Un soggetto fiscalmente residente in Italia è tenuto, ex art. 3 del DPR n. 917/86 (TUIR) a dichiarare in Italia tutti i suoi redditi, sia di fonte italiana che estera. Questa disposizione comporta anche l'obbligo di dichiarare i redditi derivanti da attività finanziarie detenute all'estero.
Caso classico è quello di un soggetto che ha deciso di aprire un conto corrente estero per la detenzione dei suoi risparmi. Alle fine dell'anno l'istituto bancario estero rilascia la certificazione con gli interessi attivi percepiti e le eventuali ritenute subite all'estero. Questa situazione, quindi l'indicazione delle attività detenute all'estero ai fini del monitoraggio fiscale comporta, come conseguenza, la necessità di indicare in dichiarazione dei redditi (modello Redditi P.F.) i redditi connessi alle attività estere riferiti all'anno oggetto di dichiarazione. Situazione questa che genera una fattispecie di doppia imposizione per il contribuente. In questo articolo, andiamo ad analizzare, quindi, come devono essere indicati in dichiarazione gli interessi attivi di fonte estera percepiti dal contribuente.
Interessi attivi di fonte estera: la normativa
Il primo aspetto su cui prestare attenzione quando si analizzano redditi di fonte estera riguarda la normativa di riferimento. In particolare, è possibile trovarsi di fronte a:
La normativa fiscale italiana in relazione ai proventi percepiti dai contribuenti residenti;
La normativa interna dello Stato della fonte, e la possibile applicazione di "withholding tax";
La normativa convenzionale (ove esistente) tra lo Stato della fonte e l'Italia.
Pertanto, l'analisi della tassazione degli interessi di fonte estera percepiti da contribuenti residenti in Italia deve essere analizzata guardando a ciascuno di questi aspetti. Ciascuna di queste normative, infatti, è in grado di influenzare la situazione del soggetto percettore del provento. Pertanto, è opportuna una analisi complessiva della situazione, da effettuare caso per caso, in relazione alla situazione soggettiva del contribuente.
Che cosa sono gli interessi attivi di fonte estera?
Gli interessi attivi sono la remunerazione che deriva un debito di qualsiasi natura (garantito o meno da ipoteca), indipendentemente dal fatto che tale remunerazione concorra o meno al diritto di partecipazione agli utili. Questa è la definizione che deriva dalla lettura dell'art. 11, paragrafo 3 del modello di convenzione OCSE contro le doppie imposizioni.
Gli interessi attivi percepiti da soggetti residenti possono essere suddivisi in diverse categorie a seconda dalla natura del percettore:
Per i soggetti privati gli interessi di fonte privata costituiscono reddito di capitale ex art. 44 del TUIR e sono soggetti a ritenuta ex art. 26 del DPR n. 600/73;
Per i soggetti imprenditori gli interessi rappresentano un componente positivo di reddito, ex art. 89 del TUIR.
Di seguito la disciplina che riguarda i soggetti percettori privati.
Tassazione dei redditi di capitale di fon...
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