Oggi, 21 dicembre approda in Consiglio dei Ministri il testo del decreto Milleproroghe. La Legge di Bilancio è in ritardo sulla tabella di marcia alla Camera, il governo sta lavorando sul decreto Milleproroghe. Ieri circolava la prima bozza del testo del provvedimento e che arriva oggi in Consiglio dei Ministri.
Nei 22 articoli del decreto compare anche la slittamento del termine per la presentazione dell’Imu, relativa all’anno di imposta 2021, al 30 giugno 2023 dal 31 dicembre 2022 previsto adesso, prevista ance l’estensione del divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie.
Decreto Milleproroghe: le novità previste
Le principali novità previste dalla bozza del decreto riguardano, i termini per la presentazione della dichiarazione IMU relativa al 2021, prorogata dal decreto semplificazioni al 31 dicembre 2022, adesso slitta al 30 giugno 2023, nella medesima data per inviare quella relativa al 2022.
Previsto il divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie anche nel 2023. Gli operatori sanitari, quindi, già esentati dall’obbligo della fatturazione elettronica fino al 2022, saranno esonerati da questo adempimento anche per tutto il 2023.Â
L’esenzione dall’imposta di bollo viene estesa anche a tutto il 2023 per i certificati anagrafici acquisiti tramite l’Anagrafe Nazionale Popolazione Residente, ANPR.
Previsto lo slittamento dal 1° gennaio 2023 al 1° gennaio 2024 per i soggetti tenuti all’invio dei dati al sistema Tessera Sanitaria l’entrata in vigore del Sistema TS come canale esclusivo per la memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi giornalieri.
Rifinanziato fino al 2025 il contratto di espansione a sostegno delle imprese in crisi finanziaria. Il contratto di espansione permette di stabilire nelle aziende un piano di uscita dal lavoro per dipendenti che si trovano vicini all’età pensionabile, tramite una indennità di esodo specifica per questi dipendenti. Questo strumento è stato introdotto per favorire l’uscita anticipata dal lavoro in particolari casistiche inerenti l’andamento dell’azienda.
E’ stato confermato il limite minimo di unità lavorative in organico, che non dovrà essere inferiore complessivamente a cinquanta incluse le aziende che abbiano sottoscritto, dal 2023 al 2025, un contratto di rete.
Dal 1 gennaio 2023 viene abbassato a 500 il numero dei dipendenti per le imprese di particolare rilevanza strategica, impegnandosi a 1 assunzione per ogni 3 lavoratori prepensionati. In questo caso almeno il 50% dei lavoratori assunti non dovrà aver compiuto il trentacinquesimo anno di età al momento dell’assunzione. In base a questo criterio è prevista anche la proroga per ulteriori 24 mesi della riduzione dei versamenti a carico del datore di lavoro dell’indennità mensile in favore dei lavoratori fino al raggiungimento della prima decorrenza utile del trattamento pensionistico.
Nuove risorse per moto e ciclomotori elettrici, riducendo gli importi previsti per quelli inferiori a euro 5. L’articolo prevede che vengano tolti 5 milioni dall’ecobonus per l’acquisto nel 2023 e 2024 di ciclomotori e moto a 2, 3, 4 ruote omologati in una classe inferiore ad Euro 5.