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Installazione di un climatizzatore è manutenzione straordinaria

Fisco NazionaleInstallazione di un climatizzatore è manutenzione straordinaria

L’installazione di un condizionatore a pompa di calore su un immobile residenziale rientra tra gli interventi di manutenzione straordinaria per i quali si può usufruire della detrazione Irpef del 50% della spesa sostenuta.

Molti si chiedono se l’installazione di un climatizzatore rientra all’interno dell’ambito di applicazione del bonus mobili. Questo è una agevolazione fiscale del 50% sull’IRPEF per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici non inferiori alla classe energetica A+. Per chiedere il bonus mobili tuttavia sussiste un criterio imprescindibile: bisogna necessariamente svolgere i lavori di ristrutturazione edilizia indicati dall’Agenzia delle Entrate.

È indispensabile, per questo bonus, in linea generale, aver svolto una ristrutturazione in relazione alla quale vengono acquistati elettrodomestici. Inoltre per poter usufruire del bonus mobili è necessario rivolgersi all’ENEA per comunicare i lavori svolti, e tenere traccia di tutti i pagamenti, avvenuti con metodo di pagamento assolutamente tracciabile. In sostanza, per accedere al bonus mobili è necessario aver apportato alla propria abitazione un intervento strutturale di lavori finalizzati alla manutenzione straordinaria, al restauro o alla manutenzione ordinaria e straordinaria di parti comuni.

Impianto di climatizzazione e bonus mobili

Per quanto riguarda il bonus mobili, è possibile accedervi unicamente attraverso lavori di ristrutturazione. Questo significa che è possibile installare un climatizzatore nell’immobile per poter usufruire del bonus mobili. Come anticipato, l’installazione di un condizionatore a pompa di calore su un immobile residenziale rientra tra gli interventi di manutenzione straordinaria per i quali si può usufruire della detrazione Irpef del 50% della spesa sostenuta.

L’intervento consente di usufruire anche della detrazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, in presenza delle condizioni previste dalle disposizioni che regolano questa agevolazione (vedasi la guida pubblicata dall’Agenzia delle entrate nella sezione l’Agenzia informa). La stessa circolare n. 19/2020, nel precisare che per beneficiare del bonus mobili è necessario che l’intervento sull’abitazione sia riconducibile almeno alla manutenzione straordinaria, ha chiarito che rientrano in tale categoria l’installazione o l’integrazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore.

Dato che il bonus è stato proposto per l’efficientamento energetico, e per sostituire anche vecchi impianti inquinanti, il climatizzatore può essere installato accedendo al bonus mobili, in particolare nel momento in cui gli obiettivi di efficientamento energetico vengano rispettati.

La regola generale da ricordare è che l’installazione del condizionatore deve migliorare di fatto la situazione legata ai consumi, per poter garantire l’accesso al bonus mobili.

Bonus mobili e installazione di un climatizzatore

L’Agenzia delle Entrate stessa ha comunicato quali sono i lavori di riqualificazione energetica relativa alle ristrutturazioni, nella guida ufficiale sul bonus mobili ed elettrodomestici. L’installazione di un climatizzatore è un intervento che garantisce il miglioramento della situazione relativa ai consumi energetici, tant’è che in base alle indicazioni, si parla di manutenzione straordinaria per accedere alla detrazione:

  • Interventi che hanno come obiettivo l’uso di fonti di energia rinnovabili, come l’installazione di una stufa a pellet o impianti che consumano biomasse combustibili;
  • Installazione di un impianto di climatizzazione a pompa di calore;
  • Sostituzione della caldaia, lavoro volto a sostituire una componente importante dell’impianto di riscaldamento.

Riassumendo, dato che l’installazione di un climatizzatore a pompa di calore rientra tra gli interventi agevolati fiscalmente, si può utilizzare il bonus mobili per acquistare mobili d’arredamento ed elettrodomestici.

Bonus mobili: per cosa si può chiedere?

Oltre alla fattispecie che abbiamo visto, ci si chiede quali sono gli acquisti di mobili ed elettrodomestici per cui si può accedere al bonus mobili. Sono inclusi nel bonus, purché si svolga un intervento di ristrutturazione e riqualificazione energetica, gli acquisti che riguardano sia l’arredamento sia gli elettrodomestici purché di classe energetica almeno A+.

Date le premesse viste prima, il bonus mobili si può chiedere per l’acquisto di armadi, mobili, scrivanie, librerie, letti, comodini, materassi, oggetti volti all’illuminazione. Ma anche frigoriferi, congelatori, lavatrici e lavastoviglie, forni a microonde, climatizzatori, stufe a pellet. L’obiettivo di questi particolari bonus proposti dallo stato è quello di migliorare la situazione generale di consumo relativo all’abitazione, tramite efficientamento energetico. Il tema della sostenibilità è stato trattato anche dallo stesso Recovery Plan, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza proposto dal governo, e successivamente accettato dall’Europa.

Installazione di climatizzatori nuovi e riscaldamento domestico

L’installazione di climatizzatori nuovi dovrà seguire, al fine di migliorare la situazione ambientale, necessariamente un miglioramento del sistema di riscaldamento e di climatizzazione delle case. I vecchi climatizzatori indubbiamente consumano maggiormente energia e hanno un’innovazione minore rispetto a quelli di nuova generazione. I bonus proposti per le agevolazioni fiscali vanno in questa direzione: acquistare elettrodomestici e climatizzatori con prestazioni che tutelano maggiormente sia l’ambiente che i consumi è l’obiettivo generale per cui vengono proposti i bonus.

Il riscaldamento domestico è una delle principali fonti di inquinamento, e nella maggior parte dei casi comporta una notevole spesa in consumi energetici rispetto agli impianti nuovi, che devono adeguarsi alle normative europee. Dal 2018 è stato anche introdotto l’obbligo, per chi interviene con lavori di ristrutturazione edilizia, di comunicarli presso l’ENEA, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Tutti i dati vengono così raccolti per controllare la situazione relativa alle riqualificazioni energetiche.

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    Andrea Baldini
    Andrea Baldinihttps://fiscomania.com/
    Laurea in Economia Aziendale nel 2014 presso l'Università degli Studi di Firenze. Collabora stabilmente nella redazione di Fiscomania nel ambito fiscale. Appassionato da sempre di Start-up, ha il sogno di diventare business angel per il momento opera come consulente azienda nel mondo delle Start up. [email protected]
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