Le immobilizzazioni immateriali derivano da investimenti di lungo periodo, dotati di significatività anche rilevante. Esse, infatti, si configurano come la premessa per la creazione di valori e impostazioni che, in un certo senso, costituiscono, per ogni combinazione economica, un immediato e mediato elemento distintivo ed identificativo. Sono costituite da costi che non esauriscono la loro utilità in un solo esercizio, ma manifestano i benefici economici lungo un arco temporale pluriennale.
Tali valori si possono distinguere le seguenti tipologie:
Oneri pluriennali;
Beni immateriali;
Avviamento;
Immobilizzazioni immateriali in corso e acconti;
Altre immobilizzazioni immateriali.
Classificazione delle voci in bilancio
Le immobilizzazioni in discorso si articolano nelle seguenti voci contabili:
Costi di impianto e ampliamento;
Costi di sviluppo;
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno;
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili;
Avviamento;
Immobilizzazioni in corso e acconti;
Altre.
L'iscrizione in Stato patrimoniale delle immobilizzazioni immateriali deve rispettare le seguenti condizioni:
Gli ammortamenti devono essere iscritti nel Conto economico, nella voce "B.10.a - Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali";
Il valore delle immobilizzazioni nello Stato patrimoniale deve essere iscritto nell'attivo al netto dei fondi rettificativi relativi agli ammortamenti e alle eventuali svalutazioni;
Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dall'alienazione dei cespiti sono iscritte rispettivamente nella voce "A.5 - Altri ricavi e proventi" o nella voce "B.14 - Oneri diversi della gestione".
Costi di impianto ed ampliamento
Nella voce "Costi di impianto e ampliamento" sono classificati i costi per:
La costituzione della società e la modifica dello statuto sociale;
L'avvio dell'azienda, intesa come insieme organizzato di beni, strumenti e persone, quali i costi di start up;
L'ampliamento della società e dell'azienda, inteso come una vera e propria espansione della stessa in direzioni ed in attività precedentemente non perseguite, ovvero verso un ampliamento straordinario che comporta un nuovo allargamento dell'attività sociale.
In questo senso, è evidente che i tipici esempi sono forniti dall'insieme di spese professionali o oneri fiscali che in quella sede occorre sostenere. La voce in questione, comunque, accoglie anche oneri che possono sorgere nel corso della vita dell'azienda. Può trattarsi, ad esempio, delle spese professionali e gli oneri fiscali che si sostengono per operazioni di aumento di capitale sociale ne sono una chiara dimostrazione. I costi di ampliamento, invece, sono investimenti non ricorrenti legati, ad esempio, all'avvio di nuove linee di produzione, gli studio di collocazione di nuovi prodotti, alla formazione del personale.
Nella Nota Integrativa deve essere specificata la composizione della voce in questione, nonché le ragioni dell'iscrizione ed i criteri di ammort...
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