Tra tutti i bonus resi disponibili grazie al portale ufficiale INPS, è possibile anche accedere al reddito di cittadinanza. Questo tipo di misura, che possiamo individuare con la sigla RdC, è erogato in base a specifici requisiti economici per le famiglie che si trovano in difficoltà.

Il reddito di cittadinanza per giugno 2021 arriva a metà mese, per chi ha richiesto di accedere alla misura di sostegno entro fine maggio. Non è così invece per chi richiede il reddito di cittadinanza successivamente. Per queste famiglie è necessario aspettare ancora, fino a fine mese, per vedersi accreditata la mensilità.

In linea generale il reddito di cittadinanza è una misura presa per contrastare la povertà, che negli ultimi anni, soprattutto dopo lo scoppio della pandemia, è salita a livelli mai visti in precedenza. Oltre al reddito di cittadinanza, l’INPS mette a disposizione anche la pensione di cittadinanza, applicabile nel momento in cui in famiglia i componenti del nucleo abbiano raggiunto i 67 anni di età, oppure uno dei componenti si trovi in grave situazione di disabilità. Vediamo come funziona il reddito di cittadinanza e come viene erogato per il mese di giugno 2021.

Come funziona il reddito di cittadinanza

Vediamo come funziona brevemente il reddito di cittadinanza. Per questo tipo di misura il cittadino deve aspettare il mese successivo alla richiesta per vedersi erogate la mensilità. Questo tipo di reddito si può ricevere per un massimo di 18 mesi, limite fissato oltre il quale avviene uno stop.

Nonostante questo è possibile rinnovare la richiesta del reddito di cittadinanza aspettando un mese dall’ultima mentalità ricevuta. Per quanto riguarda invece la pensione di cittadinanza il rinnovo è automatico, e non bisogna necessariamente chiedere nuovamente l’adesione al bonus.

Per quanto riguarda i limiti di accesso a questo particolare reddito, si può richiedere solo se si è cittadini italiani o europei, o nel caso di familiare di un cittadino italiano o dell’Unione Europea. È necessario in ogni caso avere la residenza nel territorio italiano da non meno di 10 anni, per poter ottenere le mensilità del bonus.

Per il mese di giugno 2021 si prevede che la mensilità arriverà entro il 15 giugno nel caso in cui si è fatta richiesta del reddito di cittadinanza entro fine maggio. Si fa riferimento alla stessa data nel caso in cui si sia presentata una nuova domanda successivamente ai 18 mesi di termine della misura, e il mese di stop sia stato rispettato.

Bisognerà aspettare fino al 27 giugno 2021, nel caso in cui la domanda di RdC sia stata presentata precedentemente al mese di maggio 2021. E’ possibile non ricevere il reddito di cittadinanza nel caso in cui l’attestazione ISEE non sia corretta, nel caso in cui non si rientra tra chi ha beneficio al bonus, e nel caso in cui ci si trovi nella mensilità di stop successiva ai 18 mesi di erogazione.

Limitazioni di tipo economico e casi specifici

Vediamo quali sono le limitazioni di tipo economico per accedere al reddito di cittadinanza:

Attestazione ISEE: deve essere minore di 9.360 euro annui. L’ISEE a cui si fa riferimento può essere quello ordinario o minorenni;

Patrimonio immobiliare: deve essere inferiore a 30.000 euro, includendo il patrimonio in Italia e all’estero. Viene però esclusa la casa principale in cui si abita;

Patrimonio mobiliare: in questo caso bisogna fare riferimento al numero di componenti del nucleo familiare. Il patrimonio mobiliare non deve superare 6.000 euro nel caso di un solo componente, gli 8.000 euro per nuclei composti da due componenti, i 10.000 euro per i nuclei familiari composti da 3 o più con componenti. In questo caso si possono incrementare di 1.000 euro le cifre che riguardano ogni figlio a partire dal terzo, e di 5.000 euro per ogni familiare che ha una particolare disabilità. Per casi di disabilità grave vengono ammessi fino a 7.500 euro;

Reddito familiare: in questo caso non si deve superare una soglia annua, calcolata in base alla scala di equivalenza. Si arriva a 7.560 euro nel caso di pensione di cittadinanza.

Autoveicoli: nel caso in cui si posseggano autoveicoli, o motoveicoli, non si può accedere al reddito di cittadinanza in determinati casi. Se i mezzi sono stati immatricolati 6 mesi prima della domanda di reddito di cittadinanza, o superano i 1.600 cc di cilindrata non si può ricevere il reddito di cittadinanza. Lo stesso vale per i motoveicoli che superano i 250 cc di cilindrata. Non rientrano in questa fattispecie gli autoveicoli dedicati alle agevolazioni per persone con disabilità.

Navi o imbarcazioni: chi è proprietario di navi e imbarcazioni è automaticamente escluso dalla possibilità di ricevere il reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza e NASPI, sono compatibili?

Molti si chiedono se il reddito di cittadinanza è compatibile con altri tipi di sostegno erogati dalle amministrazioni pubbliche e dallo stato. Possiamo dire che per quanto riguarda la NASPI, l’INPS dichiara che è possibile ricevere entrambe le forme di sostegno.

Ricordiamo che la NASPI è un sostegno dedicato ai lavoratori che hanno perso il proprio lavoro per cause involontarie. La compatibilità tra RdC e NASPI è garantita, e lo stesso vale anche per la DIS-COLL, altra misura a sostegno del reddito per chi ha perso involontariamente il proprio lavoro.

Il reddito di cittadinanza inoltre è compatibile anche lo svolgimento di attività lavorativa, purché si rientri nelle casistiche viste sopra. Lo stesso vale anche se si svolgono attività di lavoro autonomo. In ogni caso è buona norma, ed è indicato dal portale ufficiale, aggiornare la comunicazione all’INPS entro 30 giorni dall’inizio della nuova attività.

È possibile richiedere di accedere al reddito di cittadinanza alle Poste Italiane, al sito ufficiale del reddito di cittadinanza, ai centri CAF o ai professionisti incaricati, oppure si può procedere in autonomia attraverso il portale ufficiale INPS.

Cosa fare se non arriva la mensilità del reddito di cittadinanza

Cosa si può fare nel momento in cui la mensilità legata al reddito di cittadinanza tarda ad arrivare? Le motivazioni per cui tarda ad arrivare possono essere diverse. Si può trattare di una questione di incompatibilità del reddito con i criteri per cui viene erogato.

Bisogna prima di tutto essere sicuri di poter ricevere il RdC, e se si rientra nei casi visti sopra. Il reddito di cittadinanza non arriva a chi non spetta. Le clausole sono molte ed è bene informarsi su ogni punto prima di procedere alla richiesta.

Se il reddito di cittadinanza non arriva entro il 27 di giugno, così come il 27 è la data fissata per ogni mese, potrebbe essere semplicemente in ritardo. Si consiglia comunque di rivolgersi ad un esperto in materia o a un CAF convenzionato per chiedere informazioni specifiche.

Può accadere che qualcosa sia andato storto, o può essere che si superino le soglie patrimoniali e reddituali legate ai criteri per accedere al reddito. In alcuni casi può essere consigliato ripresentare la domanda.

Bisogna anche ricordare che può succedere che ci si dimentichi della scadenza dei 18 mesi. Si ricorda che per il mese successivo ai 18 di erogazione è necessario un periodo di sospensione, da cui potrà poi seguire la nuova domanda.

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