L’Agenzia delle Entrate offrirà nei prossimi mesi nuovi posti di lavoro, secondo le ultime comunicazioni a riguardo. Data la crescita dell’applicazione dei servizi digitali, e la modernizzazione dei procedimenti in via telematica, nel prossimo periodo saranno richieste diverse figure professionali.

Questo vuol dire che ci saranno nuove posti di lavoro per coprire diverse mansioni, si parla di almeno 2320 nuovi funzionari per lavorare all’interno dell’Agenzia delle Entrate.

L’Agenzia ha pubblicato nuovi bandi di concorso per la selezione del personale anche a tempo indeterminato, e per chi vuole fare domanda per poter partecipare ha tempo fino alla fine del mese di settembre.

Vediamo in questo articolo quali sono i nuovi posti di lavoro disponibili per l’Agenzia delle Entrate, come candidarsi e come partecipare ai bandi di concorso.


Nuovi bandi di concorso per la pubblica amministrazione

I nuovi bandi di concorso sono introdotti dalle ultime misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si tratta di nuovi posti di lavoro accessibili tramite bando di concorso per diverse amministrazioni pubbliche.

Le diverse aree della pubblica amministrazione stanno prevedendo nuove assunzioni per i prossimi mesi, attraverso i bandi di concorso a cui moltissimi italiani hanno già preso parte, nel rispetto delle nuove misure di sicurezza per limitare il contagio dal Covid-19.

La pubblica amministrazione offre nuovi posti di lavoro anche in vista di una digitalizzazione crescente dei sistemi, che sta avvenendo in moltissime amministrazioni pubbliche. Nel caso dell’Agenzia delle Entrate, si tratta di una piattaforma online più flessibile e di semplice utilizzo che mette in contatto il cittadino direttamente con il fisco.

Nuovi posti di lavoro per la digitalizzazione

I nuovi posti di lavoro prevalentemente riguardano funzionari, legali, addetti all’attività fiscale nazionale e internazionale, ruoli di gestione e ruoli che si interfacciano con le tecnologie per la gestione dei dati.

I nuovi posti di lavoro nella pubblica amministrazione e in particolare all’Agenzia delle Entrate prevedono una componente di conoscenza dell’utilizzo della tecnologia. Chi vuole candidarsi per un posto di lavoro all’Agenzia delle Entrate ha tempo fino alla fine di settembre, e dovrà sostenere una prova scritta, un tirocinio e infine una prova orale.

I nuovi posti presuppongono una minima conoscenza dell’utilizzo del computer e di internet, ma non solo. Tra le assunzioni previste, almeno un centinaio riguardano posti per funzionari informatici, tra cui esperti nell’analisi dei dati.

Nel processo di digitalizzazione avviato dalle ultime misure come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, uno dei fattori centrali è proprio la modernizzazione dei sistemi di pubblica amministrazione, per garantire una maggiore efficienza e semplicità di accesso anche da parte dei cittadini.

Come candidarsi per lavorare all’Agenzia delle Entrate

Per lavorare per l’Agenzia delle Entrate è possibile candidarsi ai bandi di concorso pubblici, presentando cittadinanza italiana, idoneità all’impiego e eventuali titoli di studio. Sul sito ufficiale è possibile visionare tutti i bandi di concorsi aperti e in svolgimento, e proporre la propria candidatura.

Per lavorare all’Agenzia delle Entrate in quasi tutti i posti di lavoro messi a disposizione servono competenze in ambito fiscale, comprovate da appositi titoli di studio. Le competenze richieste riguardano principalmente queste lauree:

  • Laurea triennale in Scienze economiche;
  • Laurea triennale in Scienze dell’Economia e della gestione aziendale;
  • Diploma di laurea in Economia e commercio;
  • Laurea specialistica o magistrale equiparata.

Come spiega la comunicazione ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, in sede di concorso verranno richieste conoscenze sulle seguenti materie:

  • Economia aziendale;
  • Ragioneria generale ed applicata;
  • Bilancio e finanza aziendale;
  • Organizzazione aziendale;
  • Pianificazione strategica, budgeting;
  • Ragioneria pubblica e contabilità di stato;
  • Statistica;
  • Elementi di diritto tributario;
  • Elementi di diritto commerciale;
  • Elementi di scienza delle finanze;
  • Elementi di diritto amministrativo.

La laurea triennale è indispensabile per poter accedere ai bandi di concorso dell’Agenzia delle Entrate, e bisogna tenere conto che i nuovi posti di lavoro sono distribuiti a livello nazionale nelle diverse regioni, per le diverse sedi.

Regolamento dei bandi di concorso

L’Agenzia delle Entrate prevede per i bandi di concorso che lo stesso candidato possa partecipare a una o più procedure, e si garantisce la pari opportunità tra candidati uomini e donne. Per la partecipazione agli esami, è necessario avere un titolo di laurea, e come spiega la comunicazione ufficiale, sono contemplate anche le eventuali lauree conseguite all’estero, purché riconosciute in Italia:

“Alla procedura selettiva possono partecipare anche coloro che sono in possesso di titolo di studio conseguito all’estero, o di titolo estero conseguito in Italia, riconosciuto equipollente ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi, secondo la vigente normativa, ad una delle lauree sopra indicate;”

Non possono partecipare ai concorsi pubblici i soggetti che sono stati licenziati da un impiego di pubblica amministrazione, o abbiano riportato sentenze penali. Per partecipare al concorso è strettamente necessario presentare domanda online, attraverso il portale ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, e risulta indispensabile avere un indirizzo di posta elettronica certificata PEC.

Il termine ultimo per presentare domanda è il 30 settembre:

“Le attività di compilazione e di invio telematico delle domande dovranno essere completate entro le 23.59 del giorno 30 settembre 2021.”

I candidati durante la compilazione devono dichiarare qual è la sede regionale interessata, e possono di fatto candidarsi solamente per una sede. I bandi di concorso prevedono anche una fase di tirocinio, svolto negli uffici dell’Agenzia delle Entrate, retribuito, di sei mesi. Il soggetto interessato può anche svolgere mansioni da remoto, ed è quindi necessario essere muniti in questo caso di computer a casa. Il tirocinio comporta 36 ore di lavoro a settimana, distribuite nell’arco temporale di 5 giorni.

Dopo il tirocinio è prevista la prova orale, svolta da remoto in videoconferenza, per accertare la preparazione professionale del candidato. In questa prova vengono anche valutate le competenze informatiche e linguistiche rispetto alla lingua inglese.

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Valeria Oggero
Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

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