Regime Forfettario: cosa cambia dal 2025?

Nuovi limiti di reddito: aumento della soglia...

IRES premiale imprese: come funziona?

Aliquota ridotta al 20%: Riservata a chi...

Rivalutazione pensioni 2025

La rivalutazione delle pensioni è un meccanismo...

Scadenza fiscale del 31 luglio: chi deve pagare?

NewsScadenza fiscale del 31 luglio: chi deve pagare?

La scadenza per pagare il primo acconto e il saldo Irpef era fissata al 1° luglio, ma alcuni contribuenti hanno optato per il 31 luglio: chi deve pagare la scadenza fiscale entro fine mese?

Notoriamente, l’Irpef ha una scadenza fissata al 31 luglio, ma quest’anno c’è un’importante novità.

Alcuni contribuenti che hanno deciso di differire il pagamento alla fine del mese non devono corrispondere le maggiorazioni, a differenza di altri per cui lo slittamento comporta l’aggiunta della maggiorazione.

Chi deve pagare la scadenza fiscale del 31 luglio? Vediamo quali sono i contribuenti interessati e in quali casi si deve considerare anche la maggiorazione e, quando, invece, no.

Scadenze fiscali entro il 31 luglio

Entro oggi, 31 luglio, ci sono alcune scadenze fiscali che aspettano di essere adempiute. I contribuenti che esercitano un’attività che prevede l’applicazione degli ISA, con ricavi e compensi non superiori nell’anno 2023 al limite di 5.164.569 euro, possono pagare le imposte dovute a saldo dalla dichiarazione dei redditi e la prima rata di acconto per l’anno 2024 entro il 31 luglio.

Sono differiti al 31 luglio anche i contributi dovuti sulla quota di reddito eccedente il minimale e la contribuzione dovuta per gli iscritti alla Gestione separata, al passo con i versamenti risultanti dalla dichiarazione dei redditi.

Inoltre, si deve pagare il saldo e l’acconto Irpef 2024 da parte di tutti i contribuenti che non hanno provveduto al versamento entro la scadenza ordinaria del 1° luglio.

Acconto e saldo Irpef 2024

L’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) è un tributo dovuto dalle persone fisiche in possesso di uno o più di questi redditi:

  • Fondiari;
  • Di capitale;
  • Di lavoro dipendente;
  • Di lavoro autonomo;
  • Di impresa;
  • Diversi.

L’ammontare dell’imposta dovuta viene calcolato in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, sia con il Modello 730 che con il Modello Redditi PF.

L’Irpef deve essere pagata seguendo un sistema di acconto e saldo. Ogni anno si versa il saldo relativo all’anno precedente e un acconto per l’anno in corso.

Guardando alla dichiarazione dei redditi del 2024, i contribuenti devono versare:

  • Il saldo Irpef 2023;
  • Il primo acconto Irpef 2024.

Chi deve pagare la scadenza fiscale del 31 luglio

Lo slittamento al 31 luglio 2024 per il versamento dell’acconto e del saldo Irpef non riguarda solo i contribuenti titolari di Partita Iva.

La scadenza del 31 luglio, invece, riguarda tutti i contribuenti tenuti a versare l’Irpef entro la scadenza ordinaria del 1° luglio, ma che, invece, hanno saltato l’appuntamento.

Con l’applicazione di una maggiorazione dello 0,40%, l’Irpef può essere pagata entro il 31 luglio e sarà calcolata sugli effettivi giorni di ritardo.

Chi deve pagare la maggiorazione

L’applicazione della maggiorazione, come abbiamo anticipato, non riguarda indistintamente tutti i contribuenti che optano per la rateizzazione.

Non tutti i contribuenti che versano il primo acconto del 2024 e il saldo del 2023 entro il 31 luglio 2024 sono obbligati a pagare la maggiorazione dello 0,40% per il ritardo.

I contribuenti titolari di Partita Iva che hanno aderito alla proposta di concordato preventivo biennale, per il 2024, possono pagare le imposte con scadenza al 1° luglio, differendole al 31 luglio senza l’applicazione della maggiorazione.

Tutti gli altri contribuenti, invece, che optano per il pagamento alla fine del mese di luglio, sono tenuti all’applicazione della maggiorazione.

Scadenze rateizzazione Irpef 2024

I contribuenti che non hanno optato per il pagamento dell’acconto Irpef entro il 31 luglio possono ancora scegliere la rateizzazione.

All’importo, però, si deve aggiungere una maggiorazione dello 0,40%. Le scadenze di tutte le rate sono le seguenti:

  • Prima e seconda rata al 31 luglio: senza aggiunta di interessi;
  • Seconda rata al 16 agosto: con gli interessi;
  • Terza rata al 16 settembre: aggiungendo gli interessi;
  • Quarta rata al 16 ottobre: maggiorata ulteriormente di interessi;
  • Quinta rata al 18 novembre: con interessi;
  • Sesta rata al 16 dicembre: con interessi.

È molto importante far presente che, in ogni caso, l’imposta deve essere versata entro e non oltre il 16 dicembre 2024. Si tratta di una data perentoria che esula dal numero delle rate o da quando si inizia a versare l’imposta.

Conclusioni

L’Irpef deve essere pagata seguendo un sistema di acconto e saldo. Ogni anno si versa il saldo relativo all’anno precedente e un acconto per l’anno in corso.

Quest’anno, c’è una novità: i contribuenti che non hanno provveduto al pagamento dell’Irpef entro il 1° luglio, possono pagarla entro oggi, 31 luglio. Alcuni con l’aggiunta di una maggiorazione, altri senza corrispondere alcuna maggiorazione.

Modulo di contatto

    Ho letto l’informativa Privacy e autorizzo il trattamento dei miei dati personali per le finalità ivi indicate.

    I più letti della settimana

    Abbonati a Fiscomania

    Oltre 1.000, tra studi, professionisti e imprese che hanno scelto di abbonarsi per non perdere i contenuti riservati e beneficiare dei vantaggi. Abbonati anche tu a Fiscomania.com oppure Accedi con il tuo account.

    I nostri tools
    Advertising

     

    Sara Bellanza
    Sara Bellanza
    Classe 1995, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche. Appassionata di scrittura online da sempre, collaborando per la redazione di articoli in materia di diritto, fiscalità e lavoro.
    Leggi anche

    Regime Forfettario: cosa cambia dal 2025?

    Nuovi limiti di reddito: aumento della soglia per i redditi di lavoro dipendente da 30.000 a 35.000 euro. Causa ostativa...

    IRES premiale imprese: come funziona?

    Aliquota ridotta al 20%: Riservata a chi rispetta specifiche condizioni. Requisiti principali: Mantenimento occupazionale, incremento forza lavoro, investimenti in beni...

    Pensione anticipata: cos’è e come ottenerla?

    Negli ultimi anni, il tema delle pensioni anticipate ha guadagnato sempre più attenzione, sia tra i lavoratori che tra...

    Inventario di magazzino: la rilevanza fiscale

    Cos'è l'inventario di magazzino: registrazione e controllo delle merci. Perché è importante: garantisce efficienza operativa e decisioni strategiche. Metodi principali: FIFO,...

    Conto corrente per non residenti

    Cos'è un conto corrente per non residenti: Un conto dedicato a chi risiede all'estero ma necessita di servizi bancari...

    Rivalutazione pensioni 2025

    La rivalutazione delle pensioni è un meccanismo fondamentale per adeguare gli importi degli assegni al costo della vita, preservando...