Quadro RW conti esteri sotto € 5.000: quando va fatto monitoraggio

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In caso di presenza di più conti correnti esteri detenuti presso lo stesso intermediario, occorre capire come calcolare la giacenza media di 5.000 euro per comprendere quando è dovuta l’IVAFE e quando va comunque compilato il quadro RW ai fini del monitoraggio fiscale.

La regola di base è questa: se la giacenza media annua dei conti correnti e depositi esteri non supera 5.000 euro, l’IVAFE in misura fissa non è dovuta, ma l’obbligo di monitoraggio nel Quadro RW scatta comunque se il valore massimo complessivo raggiunto nell’anno supera 15.000 euro anche per un solo giorno.

In assenza di superamento della soglia massima di 15.000 euro e con giacenza media annua non superiore a 5.000 euro, non vi è né IVAFE né obbligo di monitoraggio per questi specifici rapporti bancari esteri, fermo restando che le altre attività estere seguono regole proprie prive di soglia di esonero per il monitoraggio. La giacenza media rileva ai soli fini IVAFE, mentre la soglia 15.000 euro rileva ai soli fini del monitoraggio, con possibile compilazione del Quadro RW/Quadro W per uno solo dei due profili quando si verifica una sola delle due condizioni.

Perché esiste la “doppia soglia

Il Quadro RW assolve due funzioni: monitoraggio fiscale di investimenti e attività estere e liquidazione delle imposte patrimoniali IVIE/IVAFE, per cui la normativa distingue soglie e presupposti in modo coerente con la diversa finalità dei due obblighi. Per i depositi e conti correnti esteri, l’esonero dal monitoraggio si applica quando il valore massimo complessivo nell’anno non supera 15.000 euro, mentre l’IVAFE fissa di 34,20 euro è dovuta solo se la giacenza media annua supera 5.000 euro, con due “gate” diversi che possono aprirsi separatamente. Le istruzioni dichiarative riportano esempi specifici su aggregazioni per intermediario e ripartizioni pro‑quota, a conferma della natura tecnica e distinta dei due test di soglia.

Il perimetro del monitoraggio fiscale è definito dall’articolo 4 del D.L. n. 167/1990, che impone la dichiarazione degli investimenti e attività estere suscettibili di produrre redditi imponibili in Italia nel Quadro RW/Quadro W delle persone fisiche residenti. La soglia dei 15.000 euro per l’esonero dal monitoraggio di depositi e conti correnti esteri deriva dalle modifiche introdotte dalla Legge n. 186/14, che hanno elevato il “picco” massimo rispetto al passato (prima era 10.000 euro) e consolidato la distinzione con l’IVAFE. Le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate ribadiscono che il Quadro RW/W serve sia al monitoraggio, sia alla liquidazione delle imposte patrimoniali, rinviando agli esempi per i casi di più conti presso lo stesso intermediario.

Cosa significa “complessivamente non superiore a 5.000 euro”

Ai fini IVAFE, la soglia dei 5.000 euro si verifica sul valore medio di giacenza annuo complessivo” per ciascun intermediario, calcolato pro‑quota in caso di cointestazione o deleghe, secondo le istruzioni che mostrano come attribuire la media a ciascun conto in presenza di più rapporti presso lo stesso soggetto estero. Se la giacenza media complessiva presso quell’intermediario è non superiore a 5.000 euro, l’IVAFE non è dovuta per quei conti, restando però impregiudicato il test separato del monitoraggio basato sul valore massimo complessivo dell’anno. In pratica, conti multipli piccoli presso lo stesso intermediario si sommano per il test IVAFE, e lo stesso principio di cumulo “complessivo” si applica per il picco annuale ai fini del monitoraggio.

Le istruzioni chiariscono che, in presenza di più conti presso lo stesso intermediario estero, si compila un rigo per ciascun conto, ripartendo correttamente i valori in colonna e applicando la giacenza media complessiva ai fini dell’IVAFE, con criteri pro‑quota per cointestatari e delegati. La mera delega ad operare su un conto estero può far scattare l’obbligo di monitoraggio, secondo le condizioni previste dalle istruzioni del modello e dai principi del monitoraggio fiscale. Nei casi complessi con conti in valute diverse o quote variabili nell’anno, le istruzioni e i materiali professionali forniscono esempi di ripartizione e conversione da seguire per evitare errori formali.

IVAFE fissa di 34,20 euro: quando si paga

L’IVAFE sui conti correnti e libretti esteri è dovuta in misura fissa pari a 34,20 euro per ciascun rapporto, solo se la giacenza media annua supera 5.000 euro, con eventuale credito d’imposta per patrimoniali analoghe pagate all’estero entro il limite dell’imposta italiana. Se la giacenza media complessiva per intermediario non supera 5.000 euro, l’IVAFE non è dovuta, ferma restando la possibile compilazione RW per il monitoraggio se è stato superato il picco di 15.000 euro nell’anno. Le istruzioni rinviano a esempi operativi per la ripartizione della giacenza media tra conti multipli presso lo stesso intermediario e per l’indicazione delle colonne dedicate nel quadro.

La soglia 15.000 euro per il monitoraggio

Per depositi e conti correnti esteri, l’esonero dal monitoraggio opera solo se il valore massimo complessivo raggiunto nell’anno non supera 15.000 euro, anche se per un solo giorno, perché il test è legato al “picco” di disponibilità e non alla situazione di fine anno. Al superamento di tale picco, scatta l’obbligo di indicazione nel Quadro RW/Quadro W ai fini del monitoraggio, anche quando la giacenza media annua non supera 5.000 euro e, quindi, non vi è IVAFE dovuta. Il principio del valore massimo “complessivo” implica che conti multipli presso più intermediari concorrano al test di 15.000 euro per il monitoraggio, secondo la formulazione dell’articolo 4 del D.L. 167/1990 e le letture consolidate di prassi e dottrina professionale.

Tabella di confronto: quando compilare il RW

ScenarioMonitoraggio RWIVAFE
Media ≤ 5.000 per intermediario e picco < 15.000No RW per monitoraggio Non dovuta 
Media > 5.000 e picco < 15.000No RW per monitoraggio Dovuta 34,20 per ciascun conto 
Media ≤ 5.000 e picco ≥ 15.000RW solo monitoraggio Non dovuta 
Media > 5.000 e picco ≥ 15.000RW monitoraggio + IVAFE Dovuta 34,20 per ciascun conto

Casi particolari e punti di attenzione

Per attività estere diverse da depositi e conti correnti, il monitoraggio non prevede soglie di esonero e l’indicazione è dovuta indipendentemente dall’ammontare, salvo specificità dell’IVIE per immobili esteri in sede di liquidazione. Il Quadro RW/W riguarda anche chi ha mera disponibilità o possibilità di movimentazione di attività estere, non solo il titolare formale, secondo i criteri consolidati di monitoraggio. In presenza di imposte patrimoniali estere analoghe all’IVAFE, è possibile scomputare un credito d’imposta nei limiti dell’imposta italiana dovuta.

Esempi pratici

Vediamo, di seguito, alcuni esempi pratici di compilazione del quadro RW in caso di presenza di più conti correnti esteri detenuti presso lo stesso intermediario.

Esempio A

Dati dei conti esteri detenuti presso lo stesso intermediario:

Conto% possessoGiorniGiacenza media
Conto Alfa100%3651.500
Conto Beta50%3656.000

Per l’individuazione dell’assoggettamento ad IVAFE occorre individuare il valore medio di giacenza per l’intermediario:

Valore medio annuo totale = 1.500 + (6.000 x 0,5) = 4.500.

Il valore medio di giacenza complessivo (pro quota) è inferiore a 5.000 euro l’IVAFE non è dovuta. In ogni caso, il contribuente è tenuto alla compilazione del quadro RW/W ai fini degli obblighi di monitoraggio nel caso in cui depositi e conti correnti abbiano un valore massimo complessivo giornaliero superiore a 15.000 euro.

Esempio B

Dati dei conti esteri detenuti presso lo stesso intermediario:

Conto% possessoGiorniGiacenza media
Conto Alfa100%3654.000
Conto Beta50%3657.000

Il valore medio di giacenza complessivo (pro quota) è pari a: ((7.000 x 0,5) + 4.000) = 7.500 pertanto l’IVAFE risulta dovuta. Nel quadro RW devono essere compilati due righi diversi. La compilazione è la seguente:

Conto Alfa

ColonnaDescrizione
1 Codice titolo possesso1 proprietà
3 Codice individuaz. bene1 conti correnti
4 Codice Stato esteroCodice Stato
5 Quota di possesso100%
6 Criterio determin. valore2 valore nominale
7 Valore inizialeValore iniziale
8 Valore finaleValore di giacenza medio complessivo 7.500
10 Giorni IVAFE365
14 Codice5 Nessun quadro compilato
29 IVAFE34
30 IVAFE dovuta34

Conto Beta

ColonnaDescrizione
1 Codice titolo possesso1 proprietà
3 Codice individuaz. bene1 conti correnti
4 Codice Stato esteroCodice Stato
5 Quota di possesso100%
6 Criterio determin. valore2 valore nominale
7 Valore inizialeValore iniziale
8 Valore finaleValore di giacenza medio complessivo 7.500
10 Giorni IVAFE365
14 Codice5 Nessun quadro compilato
18 Codice fiscale altri cointestatariC.F. comproprietario
29 IVAFE17
30 IVAFE dovuta17

Errori frequenti da evitare

Somma errata della giacenza media tra conti dello stesso intermediario e mancata ripartizione pro‑quota sono tra gli errori più comuni che generano richieste di chiarimenti o sanzioni. Altre criticità ricorrenti riguardano la mancata indicazione del valore massimo annuale ai fini del monitoraggio quando il picco ha superato 15.000 euro anche per un solo giorno. Attenzione infine al corretto codice di individuazione del bene e alla valorizzazione in valuta, seguendo gli esempi tecnici riportati nelle istruzioni e nei materiali formativi ufficiali.

Consulenza fiscale online

Per ottimizzare compilazione RW, verifica delle soglie e pianificazione dei rapporti esteri, è utile un check‑up documentale con definizione di policy interne su soglie e flussi, così da prevenire errori e minimizzare rischi sanzionatori. Un percorso di consulenza dedicato consente di impostare metodi di calcolo standard, tracciabilità delle movimentazioni e corrette ripartizioni pro‑quota tra cointestatari e delegati. È disponibile assistenza personalizzata per casi multi‑intermediario, multi‑valuta e per coordinare RW/Quadro W con eventuali crediti d’imposta esteri.

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Federico Migliorini
Federico Migliorinihttps://fiscomania.com/federico-migliorini/
Dottore Commercialista, Tax Advisor, Revisore Legale. Aiuto imprenditori e professionisti nella pianificazione fiscale. La Fiscalità internazionale le convenzioni internazionali e l'internazionalizzazione di impresa sono la mia quotidianità. Continuo a studiare perché nella vita non si finisce mai di imparare. Se hai un dubbio o una questione da risolvere, contattami, troverò le risposte. Richiedi una consulenza personalizzata con me.
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