In questo contributo ho deciso di andare ad approfondire la modalità di tassazione ai fini delle imposte dirette degli interessi attivi. In particolare, distinguendo la tassazione per le persone fisiche, gli imprenditori e le imprese. Per quanto riguarda, invece, la tassazione degli interessi finanziari attivi di fonte estera, il tema è stato approfondito in un apposito contributo sul sito.
Interessi attivi percepiti da persone fisiche non imprenditori
Gli interessi attivi e gli altri proventi derivanti da contratti di mutuo, deposito e conto corrente rientrano nella categoria dei redditi di capitale ex art. 44 co. 1 lett. a) del TUIR. Tali proventi sono imponibili nell'anno in cui vengono percepiti, seguendo il principio di cassa.
Interessi derivanti da mutui, depositi e altri conti correnti
Per i soggetti non imprenditori, su questi proventi percepiti si applica una ritenuta a titolo di imposta del 26%. Per i capitali dati a mutuo, gli interessi, salvo prova contraria, si presumono percepiti alle scadenze e nella misura pattuita per iscritto.Se le scadenze non sono stabilite per iscritto, gli interessi si presumono percepiti in misura pari all'ammontare maturato nel periodo di imposta. Inoltre, se la remunerazione non è determinate per iscritto, gli interessi si computano al saggio legale.
Interessi attivi obbligazionari
Per i titoli emessi dai c.d. "grandi emittenti" e detenuti al di fuori dal regime di impresa, sugli interessi si applica l'imposta sostitutiva di cui all'art. 1 co. 1 del D.Lgs. n. 239/96 con aliquota del 26%. Per le obbligazioni emesse dai soggetti diversi da quelli precedenti, è prevista l'applicazione di una ritenuta a titolo di imposta del 26% sugli interessi attivi percepiti (ex art. 26 del DPR n. 600/73).
Possono beneficiare della minore ritenuta del 12,50%:
I titoli di Stato (ad esempio i BOT, CTT, BTP ecc.) ed equiparati (anche esteri white list);
I titoli emessi da enti territoriali, anche con ordinamento autonomo, e dalle Unioni di Comuni, dalle città metropolitane, dalle comunità montane, dai consorzi tra enti locali e dalle Regioni;
I buoni fruttiferi emessi dalla Cassa Depositi e prestiti.
Interessi attivi percepiti da soggetti imprenditori
Gli interessi attivi concorrono alla formazione del reddito di impresa in base al principio della competenza economica per i soggetti IRES e per le società commerciali in contabilità ordinaria (art. 89 del TUIR). Le imprese minori, in contabilità semplificata, ex art. 66 del TUIR, invece, assoggettano ad imposizione gli interessi attivi secondo il criterio di cassa.
Soltanto nel caso in cui la misura della remunerazione non sia pattuita in forma scritta, l’articolo 89, comma 5, del TUIR prevede l’imposizione secondo il tasso legale. A differenza di quanto previsto per i soggetti non imprenditori, per le imprese assumono natura reddituale anche i c.d. “interessi compensativi”, tra i quali spesso - anche se non come in passato - emergono quanto a rilevanza sul totale di bilanci...
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