolte nel mese di aprile 2024.
Scadenze fiscali 31 maggio 2024: ravvedimento speciale
Il 31 maggio è una data da segnare in rosso sul calendario fiscale. È il momento cruciale per sfruttare il ravvedimento speciale, un’opportunità estesa grazie al Decreto Milleproroghe (Legge n. 18/2024). Questa concessione consente di dilazionare il dovuto in quattro rate trimestrali, al fine di correggere eventuali violazioni relative alle dichiarazioni presentate fino al 31 dicembre 2022.
Tuttavia, l’interpretazione della normativa ha generato alcuni dubbi, che sono stati chiariti dal Decreto Superbonus (DL n. 39/2024), che conferma le date una volta per tutte. La scadenza per i versamenti della prima o unica rata dovuta è stata prorogata al 31 maggio 2024 per tutti i periodi d’imposta.
Nella pratica, chi aderisce al nuovo ravvedimento speciale per il 2022 può saldare l’importo dovuto in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2024 o optare per il pagamento rateizzato, con le rate scadenti il 31 maggio 2024 (prima rata), il 30 giugno 2024 (seconda rata), il 30 settembre 2024 (terza rata) e il 20 dicembre 2024 (quarta rata).
Ulteriori due adempimenti incidono sulle scadenze fiscali di fine mese. Gli eredi che devono presentare la dichiarazione dei redditi per persone decedute tra il 1° agosto 2023 e il 30 novembre 2023 devono farlo in modalità telematica. Inoltre, devono compilare la scheda per la destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell’Irpef.
Inoltre, è obbligatorio versare l’imposta di bollo relativa alle fatture elettroniche emesse nel primo trimestre dell’anno tramite il pagamento in unica soluzione. Si tenga presente che, se l’importo dovuto per il primo trimestre non supera i 5000 euro, il versamento può essere effettuato entro il 30 settembre. Se invece l’importo dovuto complessivamente per il primo e secondo trimestre non supera i 5000 euro, il pagamento può essere eseguito entro il 30 novembre.
Conclusioni
Diventa di vitale importanza tenere ben a mente le scadenze fiscale maggio 2024, al fine di garantire il pieno rispetto delle normative vigenti. In prima battuta, il versamento della terza rata del saldo IVA diventa un momento cruciale, con un aumento dell’0,66% rispetto agli scorsi periodi e richiede una pianificazione accurata per assolvere correttamente agli obblighi fiscali derivanti dalla dichiarazione annuale.
Dopo qualche dubbio d’interpretazione, il ravvedimento speciale torna alla ribalta e rappresenta un’opportunità importante per correggere eventuali errori o omissioni nelle dichiarazioni fiscali precedenti. Consentendo ai contribuenti di dilazionare il pagamento in rate trimestrali, questo meccanismo offre una via per rimediare a eventuali criticità finanziarie senza incorrere in sanzioni eccessive.
Il consiglio è sempre quello di mantenere costantemente elevata l’attenzione sulle scadenze fiscali. Questo comporta non solo il semplice rispetto delle date di scadenza, ma anche un’attenta pianificazione e una gestione oculata delle finanze.