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Qual è il costo di un dipendente per un’azienda?

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Qual è il costo di un dipendente per un’azienda? Le voci da tenere in considerazione sono diverse, tuttavia, tra queste, il principale costo è rappresentato dai contributi previdenziali ed assistenziali.

Il costo di un dipendente per un’azienda deriva da molti fattori. Il costo effettivo di un dipendente non corrisponde esattamente a quanto riportato nella busta paga mensile del dipendente. Occorre considerare anche:

  • RAL, retribuzione annua lorda;
  • INPS;
  • TFR;
  • Tredicesima mensilità;
  • Quattordicesima mensilità;
  • Costi delle attrezzature di lavoro;
  • Eventuali trasferte del lavoratore.

Il costo del lavoro rappresenta è una delle componenti più onerose per quanto riguarda i costi aziendali da sostenere.

Il costo del lavoro non è composto soltanto dalla retribuzione occorre aggiungere altre voci come i contributi INPS ed il premio INAIL.


Quanto costa un dipendente per un’azienda? 

Per stabilire quanto costa un dipendete per un’azienda occorre tenere in considerazione diversi fattori, come abbiamo visto. Partiamo ad analizzarli brevemente.

RAL

La RAL, ossia la retribuzione lorda da erogare al dipendente, varia in base alla tipologia di contratto con il quale viene assunto. E’ essenzialmente la somma di tutti gli stipendi lordi ricevuti nell’arco di un anno solare. 

Si fa riferimento agli importi lordi, che includono le tasse ed i contributi previdenziali che il dipendente è tenuto a pagare. I contributi previdenziali per un dipendente sono in parte a carico di quest’ultimo (per circa 1/3) e in parte a carico del suo datore di lavoro (i restanti 2/3). 

La parte a carico del dipendente è quella inclusa nella RAL, quella a carico del datore di lavoro non è inclusa nella RAL.

L’ammontare della RAL non è fisso ma è variabile e dipende dagli accordi presi con il singolo dipendente. La retribuzione minima del lavoratore è, infatti, determinata dai minimi salariali previsti dal contratto collettivo, dal livello di inquadramento del lavoratore, dalla categoria (dirigente, quadro, impiegato, operai), dalla sua mansione e da eventuali elementi ad personam.

Il datore di lavoro è tenuto a trattenere e versare periodicamente allo Stato per quanto riguarda l’Irpef e all’INPS i contributi. Il datore di lavoro è il sostituto di imposta, si sostituisce cioè al lavoratore nel pagamento delle tasse.

La RAL di un dipendente che guadagna 1.600 euro lordi al mese ammonterebbe a 19.200 euro (1.600 x 12 = 19.200).

Contributi previdenziali

I contributi previdenziali sono pagati in parte dal dipendente, tramite trattenuta in busta paga ed in parte dal datore di lavoro.

La parte a carico del datore, non è inclusa nella RAL e non è visibile in busta paga, ma deve essere tenuto in considerazione per calcolare il costo aziendale di un dipendente.

L’importo dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro varia in base alla RAL e a da altri elementi, come la tipologia di attività svolta dall’azienda, le dimensioni e natura giuridica della società, la qualifica del dipendente.

Gli oneri previdenziali e assicurativi a carico del datore di lavoro ammontano a circa il 31% della RAL.

Il pagamento va effettuato in quote mensili, tramite modello F24, entro il giorno 16 del mese successivo a quello di paga.

Pertanto nel caso di una RAL di 19.200 euro dovrai versare, in un anno, circa 5.952 euro di contributi previdenziali e assicurativi (19.200 x 31%).

Dopo i contributi INPS vanno calcolati quelli relativi all’INAIL.

Trattamento di fine rapporto (TFR)

Il trattamento di fine rapporto (TFR) è una porzione di retribuzione che il datore di lavoro è tenuto ad accantonare ogni anno e dovrà verserai al lavoratore al termine del rapporto di lavoro, per licenziamento, dimissioni o al momento della pensione.

Per calcolare l’importo da accantonare per il TFR di un tuo dipendente dovrai dividere la sua RAL per 13,5.

Calcolo del costo del dipendente

La somma dei fattori indicati precedentemente, ovvero la RAL, i contributi INPS e INAIL a carico dell’azienda ed il TFR a cui devono essere aggiunti eventualmente altri ulteriori costi.

A questi costi devono necessariamente essere aggiunti quelli necessari per le attrezzature specifiche, (computer, uffici, ecc.) a seconda della mansione, ed anche i costi per la gestione amministrativa e fiscale.

Come ridurre i costi?

La Legge di Bilancio 2021 ha previsto alcuni bonus con la finalità di incentivare l’occupazione e ridurre i costi a carico dell’azienda, tra questi occorre menzionare il Bonus donna, sgravi contributivi per le assunzioni di under 36, per conoscere tutti gli incentivi previsti per il 2021:

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    Elisa Migliorini
    Elisa Migliorinihttps://www.linkedin.com/in/elisa-migliorini-0024a4171/
    Laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Firenze. Approfondisce i temi legati all'IVA ed alla normativa fiscale domestica oltre ad approfondire aspetti legati al diritto societario.
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