Il ravvedimento speciale per gli anni d’imposta 2018-2022 è un’opportunità per la regolarizzazione fiscale, riservata ai contribuenti soggetti agli ISA (Indicatori Sintetici di Affidabilità fiscale) che hanno aderito al concordato preventivo biennale (CPB).
Questo strumento consente ai contribuenti di sanare eventuali irregolarità dichiarative con un onere ridotto, evitando le conseguenze più gravose delle sanzioni ordinarie. I contribuenti potranno accedere entro il 31 marzo 2025, ma solo a condizione di aver preventivamente accettato la proposta di concordato preventivo biennale, entro il termine tassativo del 31 ottobre 2024.
Sebbene il termine ultimo per il versamento della prima rata è fissato al 31 marzo 2025, alcuni contribuenti potrebbero considerare vantaggioso anticipare il pagamento rispetto a tale scadenza. La valutazione della convenienza di questa scelta dipende da vari fattori, tra cui la possibilità di ridurre interessi e sanzioni, la sicurezza fiscale derivante da una regolarizzazione tempestiva e l’esigenza di pianificare al meglio i flussi di cassa.
Poiché è prossima la scadenza del 31 ottobre per l’adesione al CPB, può essere utile per i professionisti e i loro clienti valutare i vantaggi e considerare se un versamento anticipato possa essere la scelta più opportuna.
Ravvedimento speciale 2018-2022
E’ una misura inizialmente introdotta con la Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197 del 2022). Tuttavia, la recente legge di conversione del D.L. 9 agosto 2024, n. 113 (legge 7 ottobre 2024, n. 143) ha introdotto una nuova possibilità di “ravvedimento speciale” legata al concordato preventivo biennale di cui al D. lgs. 13/2024.
Tale strumento è rivolto ai contribuenti che intendono regolarizzare le violazioni relative agli anni d’imposta dal 2018 al 2022. Tale strumento consente di sanare irregolarità dichiarative con sanzioni ridotte rispetto a quelle ordinarie, favorendo una chiusura bonaria delle pendenze fiscali. E’ riservato ai soggetti che adottano gli Indicatori Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA) e che hanno scelto di aderire al Concordato Preventivo Biennale (CPB).
La possibilità di accedere a questo condono è quindi subordinata alla partecipazione al CPB, che rappresenta una forma di collaborazione rafforzata con l’Agenzia delle Entrate. A differenza del ravvedimento operoso ordinario, il ravvedimento speciale permette una riduzione significativa delle sanzioni, che vengono applicate in misura pari al 5% dell’imposta dovuta (invece delle aliquote più elevate del ravvedimento ordinario). Ciò si traduce in un costo inferiore per i contribuenti che desiderano sanare le loro posizioni. Le eventuali rate successive devono seguire le scadenze indicate dalla legge, con un massimo di 20 rate trimestrali. Tuttavia, la scelta della rateizzazione deve essere attentamente valutata in base alla situazione di liquidità del contribuente e alle conseguenze derivanti dagli interessi di rateizzazione.
Occorre sottolineare che la normativa prevede che l’inadempimento nei versamenti, sia in forma rateale sia unica, comporta la perdita dei benefici previsti dal ravvedimento speciale. In tal caso, l’Agenzia delle Entrate potrà riprendere eventuali azioni di accertamento con l’applicazione delle sanzioni ordinarie. In caso di decadenza, i contribuenti che non hanno rispettato i termini di versamento si troveranno nuovamente esposti a possibili controlli e accertamenti, con il rischio di sanzioni più elevate rispetto a quelle previste dal condono.
Modalità di adesione
La Legge n. 197/2022 non ha previsto un modello ad hoc di adesione per il ravvedimento speciale. Di conseguenza, il perfezionamento dell’adesione avviene unicamente tramite il pagamento degli importi dovuti, che può essere effettuato in un’unica soluzione o in forma rateale. Come detto, il termine ultimo per il versamento della prima rata è fissato al 31 marzo 2024. Il versamento anticipato rispetto alla scadenza può comportare una riduzione degli interessi legali maturati e garantire una maggiore certezza fiscale, evitando potenziali accertamenti nel periodo di attesa.
Differenze rispetto ad altri istituti di regolarizzazione
Il ravvedimento speciale si distingue rispetto ad altri strumenti di regolarizzazione fiscale, come il ravvedimento operoso ordinario:
Caratteristica | Ravvedimento Operoso Ordinario | Ravvedimento Speciale |
---|---|---|
Periodo di riferimento | Qualsiasi annualità | 2018-2022 |
Aliquota sanzionatoria | Variabile, da 0,1% a 3,75% dell’imposta | 5% dell’imposta dovuta |
Accesso | Per tutti i contribuenti | Solo soggetti ISA aderenti al CPB |
Modalità di adesione | Tramite versamento con codice tributo specifico | Tramite versamento, senza modello dedicato |
Scadenza versamento | Variabile in base al tipo di violazione | Prima rata entro 31 marzo 2025 |
Convenienza di anticipare il versamento
Poste queste doverose premesse, analizziamo ora i vantaggi del ravvedimento speciale
Riduzione delle sanzioni ed interessi
Il versamento anticipato comporta una riduzione degli interessi legali calcolati sull’imposta dovuta. Dato che gli interessi decorrono fino alla data effettiva di pagamento, anticipare il versamento può tradursi in un risparmio, soprattutto per i contribuenti con importi rilevanti da regolarizzare. Effettuare il versamento in anticipo rispetto alla scadenza prevista consente di chiudere anticipatamente le pendenze relative agli anni d’imposta oggetto del ravvedimento.
Esempio di risparmio su interessi
Per meglio comprendere i possibili benefici economici di un versamento anticipato, si può considerare un esempio pratico che confronta il costo del versamento entro il termine del 31 marzo 2025 con quello di un pagamento anticipato al 31 ottobre 2024:
Data di Versamento | Importo Imponibile | Interessi Legali | Importo Totale | Risparmio Sugli Interessi |
---|---|---|---|---|
31 marzo 2025 (scadenza) | 10.000 € | 3% annuo | 10.300 € | – |
31 ottobre 2024 (anticipato) | 10.000 € | 0,5% annuo | 10.050 € | 250 € |
In questo esempio ipotetico, il contribuente potrebbe risparmiare 250 euro di interessi grazie all’anticipo del pagamento. Tale vantaggio risulterà più significativo all’aumentare dell’importo da regolarizzare.
Tutela dagli accertamenti
Un beneficio è la possibilità di ridurre il rischio di accertamenti analitici e induttivi per le annualità sanate, limitando le probabilità di interventi da parte dell’Agenzia delle Entrate su redditi e IRAP per tali periodi.
Tuttavia, è importante sottolineare che tale strumento non offre una protezione totale dagli accertamenti, poiché l’Amministrazione Finanziaria conserva la facoltà di procedere a verifiche in caso di gravi irregolarità o sospetti di frode. La riduzione delle probabilità di controlli di tipo induttivo (come quelli basati su indicatori esterni di reddito) è particolarmente apprezzata dalle imprese, che possono così evitare contenziosi futuri.
Occorre inoltre considerare che i termini di accertamento per i soggetti che utilizzano gli ISA possono essere prorogati in determinate circostanze, ma questa proroga non è un effetto diretto del ravvedimento speciale. Dopo aver completato la sanatoria, le annualità regolarizzate sono in parte protette da nuovi accertamenti, salvo situazioni particolari che potrebbero giustificare ulteriori controlli. In questo contesto, la stabilità delle posizioni fiscali pregressa è un vantaggio significativo per le imprese, che possono così pianificare le loro strategie aziendali con maggiore serenità.
Convenienza economica
Può essere economicamente vantaggioso per i periodi d’imposta segnati da eventi straordinari, come la pandemia Covid-19, che ha influito negativamente sui risultati economici di molte imprese, in particolare nel 2020 e 2021. Anticipare il pagamento del ravvedimento speciale consente ai contribuenti di gestire meglio i flussi di cassa, soprattutto se si prevedono periodi di maggiore disponibilità di liquidità. In questi casi, potrebbe essere conveniente per le imprese utilizzare risorse disponibili nel breve termine per ridurre gli oneri futuri legati agli interessi.
D’altro canto, il principale svantaggio dell’anticipo del versamento risiede nella necessità di un’immediata uscita di liquidità. Questo aspetto è particolarmente rilevante per le imprese che desiderano mantenere una maggiore disponibilità per le necessità operative o per eventuali investimenti. Inoltre, anticipare il versamento comporta la rinuncia alla possibilità di beneficiare di eventuali modifiche normative o proroghe che potrebbero essere introdotte in futuro. Sebbene tali cambiamenti non siano prevedibili, esiste sempre il rischio che la normativa possa essere rivista in senso più favorevole per i contribuenti.