Visita fiscale e smart working: obblighi e fasce di reperibilità

L’introduzione dello smart working ha trasformato il...

Ritorno del reddito di cittadinanza nel 2025: promessa o utopia?

L'annuncio di un possibile ritorno del Reddito...

Negata modifica atto agevolazione prima casa per espatrio

Un soggetto rientrato temporaneamente in Italia dall'estero,...

Portogallo: Scheda Fiscale e agevolazioni

Fiscalità InternazionaleGiurisdizioni EsterePortogallo: Scheda Fiscale e agevolazioni
Scheda fiscale Portogallo
Scheda fiscale Portogallo
CAPITALELisbona
LINGUA UFFICIALEPortoghese
MONETAEuro
FORMA ISTITUZIONALERepubblica Parlamentare
CONVENZIONE CON ITALIASi

Scheda Fiscale del Portogallo: requisiti di ingresso, regime tributario per privati ed imprese. Agevolazioni fiscali per privati professionisti ed imprese in Portogallo. Regime dei residenti non abituali in Portogallo.

In questo report dedicato al Portogallo ti spiego il regime fiscale di tassazione di soggetti residenti e non residenti in Portogallo.

Scoprirai quali sono i vantaggi che un Paese come il Portogallo è in grado di offrire a chi decide di trasferire la residenza nel Paese.

In generale il Portogallo è un Paese UE non certo famoso per avere una tassazione favorevole per i propri residenti. Tuttavia, negli ultimi anni è stato in grado di sviluppare una serie di incentivi che hanno portato a trasferirsi nel Paese molte persone da tutta europa.

Questa normativa fiscale è stata in grado di portare ricchezza al Paese. Molte persone che non avrebbero mai pagato imposte nel Paese si sono trasferite in Portogallo spendendo nel Paese lusitano i propri soldi. Con un ritorno positivo per tutta l’economia.

Di seguito voglio spiegarti il funzionamento del sistema tributario lusitano con tutte le sue potenzialità da sfruttare.

Vediamo, quindi, il funzionamento del sistema fiscale lusitano.


REQUISITI DI INGRESSO IN PORTOGALLO

Voglio iniziare questo report indicandoti i requisiti che ti occorrono se vuoi trasferirti in Portogallo.

Il Portogallo è membro dell’Unione Europea. Questo vuol dire che i titolari di passaporto UE, e i residenti dei Paesi che hanno un programma di esenzione dall’obbligo del visto, possono soggiornare nel Paese per un massimo di 90 giorni.

Per i soggetti residenti in altri Paesi, l’ingresso nel Paese è vincolato all’ottenimento di un visto di ingresso.

Vediamo le casistiche che si possono presentare.

INGRESSO DI SOGGETTI UE

I cittadini della UE non hanno bisogno di visto per entrare in Portogallo. E’ sufficiente produrre la carta di identità o il passaporto in corso di validità, al momento dell’ingresso. Questo indipendentemente dalla durata del soggiorno nel Paese.

Per soggiorni di durata superiore a 90 giorni è necessario registrare la propria presenza presso le Autorità competenti.

Che cosa accade ai cittadini stranieri che vivono in Stati UE?

I cittadini stranieri che vivono all’interno della UE devono presentare un permesso di soggiorno emesso dal loro paese di residenza, nonché un passaporto valido.

Questi soggetti devono anche richiedere un visto di ingresso e giustificare il loro soggiorno in Portogallo.

Le ragioni del viaggio possono includere turismo, motivi religiosi, familiari, culturali, professionali o politici.

INGRESSO DI SOGGETTI NON UE

I cittadini non appartenenti alla UE che intendono soggiornare per oltre 12 mesi in Portogallo dovranno richiedere un visto per soggiorno di lunga durata.

Hanno diritto all’ottenimento di un permesso di soggiorno o un visto di soggiorno temporaneo.

Le pratiche per l’ottenimento vanno inoltrate presso l’ambasciata o il consolato portoghese presenti nel paese di residenza del richiedente.

Il visto per soggiorni di lunga durata è concesso agli stranieri che si trasferiscono in Portogallo a scopo medico, religioso o di ricerca, dopo il pensionamento, per studio, ricerca, insegnamento, per fare investimenti, impresa o un lavoro altamente qualificato.

HAI NECESSITA’ DI UN VISTO?

I cittadini provenienti dai seguenti paesi non hanno bisogno di un visto per recarsi in Portogallo:

Andorra, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Bolivia, Brasile, Brunei, Bulgaria, Canada, Cile, Costa Rica, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, El Salvador, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gibilterra, Grecia, Guatemala , Honduras, Ungheria, Islanda, Irlanda, Israele, Italia, Giappone, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malesia, Malta, Messico, Monaco, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Nicaragua, Corea del Nord, Norvegia, Panama, Paraguay, Romania, Salvador , San Marino, Singapore, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti, Uruguay, Città del Vaticano, Venezuela.

I cittadini titolari di passaporti dei seguenti paesi devono ottenere un visto prima di recarsi in Portogallo, anche per turismo:

Afghanistan, Algeria, Angola, Armenia, Azerbaigian, Bahrain, Bangladesh, Bielorussia, Belize, Benin, Bhutan, Bolivia, Botswana, Burkina Faso, Burundi, Cambogia, Camerun, Capo Verde, Repubblica Centrafricana, Ciad, Cina, Comore, Congo, Cuba, Repubblica Democratica del Congo, Gibuti, Repubblica Dominicana, Timor Est, Ecuador, Egitto, Guinea equatoriale, Eritrea, Etiopia, Figi, Gabon, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea-Bissau, Guyana, Haiti, India, Indonesia, Iran, Iraq, Costa d’Avorio, Giamaica, Giordania, Kazakistan, Kenya, Kuwait, Kirghizistan, Laos, Libano, Lesotho, Liberia, Libia, Madagascar, Malawi, Maldive, Mali, Isole Marshall, Mauritania, Micronesia, Mongolia, Marocco, Mozambico, Myanmar, Namibia, Nauru, Nepal, Niger, Nigeria, Corea del Nord, Marianne settentrionali, Oman, Pakistan, Palau, Papua Nuova Guinea, Filippine, Qatar, Russia, Ruanda, Samoa, Sao Tome e Principe, Arabia Saudita, Senegal, Sierra Leone, Somalia , Sud Africa, Sri Lanka, Sudan, Suriname, Swaziland, Siria, Tagikistan, Tanzania, Togo, Tonga, Tunisia, Turchia, Turkmenistan, Emirati Arabi Uniti, Uganda, Uzbekistan, Vanuatu, Vietnam, Yemen, Zambia, Zimbabwe.

DOCUMENTI RICHIESTI PER IL VISTO

I documenti necessari per avviare la procedura di richiesta del visto possono variare da un Paese all’altro.

In generale, avrai bisogno dei seguenti documenti:

  • Modulo di richiesta del visto compilato e firmato;
  • Passaporto valido con almeno una pagina vuota;
  • Fototessera del formato richiesto per il passaporto;
  • Prove di mezzi finanziari sufficienti per mantenersi durante il soggiorno;
  • Prova dell’acquisto del biglietto aereo di ritorno o altro documento che dimostri la volontà di lasciare il Paese;
  • Giustificazione dello scopo della visita;
  • Spese di gestione della pratica.

Naturalmente, se hai bisogno del visto di ingresso ti consiglio di avviare la procedura con adeguato anticipo. I tempi di elaborazione di queste pratiche possono rivelarsi più lunghi del previsto.

Per approfondire il discorso visti, ti lascio questo link:

Portal das Comunidades Portuguesas – Visti


IL SISTEMA TRIBUTARIO IN PORTOGALLO: PERSONE FISICHE ED IMPRESE

In questa sezione del report voglio mostrarti il regime fiscale di tassazione presente in Portogallo per privati ed imprese.

In generale la Costituzione portoghese garantisce l’autonomia finanziaria delle autarchie locali. Questo fa si che molti Comuni impongano una sovrimposta locale (“derrata“) all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRS).

Tuttavia, come ti spiegherò, ci possono essere anche molti vantaggi legati alla regime fiscale in Portogallo.

Vediamo, il sistema tributario portoghese.

IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE IRS

L’imposta sul reddito delle persone fisiche è l’IRS. Questa imposta si applica sul reddito complessivo delle persone fisiche fiscalmente residenti.

Si considerato residenti i soggetti che, nell’anno a cui si riferiscono i redditi:

  • Hanno soggiornato per più di 183 giorni in territorio portoghese (anche non consecutivamente);
  • Pur avendo soggiornato per un periodo inferiore, dispongano di una dimora e facciano supporre di considerarla come residenza abituale;
  • Svolgano all’estero funzione o incarichi di carattere pubblico al servizio dello Stato portoghese;
  • Facciano parte dell’equipaggio di navi e aeromobili di cui il proprietario abbia residenza o sede sociale o direzione effettiva in Portogallo;
  • Sono considerate residenti in territorio portoghese le persone di nazionalità portoghese che abbiano trasferito la propria residenza in Paesi, territori o regioni, soggetti ad un regime fiscale chiaramente più favorevole e siano inclusi in un’apposita lista adottata dal ministero delle Finanze. Tale presunzione è efficace per l’anno in cui avviene il trasferimento di residenza e per i quattro anni successivi, fatta salva la possibilità per l’interessato di dimostrare che esso sia avvenuto per ragioni attendibili.

Eventuali conflitti di residenza dovranno essere definiti attraverso l’applicazione e l’interpretazione delle convenzioni contro le doppie imposizioni (ove esistenti).

Sono soggette ad IRS le seguenti categorie di reddito:

  • Redditi da lavoro dipendente (categoria A);
  • Redditi aziendali e professionali (categoria B);
  • Capital Gain e redditi di capitale (categoria E);
  • Redditi da locazione (categoria F);
  • Aumenti di capitale netto (categoria G);
  • Pensioni (categoria H).

IRS Imposta sul reddito delle persone fisiche

IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE IRS
REDDITI IN €ALIQUOTA
Fino a 7.00014,5%
da 7.000 a 20.00028,5%
da 20.000 a 40.00037%
da40.000 a 80.00045%
Superiore a 80.00048%

LA TASSAZIONE DELLE PLUSVALENZE

In caso di residenza in Portogallo, le plusvalenze che derivano dalla cessione di un immobile sono tassate soltanto sulla metà del loro valore e l’aliquota d’imposta applicabile dipende dal reddito complessivo del residente. 

In caso di residenza permanente e reinvestimento delle plusvalenze percepite in Portogallo, la plusvalenza non è tassata

Per ottenere l’esenzione da applicare, ci sono alcuni requisiti che devono essere soddisfatti. Le plusvalenze che derivano invece dalla cessione di quote sono soggette a un’aliquota d’imposta del 10%

Invece di applicare questa aliquota, il contribuente può scegliere di aggregare al reddito. 

Le plusvalenze che derivanti dalla cessione di azioni o quote non sono soggette a tassazione se si tratta di titolo di una public limited company (SA).

Le ritenute applicabili sui redditi corrisposti a persone fisiche residenti e non residenti sono del 21,5%.

I contribuenti residenti nelle regioni autonome delle Azzorre e Madeira beneficiano di riduzioni fiscali ai sensi della normativa seguente:

  • Azzorre – decreto legislativo regionale 2/99/A, del 20 gennaio, e n. 33/99/A, del 30 dicembre;
  • Madeira – decreto legislativo regionale 3/2001/M, del 22 febbraio.

RITENUTE ALLA FONTE (TAXAS LIBERATORIAS ESPECIAIS)

Alcuni redditi sono tassati mediante il ricorso a ritenute alla fonte (taxas liberatórias) che dispensano il titolare dal cumulo con gli altri redditi imponibili.

Rientrano in questa categoria:

  • I redditi derivanti da plusvalenze nelle operazioni che riguardano valori mobiliari e strumenti finanziari (aliquota del 28%);
  • I compensi straordinari attribuiti da entità patronali (aliquota del 10%);
  • Gli utili distribuiti (dividendi) e gli interessi pagati (aliquota del 28%).

TASSAZIONE DELLE PERSONE FISICHE NON RESIDENTI

I soggetti non fiscalmente residenti in Portogallo tassano nel Paese solo i redditi di fonte lusitana. Questi redditi sono soggetti a tassazione con un’aliquota d’imposta generale del 25%.

I redditi che derivano da beni immobili sono soggetti ad una aliquota fiscale del 15%.

Alcuni tipi di plusvalenze, come quelle derivate da trasferimento di azioni, sono anch’esse soggette a un’aliquota d’imposta del 10%. 

A seconda della classificazione del reddito, questi possono essere oggetto di una aliquota di imposta alla fonte.

I redditi prodotti in territorio portoghese sono soggetti alle tasse speciali e liberatorie previste dal codice tributario.Tra le principali tasse liberatorie previste dall’ordinamento portoghese si indicano:

  • La ritenuta alla fonte del 28% applicabile al saldo positivo tra plusvalenze e minusvalenze derivanti da alienazioni di quote societarie ed operazioni relative a strumenti finanziari (salvo alcune eccezioni);
  • La tassa liberatoria del 28% applicabile ai redditi catastali;
  • Una tassa liberatoria del 25% applicabile ad altri redditi conferiti da entità non residenti.

REGIME FISCALE DEI RESIDENTI NON ABITUALI IN PORTOGALLO

Si chiama Non-Habitual Residence Program (RRNH), ed è un regime fiscale di favore.

Come avrai capito il Portogallo non è un paradiso fiscale per i soggetti residenti. Tuttavia, questo Paese ha un sistema di esenzione da tassazione davvero interessante.

Il regime fiscale per residenti non abituali (RRNH) è applicabile a quei soggetti che, non avendo preso la residenza in Portogallo a fini fiscali negli ultimi 5 anni, trasferiscano in Portogallo la residenza fiscale.

L’RRNH è stato creato allo scopo di attirare in territorio portoghese persone qualificate e con potere di acquisto. L’intento prevede la creazione di un regime fiscale conveniente e vantaggioso per gli aventi requisiti, siano essi professionisti o pensionati.

Oltre ai vantaggi previsti dal Regime RNH, il Portogallo offre innumerevoli altri vantaggi a livello di tassazione. Nello specifico si tratta della non imposizione fiscale sulla successione per morte e sulle donazioni a famigliari diretti, che rappresenta una considerevole agevolazione fiscale.

I VANTAGGI DEL REGIME RRNH

REDDITI PERCEPITI IN PORTOGALLOREDDITI PERCEPITI FUORI DAL PORTOGALLO
Sono tassati con aliquota fissa del 20% i redditi da lavoro dipendente o autonomo (rispettivamente categoria A e B) generati da attività considerate “ad alto valore aggiunto” e nello specifico: architetti, ingegneri, artisti, revisori fiscali, medici, membri di organi amministrativi e quadri superiori con poteri di vincolo.
I redditi provenienti da immobili, interessi, dividendi, plusvalenze e royalties sono tassati con aliquota fissa del 28%.
È possibile beneficiare di un’esenzione fiscale in Portogallo a condizione che i redditi siano stati tassati nello Stato della fonte e non siano considerati percepiti in territorio portoghese.
Rientrano in questa categoria: stipendi, pensioni, redditi professionali, affitti immobiliari, interessi, dividendi, plus valenze e royalties.
Ci sono pensioni, ad esempio, che in conformità all’accordo sulla doppia tassazione siglato fra lo Stato della fonte e il Portogallo, possono beneficiare della doppia esenzione, comportando la percezione di pensioni non oggetto di alcuna imposta.

COME SI OTTIENE IL REGIME RRNH

L’interessato non può essere stato tassato come residente fiscale in Portogallo negli ultimi cinque anni. Se si rientra in questo requisito, si dovrà soddisfare anche una delle seguenti condizioni:

  • Avere soggiornato in territorio portoghese per più di 183 giorni, di seguito o interpolati;
  • Disporre, entro il 31 dicembre del corrente anno, di abitazione in condizioni che permettano di supporre l’intenzione di mantenerla e occuparla come residenza abituale;
  • Essere, al 31 dicembre del corrente anno, membro di un equipaggio di navigazione marittima o aerea, a condizione di essere al servizio di enti aventi residenza, sede o direzione effettiva in territorio portoghese;
  • Svolgere funzioni o missioni di carattere pubblico all’estero, al servizio dello Stato Portoghese; oppure
  • Costituire un’aggregazione famigliare a condizione che, chi si fa carico della conduzione della stessa, risieda in territorio portoghese.

La condizione più comune da verificare è quella di:

Disporre, entro il 31 dicembre del corrente anno, di abitazione in condizioni che permettano di supporre l’intenzione di tenerla e occuparla come residenza abituale

Quindi, per poter verificare questa condizione è necessario:

  1. Acquisire il codice fiscale portoghese (número de identificação fiscal);
  2. Fornire una prova di indirizzo in Portogallo con:
    • Contratto di affitto; o
    • Rogito notarile di acquisto
  3. Trasferire la residenza fiscale in Portogallo;
  4. Presentare la richiesta per rientrare nel regime fiscale per residenti non abituali (RRNH). I tempi per la decisione di concessione dello statuto di residente non abituale sono di circa 5 mesi.

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA RRNH

La richiesta per ottenere lo statuto di residente non abituale deve essere presentata entro e non oltre il 31 marzo dell’anno seguente a quello in cui si è trasferita la residenza fiscale in Portogallo.

Il regime verrà applicato per un periodo di 10 anni consecutivi a partire da, e includendo, l’anno di iscrizione.

Ogni anno, il cittadino dovrà soddisfare i requisiti inerenti alla sua situazione specifica. In caso contrario non potrà continuare a godere del diritto di essere tassato come residente in Portogallo.

Questo anche se, qualora fosse questo il caso, potrà tornare a godere di questo diritto in uno qualsiasi degli anni che rimangono e questo per un periodo di 10 anni.

REGIME NNRH PER PENSIONATI

Negli ultimi anni il regime dei non residenti abituali in Portogallo è stato molto gettonato tra i pensionati.

Il fatto che il Portogallo sia un Paese il cui costo della vita è più basso e la sua fitta relazione di convenzioni internazionali hanno spinto molte persone ad usufruire di questo regime.

Per questo motivo se sei interessato a questo regime fiscale e sei un pensionato ti lascio il link ad un articolo che ho realizzato appositamente:

Pensionati italiani in Portogallo: zero imposte per 10 anni

Attenzione!

Questo regime fiscale può trovare applicazione per i pensionati soltanto se sei un pensionato privato. Per i pensionati pubblici questa agevolazione non può trovare applicazione.

REGIME FISCALE DELLE IMPRESE IN PORTOGALLO

L’imposta sul reddito delle persone giuridiche in Portogallo è l’IRC. Si tratta dell’imposta sobre o rendimento das pessoas colectivas.

L’imposta si applica anche alle aziende pubbliche, alle cooperative e le organizzazioni non-profit  sui profitti reali, come indicato dai conti.

Nel caso di una società estera che scelga di operare in Portogallo tramite una filiale, è applicato il concetto di “stabile organizzazione” di cui all’articolo 5 del codice IRC.

Una stabile organizzazione è definita come qualsiasi presenza fisica o rappresentanza permanente utilizzate per l’esercizio di un’attività commerciale, industriale o agricola.

Tali istituzioni sono soggette al regime fiscale relativo alle imprese nazionali.

Le aziende che hanno sede nelle regioni autonome delle Azzorre e Madeira beneficiano di riduzioni fiscali.

IRC PER LE IMPRESE

L’imposta sui redditi delle persone giuridiche secondo quanto disposto dal codice tributario considera i seguenti soggetti imponibili:

  • Le società commerciali e le società civili in forma commerciale residenti di qualsiasi tipo. Ad esempio SA, Lda, società di persone con personalità giuridica, società cooperative e qualsiasi altro ente dotato di personalità giuridica ai sensi del diritto pubblico o privato con sede o direzione effettiva in Portogallo;
  • Le entità de facto residenti il cui reddito non è direttamente soggetto all’IRS o all’IRS. Ad esempio beni indivisi e joint ventures senza personalità giuridica;
  • Infine, le entità non residenti dotate di personalità giuridica che percepiscono reddito di fonte portoghese non soggetto all’IRS. L’IRC si applica sia alle società residenti che non residenti.

ALIQUOTA IRC

REDDITI IN €ALIQUOTA
Fino a 15.00017%
Oltre 15.00023%

L’aliquota generale dell’IRC riguarda sia gli enti residenti che quelli non residenti che, nell’ambito del territorio portoghese, esercitino un’attività di impresa a carattere stabile.

Esiste poi un’addizionale statale (derrama estadual) imposta alle entità che esercitino a titolo principale un’attività di natura commerciale, industriale o agricola e alle entità non residenti che esercitino un’attività economica con carattere stabile in Portogallo.

L’addizionale ammonta al:

  • 3% per la parte di reddito imponibile compreso tra gli 1,5 milioni di euro ed i 7,5 milioni di euro, al
  • 5% per il reddito imponibile compreso tra gli 7.5 milioni di euro ed i 35 milioni di euro ed al
  • 7% per il reddito eccedente i 35 milioni di euro.

Il calcolo dell’IRC è effettuato dal contribuente nella dichiarazione dei redditi che deve essere presentata annualmente fino all’ultimo giorno lavorativo del mese di maggio, per trasmissione elettronica dei dati.

PERDITE FISCALI RIPORTABILI

Le perdite fiscali appurate dalle imprese sono deducibili (fino al 70% del reddito imponibile di ogni esercizio) dai redditi tassabili sino al dodicesimo secondo esercizio successivo al rispettivo accertamento.

Tale beneficio può tuttavia venire meno nei casi in cui occorra:

  • Una modifica dell’oggetto sociale o altra ristrutturazione della società;
  • Una modifica sostanziale dell’attività d’impresa realizzata;
  • Un mutamento della titolarità del 50% del capitale sociale o della maggioranza dei diritti di voto in assemblea;
  • Acquisizione del capitale per un socio che abbia più di 20% del capitale o sia impiegato o amministratore della società.

PARTECIPATION EXEMPTION

Si tratta di un particolare regime fiscale di esenzione da tassazione delle plusvalenze da cessione di partecipazioni.

Le plusvalenze nella vendita di partecipazioni di società, comprese le operazioni di fusioni, divisioni e acquisti di attivi o scambio di partecipazioni, non sono tributate in IRC.

Questo sempre che si tratti di vendita di partecipazioni di società con sede o stabilimento permanente nella UE, in cui la partecipazione sia superiore al 5% del capitale e sia detenuta più di 24 mesi, trattandosi di società fuori della UE la stessa sia soggetta a un’imposta sui redditi con una imposizione di almeno 60% dell’aliquota di IRC, o sia del 13,8%.

Inoltre, questo regime non è applicabile a società immobiliare (attivo immobiliare superiore a 50% dell’attivo totale, con eccezione d’immobili per l’attività commerciale, industriale o agricola) e a vendite di partecipazioni in società offshore.

Non esiste un meccanismo di reinvestimento di queste plusvalenze.

I gruppi di imprese, possono optare per una dichiarazione fiscale unica relativa alla somma dei redditi imponibili e delle passività generati in sede di consolidamento del bilancio.

IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO

L’imposta sul valore aggiunto in Portogallo è l’Imposto sobre o valor acrescentado.

La base imponibile dell’IVA è rappresentata dal totale dei corrispettivi pattuiti per tutte le cessioni di beni effettuate e per tutte le prestazioni di servizi effettuate.

Tenute al pagamento dell’imposta sono tutte le persone fisiche e giuridiche che esercitano in Portogallo un’attività commerciale, industriale o professionale in maniera autonoma.

Le aliquote IVA applicabili nel territorio portoghese sono cosi suddivise:

  • 23%, aliquota standard. Applicabile a tutte le altre transazioni, ivi comprese le importazioni, e tutte le tipologie di beni e servizi (nelle isole Azzorre e a Madeira l’aliquota standard è il 16% ma vi è anche un’ aliquota intermedia del 9% e ridotta del 4%);
  • 13%. Applicabile principalmente alle prestazioni di servizi nel settore della ristorazione, al caffè, alcuni vini, piante ornamentali e fiori, attrezzature per l’agricoltura o per l’uso delle energie rinnovabili, petrolio e gasolio, olio combustibile.
  • 6%. Applicabile a generi alimentari considerati di prima necessità, alla fornitura di acqua, ad alcuni farmaci e prodotti medicali, alle case di nuova costruzione, ai prodotti editoriali, quali libri, riviste e giornali, nonché al servizio di trasporto pubblico, biglietti di ingresso a teatri e cinema.

IMPOSTA SUL PATRIMONIO

Non esiste attualmente alcuna imposta sul patrimonio in Portogallo.

Il trasferimento di attività ubicate in Portogallo durante la vita del donatore o dopo la morte del donatore sconta l’imposta di bollo.

Le successioni sono soggette a un’aliquota d’imposta del 10% (se la proprietà immobiliare è trasferita in donazione c’è anche una tassa dello 0.8%).

Tuttavia se il trasferimento di proprietà avviene durante la vita del donatore, il coniuge, ascendenti e discendenti sono esenti dall’imposta di bollo e si deve pagare lo 0,8% del valore immobiliare.

IMPOSTA SUL PATRIMONIO

Non esiste una imposta patrimoniale in Portogallo.

Il trasferimento di attività portoghesi durante al vita o dopo la morte del soggetto non ha tassazione.

Le successioni sono soggette a un’aliquota d’imposta del 10% (se la proprietà immobiliare è trasferita in donazione c’è anche una tassa dello 0.8%).

Tuttavia se il trasferimento di proprietà avviene durante la vita del donatore, il coniuge, ascendenti e discendenti sono esenti dall’imposta di bollo e si deve pagare lo 0,8% del valore immobiliare.

TASSA COMUNALE SUL TRASFERIMENTO DEI BENI

Questa imposta si applica ai trasferimenti di diritti di proprietà, o parti di tali diritti, sui beni immobili situati in Portogallo e per tutti i casi  che la legge equipara con il trasferimento di proprietà (articoli 1, 2 e 3 del Codice IMT). 

L’aliquota è fissa ed è pari al 6,5% per gli immobili urbani non residenziali e del 5% per le proprietà rurali ma riduzioni ed esenzioni possono essere concesse per i trasferimenti di proprietà di fabbricati per attività industriali o di altro genere, riconosciuti di interesse economico nazionale.

L’aliquota è dell’8% ogni volta che l’acquirente ha la residenza o la sede in un paese, territorio o regione soggetta a un regime fiscale nettamente più favorevole.

DICHIARAZIONE DEI REDDITI

La dichiarazione dei redditi deve essere compilata e consegnata alle autorità fiscali entro i termini seguenti:

  • Per i dipendenti, dal 1 febbraio – 15 marzo dell’anno successivo a quello in cui il reddito è stato percepito;
  • Per tutti gli altri redditi, dal 16 marzo fino al 31 maggio dell’anno successivo;

Al fine di registrarsi come contribuente in Portogallo, è necessario compilare un modulo di registrazione (Ficha de inscrição) e portarlo all’ufficio delle imposte locali.

Dichiarazioni IVA

In linea di principio, tutti gli operatori economici non esonerati e non soggetti al regime speciale dei piccoli dettaglianti devono presentare le dichiarazioni periodiche Iva.

La periodicità delle dichiarazioni è mensile per i soggetti passivi con volume d’affari annuo superiore a € 498.797,9 e trimestrale per i soggetti passivi con volume d’affari annuo non superiore a tale cifra.

MONITORAGGIO DEI CONTI CORRENTI

Gli istituti bancari portoghesi hanno l’obbligo di comunicare alle autorità fiscali i saldi dei conti correnti di valore superiore a € 50.000.

Sono oggetto di comunicazione i valori dei conti correnti detenuti da soggetti residenti in Portogallo.

Questa norma mette sullo stesso piano i cittadini residenti in territorio portoghese con quelli residenti all’estero. Questo dal momento che le banche che operano in Portogallo devono già comunicare alle autorità estere i conti bancari dei cittadini non residenti. 

La comunicazione avviene entro il 31 luglio di ogni anno, con riferimento ai dati dell’anno precedente.


SISTEMA FISCALE PORTOGHESE: PERCHE’ SCEGLIERLO?

Ho deciso di predisporre questo report per farti avere un visione complessiva degli aspetti fiscali legati alla tassazione in Portogallo.

Come hai sicuramente capito il Portogallo non è un paradiso fiscale. I soggetti residenti sono soggetti ad aliquote fiscali (IRS) relativamente alte. Inoltre, l’Iva (ISVA) ha aliquote più alte rispetto a quelle italiane.

Naturalmente, il tenore di vita portoghese è più basso di quello italiano, quindi, gli effetti di impose indirette più elevate si attenuano.

Il Portogallo rimane un Paese molto attraente per le persone fisiche per sfruttare il regime fiscale dei non residenti abituali. Questo regime fiscale, se adeguatamente sfruttato può consentire una esenzione da tassazione in Portogallo di molte categorie reddituali percepite all’estero.

Classico esempio è sicuramente quello dei redditi da pensione, ma ad esempio anche i redditi da lavoro autonomo possono trovare agevolazione. Questo in virtù della convenzione con l’Italia in materia di doppia imposizione.

Naturalmente occorre avere particolare attenzione nel maneggiare questo tipo di agevolazioni. Principalmente perché si tratta di agevolazioni che richiedono del tempo prima che possano trovare applicazione. In secondo luogo perché i requisiti richiesti devono essere valutati con attenzione.

Per questo motivo consiglio sempre di affidarti a professionisti preparati in questo ambito.


SISTEMA FISCALE PORTOGHESE: CONSULENZA

Sono sicuro che se hai letto questo report fino alla fine sei concretamente interessato al regime fiscale portoghese.

Come detto vi possono essere delle agevolazioni da sfruttare che possono rendere interessante questo Paese per trasferirsi o per investimenti economici.

Per questo motivo se desideri avere una consulenza per capire i vantaggi di questo regime fiscale in relazione alla tua situazione personale, contattami!

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    Federico Migliorini
    Federico Migliorinihttps://fiscomania.com/federico-migliorini/
    Dottore Commercialista, Tax Advisor, Revisore Legale. Aiuto imprenditori e professionisti nella pianificazione fiscale. La Fiscalità internazionale le convenzioni internazionali e l'internazionalizzazione di impresa sono la mia quotidianità. Continuo a studiare perché nella vita non si finisce mai di imparare. Se hai un dubbio o una questione da risolvere, contattami, troverò le risposte. Richiedi una consulenza personalizzata con me.
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