Il 23 ottobre 2023 si discute in Cdm il DL relativo alle nuove scadenze per le dichiarazioni dei redditi, con l’obiettivo di stabilire un calendario certo ed evitare le congestioni di adempimenti fiscali durante i periodi estivi e natalizio. Le parole d’ordine sono semplificazione e garanzia di certezza. È in previsione l’anticipo della scadenza dell’invio telematico della dichiarazione dei redditi al 30 settembre, ma anche la modalità di presentazione semplificata del modello precompilato, già a partire dal 2024.


Il 23 ottobre 2023 rappresenta una tappa fondamentale nel percorso verso l’attuazione della Riforma Fiscale con la convocazione del Consiglio dei Ministri n. 55. Il fulcro della giornata è la discussione del Decreto-legge relativo al riordino delle nuove scadenze per le dichiarazioni dei redditi, e non solo.

La necessità di definire un calendario con scadenze precise è stata ribadita dallo stesso viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, che conferma l’importanza di evitare situazioni di congestione come quella sperimentata l’estate scorsa, che aveva messo a dura prova i contribuenti e gli operatori del settore. Non a caso, la revisione del calendario dei versamenti fiscali è stata accolta con favore anche dai commercialisti, i quali puntano a stabilizzare soprattutto il periodo estivo, caratterizzato da un ingente numero di scadenze.

Il nuovo calendario fiscale, che prevede nuovi termini per i principali versamenti tra maggio e giugno, si pone l’obiettivo di introdurre importanti cambiamenti nell’ambito delle dichiarazioni fiscali, già per il prossimo biennio. Il riordino delle scadenze fiscali prevede gli invii delle dichiarazioni dei redditi entro il 30 settembre. Il nuovo DL introduce, inoltre, in via sperimentale la modalità di presentazione semplificata per il modello precompilato, a partire dal 2024, per il lavoratori dipendenti e i pensionati.

La riforma persegue lo scopo di garantire maggiore chiarezza e certezza nell’adempiere agli obblighi fiscali, contribuendo così a una gestione più efficiente e fluida dell’apparato tributario. Questo primo passo è essenziale per instaurare una solida base per l’attuazione della Riforma Fiscale e per migliorare la vita dei contribuenti e dei professionisti del settore.

Nuove scadenze per le dichiarazioni dei redditi: anticipo al 30 settembre

Il riordino delle scadenze fiscali, attualmente in fase di definizione, rappresenta un importante tentativo di riformare in profondità il processo di dichiarazione fiscale. In questa fase di rinnovamento, una delle modifiche più rilevanti riguarda il termine per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi, fissato al 30 settembre, allo scopo di ridurre l’attuale scadenza del 30 novembre per il modello Redditi. Si segna, in questo modo, una significativa trasformazione nei consueti tempi di adempimento.

Il governo esplora, inoltre, possibili innovazioni per quanto riguarda il modello precompilato, con la prospettiva di introdurlo, in via sperimentale, già a partire dal 2024. In altre parole, l’obiettivo è quello di stabilire la data di presentazione al 30 settembre per le dichiarazioni dei Redditi, potenzialmente unificandola con il modello precompilato.

L’anticipo al 30 settembre riguarda anche le dichiarazioni Irap con l’eventuale rimborso che sarà quindi erogato prima. Questa evoluzione potrebbe semplificare notevolmente il processo di dichiarazione per molti contribuenti, rendendo più agevole e diretta la compilazione dei moduli.

Nuove scadenze per le dichiarazioni dei redditi: calendario 2024/2025

L’esecutivo mette le fondamenta per il nuovo calendario fiscale che riguarderà il biennio 2024/2025. Un punto chiave di questa trasformazione è l’impegno assunto a partire dal 2024 da parte dell’Agenzia delle Entrate di rendere disponibili i modelli dichiarativi entro aprile, con la prospettiva ambiziosa di anticipare tale data a marzo entro il 2025. Questa disposizione non riguarda solo le dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e Irap, ma anche il modello 770.

L’obiettivo di avere i modelli dichiarativi pronti entro il 30 aprile a partire dal 2024, e magari anche entro marzo negli anni successivi, è parte di un piano atto a sgomberare il mese di agosto da congestioni di scadenze fiscale, con la previsione di un’interruzione generale, se non in casi improrogabili, degli obblighi fiscali nei seguenti due periodi:

  • Dal 1° al 31 agosto;
  • Dal 1° al 31 dicembre.

Nello specifico, si fa riferimento alle comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate relative ai controlli formali, automatizzati, liquidazioni delle imposte sui redditi assoggettati a tassazione separata e lettere di compliance. Queste iniziative sono concepite con l’obiettivo di migliorare la fruibilità e l’efficienza del sistema fiscale, e puntano a fornire ai contribuenti tre elementi chiave:

  • Maggiore chiarezza delle scadenze;
  • Semplificazione delle procedure e degli adempimenti;
  • Promozione di un migliore rapporto con il Fisco.

Conclusioni

Il Decreto-legge del 23 ottobre 2023 definisce le nuove scadenze per le dichiarazioni dei redditi, ad ampio raggio. Il nuovo calendario mette le basi per la definizione dei termini che partiranno già dal biennio 2024/2025. L’anticipazione della data limite per la presentazione telematica delle dichiarazioni dei redditi al 30 settembre è il primo aspetto, che a cascata cade su tutti gli altri adempimenti, tra cui anche il modello precompilato.

Il punto cruciale di questa evoluzione è l’obbligo, a partire dal 2024, per l’Agenzia delle Entrate di rendere disponibili i modelli dichiarativi entro aprile, con l’obiettivo di anticipare tale termine a marzo già dal 2025. Lo scopo è quello di eliminare gli ingorghi durante i periodi estivi e natalizi e rendere il sistema fiscale più efficiente e in linea con le esigenze dei contribuenti.

Nel quadro dell’implementazione della riforma fiscale, il governo discute anche altri provvedimenti significativi. Tra questi, si prevede una riduzione delle sanzioni fiscali e le agevolazioni per le imprese che rientrano in Italia dall’estero. Un altro aspetto importante riguarda la revisione dello Statuto dei diritti del contribuente, con l’obiettivo di rafforzare e ampliare le tutele a disposizione dei contribuenti. Rispetto invece a quanto era stato ipotizzato, salta per il momento il decreto per la proroga del mercato tutelato.

È evidente come la riforma fiscale stia sempre di più prendendo forma. Tuttavia, l’adozione dei nuovi termini e scadenze per le dichiarazioni dei redditi sarà possibile solo se il Fisco si adopererà e si aggiornerà di pari passo, con la definizione di tutti i elementi necessari per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi nelle tempistiche previste, tra cui i software e le relative indicazioni.

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