Fringe benefit auto aziendali: novità 2025

HomeNewsFringe benefit auto aziendali: novità 2025

La circolare n.10 del 3 luglio dell’Agenzia delle Entrate fornisce alcuni chiarimenti sulla tassazione dei redditi da lavoro dipendente per la concessione a uso promiscuo di autoveicoli, motocicli e ciclomotori, parte dei fringe benefit dei lavoratori dipendenti (quando previsti).

Dal 1° gennaio sono cambiate le regole per la tassazione dei veicoli aziendali concessi ai lavoratori dipendenti in uso promiscuo, pertanto, sia per lavoro sia per esigenze personali. La legge di Bilancio ha previsto nuove percentuali per determinare il valore del fringe benefit.

Cosa sono i fringe benefit?

I fringe benefit sono vantaggi o servizi supplementari forniti da un datore di lavoro ai propri dipendenti oltre al loro normale stipendio. Concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente del lavoratore.

Sono una serie di vantaggi in natura che le aziende offrono ai propri dipendenti nell’ambito delle politiche di welfare aziendale. Comprendono una vasta gamma di beni e servizi e possono essere erogati sia a tutti i dipendenti che a specifiche categorie di lavoratori. Rappresentano un’integrazione al reddito dei dipendenti, costituendo un bonus concesso attraverso beni e servizi anziché un corrispettivo in denaro.

L’art. 51, co. 3 del TUIR, modificato dalla Legge di Bilancio 2024 aveva portato valore dei beni e servizi offerti ai lavoratori dipendenti, escluso dal reddito di lavoro, è pari a 1.000 euro (al posto di 258,23), con la possibilità di aumentare a 2.000 euro per i dipendenti con figli a carico, ma a condizioni ben specifiche. La Legge di Bilancio 2025, ha esteso fino al 2027 il trattamento sopra indicato.

Per gli autoveicoli, motocicli e ciclomotori concessi con contratti stipulati dal 1° gennaio 2025 in poi, il valore del fringe benefit che concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente imponibile si determina applicando il 50% del costo chilometrico annuo (sulla base alle tabelle Aci), al netto delle somme eventualmente trattenute al dipendente.

La percentuale scende al 10% per i veicoli a batteria a trazione esclusivamente elettrica e al 20% per quelli ibridi plug in. La disciplina si applica ai veicoli che, dal 1° gennaio 2025, sono immatricolati, oggetto di contratti di concessione in uso promiscuo e consegnati al dipendente.

La nuova tassazione delle auto aziendali

La Legge di bilancio ha modificato la tassazione introducendo nuove percentuali, differenti in base alle emissioni di Co2 dei veicoli. Per le vetture tradizionali, a benzina o a diesel, l’imposizione è cresciuta fino al 50%, quota che scende al 20% per le ibride plug-in e cala al 10% per le elettriche.

Le nuove percentuali di tassazione per i veicoli si applicano perle immatricolazioni dopo il 1° gennaio 2025. Da questa data poi il mezzo viene assegnato in uso promiscuo al dipendente. Deve essere poi dimostrato che l’atto non è unilaterale del datore ma si basa su un’accettazione consapevole del dipendente tramite la sottoscrizione dell’atto di assegnazione.

Per i veicoli immatricolati nel 2024 o prima restano valide le regole basate sui vari livelli di emissioni di Co2 anche se l’assegnazione al dipendente è avvenuta dopo il 1° gennaio di quest’anno.

Per i veicoli ordinati entro il 31 dicembre 2024 e che, secondo la legge di bilancio 2025, rientra nella tipologia dei veicoli che godono delle percentuali di agevolazione più elevate. L’Agenzia delle Entrate chiarisce che trova applicazione la disciplina “più favorevole” introdotta dal comma 48, dato che i requisiti previsti per accedere alla nuova disciplina si sono comunque tutti verificati nel corso di quest’anno.

I più letti della settimana

Abbonati a Fiscomania

Oltre 1.000, tra studi, professionisti e imprese che hanno scelto di abbonarsi per non perdere i contenuti riservati e beneficiare dei vantaggi. Abbonati anche tu a Fiscomania.com oppure Accedi con il tuo account.

I nostri tools

 

Andrea Baldini
Andrea Baldinihttps://fiscomania.com/
Laurea in Economia Aziendale nel 2014 presso l'Università degli Studi di Firenze. Collabora stabilmente nella redazione di Fiscomania nel ambito fiscale. Appassionato da sempre di Start-up, ha il sogno di diventare business angel per il momento opera come consulente azienda nel mondo delle Start up. andreabaldini@fiscomania.com
Leggi anche

Limite pagamento in contanti fino a 10mila euro, ma arriva una nuova tassa: le novità

Tra gli emendamenti presentati in Commissione Bilancio al Senato per la Legge di Bilancio 2026 c'è anche la previsione dell’istituzione...

No tax area per chi ha un reddito sotto i 15.000 euro: la proposta

Una proposta delle opposizione prevede di innalzare la no tax area IRPEF ai redditi fino a 15.000 euro, temporaneamente dal 2026...

Plusvalenze rateizzabili in tre esercizi dal 2026: cosa cambia

L'articolo 15 del DDL di Bilancio 2026 restringe la rateizzazione delle plusvalenze sui beni strumentali: dal periodo d'imposta 2026...

Acconto IRPEF 2025: pagamenti entro il 1 dicembre

Entro il 30 novembre deve essere versato l'acconto irpef, tuttavia, il 30 è domenica, pertanto il pagamento dovrà essere...

Pignoramenti presso terzi rafforzati: cosa cambia dal 2026?

La bozza della Legge di Bilancio 2026 estende il patrimonio informativo dell’AdER, che potrà accedere ai dati relativi ai corrispettivi delle fatture...

Superbonus 2026 confermato ma non per tutti: le novità

La manovra di bilancio prevede la proroga del Superbonus 2026 al 110%, ma soltanto per gli interventi mirati alla...