L'applicazione dell'agevolazione per i lavoratori impatriati in Italia è possibile anche mantenendo il contratto di lavoro estero, operando in smart working dall'Italia. L'Agenzia delle Entrate dopo averlo affermato nella Circolare n. 33/E/2020 lo conferma con i seguenti documenti di prassi. Tuttavia, occorre prestare attenzione all'eventuale presenza di stabile organizzazione occulta in Italia del datore non residente.
È possibile applicare l'agevolazione impatriati con datore di lavoro non residente?
L'agevolazione per i lavoratori impatriati di cui all'art. 16 del D.Lgs. n. 147/15 è un beneficio previsto per i lavoratori che verificano i requisiti previsti dalla norma al momento del loro impatrio in Italia. L'Agenzia delle Entrate, prima con la Circolare n. 33/E/2020 e poi con i chiarimenti di prassi che andremo a vedere di seguito ammette la possibilità, a determinate condizioni, di beneficiare dell'agevolazione anche per i lavoratori che operano in smart working (remote working) dall'Italia per conto di un datore di lavoro non residente. Naturalmente, occorre prestare moltissima attenzione a questa agevolazione (come più volte indicato su questo portale) in relazione...
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