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E-residency in Estonia: come ottenerla

Fiscalità InternazionaleE-residency in Estonia: come ottenerla

La E-residency è un programma lanciato dal governo estone che permette a chiunque nel mondo di diventare un "e-residente" dell'Estonia. La E-residency è una forma di identificazione digitale che consente l'accesso a vari servizi online, come la costituzione di società, ma non conferisce diritti di residenza fisica o di cittadinanza estone.

L’Estonia ha iniziato ad espandere la sua influenza globale attraverso un programma di “E-residency” (residenza elettronica), che consente a chiunque, in tutto il mondo, di presentare domanda per diventare un residente elettronico del paese e creare una società sul posto. Ciò significa che le persone al di fuori dell’UE possono costituire una società estone su Internet e ottenere un facile accesso al mercato europeo. 

Tra le tante richieste di consulenza che ci arrivano settimanalmente non possiamo tralasciare chi intende avviare un’impresa in Estonia grazie alla E-residency. Se anche tu sai pensando a questa possibilità di consiglio di non perdere questo articolo dove scoprirai vantaggi, ma anche e soprattutto i rischi legati a questa possibilità.

La possibilità di avviare un business all’estero è sicuramente un’esigenza molto sentita. Tuttavia, spesso si commettono errori gravi, in quanto vengono prese decisioni senza guardare all’aspetto fiscale. La possibilità di aprire un’impresa in Estonia grazie alla E-residency, deve essere valutata in relazione alla residenza fiscale dell’imprenditore. Questo perché, diciamolo subito, la E-residency non è un modo per ottenere residenza fiscale estone. Anzi, non c’è alcuna correlazione tra identità digitale estone e residenza fiscale.

Molti imprenditori, soprattutto quelli che operano nel mondo digitale hanno pensato di aprire un business in Estonia grazie a questo tipo di identità digitale, considerando tutti i vantaggi di carattere fiscale che ci sono pagando le imposte in Estonia, invece che in Italia. Tuttavia, ci sono diverse considerazioni da fare, perché se non si opera nel modo corretto questa opportunità rischia di trasformarsi in un rischio, legato alla violazione delle normative fiscali antielusive. Infatti, si possono ricevere accertamenti fiscali molto pesanti, a carico degli imprenditori che aprono indiscriminatamente società all’estero, mantenendo la propria residenza fiscale in Italia.

Per chiarire questi aspetti ho deciso di scrivere questo articolo ed al termine puoi trovare il link per metterti in contatto con me se desideri ricevere una consulenza fiscale diretta a risolvere i tuoi dubbi.

Che cos’è la E-residency estone?

Vediamo, in questo breve video come viene definita l’identità digitale dell’Estonia.

Un piccolo paese situato sul Mar Baltico, sulle rive del Golfo di Finlandia e nelle vicinanze della Russia, l’Estonia è un riferimento globale nella tecnologia dell’informazione. Indipendente dall’Unione Sovietica dall’agosto 1991, il paese si è concentrato sulla digitalizzazione come un modo per progredire, avanzare e prosperità, e allo stesso tempo come una via d’uscita dalla povertà. Oggi è la terra dell’E-tutto, una nazione digitale e una società intelligente – l’orgoglio digitale e un modello per tutta l’Europa. I cittadini possono votare online, ottenere una prescrizione da un medico online, pagare tasse online, firmare documenti utilizzando il proprio dispositivo intelligente e accedere a qualsiasi servizio pubblico online.

In quest’ottica la E-residency è un’identità digitale rilasciata dall’amministrazione pubblica estone. Si tratta di una identità digitale ideata per i soggetti non residenti. Questa identità digitale consente a coloro che ne usufruiscono di autenticare e firmare digitalmente i documenti. Volendo semplificare, ogni soggetto dotato di E-residency, può usufruire dei vantaggi della stessa da ogni parte del mondo semplicemente usando il proprio computer. Lo scopo di questa identità digitale è quello di rendere la vita più facile a coloro che hanno interessi e attività in Estonia, ma che non risiedono nel Paese. Ad esempio, può essere utile per aprire un conto bancario, avviare un’azienda o per motivi di studio. Sostanzialmente l’identità digitale permette di utilizzare servizi della pubblica amministrazione estone in modo facile veloce e sicuro. Se vuoi saperne di più puoi trovare tutte le informazioni al sito istituzionale:

L’aspetto su cui molti commettono errori è legato al fatto che questa identità digitale non rappresenta l’ottenimento della residenza fiscale in Estonia, ma soltanto, un mezzo per poter interagire con la pubblica amministrazione estone da ogni parte del mondo. Faccio questa premessa perché, più avanti, ti spiegherò quali sono le problematiche dell’aspirante imprenditore che vuole utilizzare la E-residency estone per aprire una società in loco. Come vedremo, effettuare questo tipo di operazione è del tutto lecito, ma occorre prestare attenzione al rispetto della normativa fiscale nazionale e convenzionale in relazione alla costituzione di società estere amministrate in uno Stato diverso (c.d. fenomeno dell’esterovestizione societaria).

Cosa puoi fare con l’identità digitale E-resident?

Chi utilizza l’identità digitale estone, ovvero i cosiddetti E-residents ricevono una ID-smart, card con microchip che contiene fondamentalmente due certificati:

  • Certificato per l’autenticazione. Questa consente di accedere a diversi servizi elettronici (forniti sia dal settore pubblico che privato) e di accedere a qualsiasi portale online che riconosca questo tipo di autenticazione (come le banche dati, il settore bancario, portali governativi e così via). L’autenticazione digitale richiede di inserire un codice PIN a 4 cifre, simile alla carta di credito.
  • Certificato per le firme digitali. Questa consente di firmare in modo sicuro qualsiasi tipo di documento da qualsiasi parte del mondo, a condizione che vi sia l’accesso a Internet, con un codice PIN a 5-12 cifre.

Quindi, è possibile affermare che la E-residency dà accesso sicuro a innumerevoli servizi online e offre la possibilità di firmare digitalmente i documenti estoni in modo giuridicamente vincolante. Esattamente come fanno oggi i cittadini estoni. E’ importante segnalare che tale identificazione digitale ha pari valore della firma autografa apposta su un documento ufficiale dell’Unione Europea.

E-residency in Estonia: non riguarda la residenza fiscale

Arrivati a questo punto della lettura è opportuno effettuare qualche precisazione importante che ci tornerà utile più avanti quando parleremo di aprire un’azienda in Estonia e pagare le imposte.

La E-residency non è un modo per ottenere la cittadinanza estone e tanto meno per ottenere la residenza legale. Il che significa che non è un modo per vivere all’estero e pagare le tasse estoni (notoriamente basse). Quindi non è un modo per favorire l’evasione fiscale altrimenti l’Unione Europea avrebbe concesso il suo benestare.

Da notare che l’Estonia tassa i dividendi sulle società registrate, ma non tassa gli utili reinvestiti nella società. L’impatto economico della E-residency per l’Estonia è di oltre 14 milioni di euro all’anno.

I residenti digitali continuano a pagare le tasse nel paese in cui vivono e devono, eventualmente, versare in Estonia le imposte sulle imprese se, attraverso la E-residency, hanno basato qui la loro società.

Inoltre, la carta digitale E-resident non può essere usata per viaggiare, come carta di identità o come passaporto. Si tratta, semplicemente, un documento interno al sistema estone.

La E-residency per avviare un business in Estonia: si può fare?

Negli ultimi anni molti imprenditori digitali che non hanno un luogo fisico dell’attività ma lavorano on line hanno pensato di aprire società in Estonia e di gestire da lì il loro business. Questo, considerando tutti i vantaggi di carattere fiscale che ci sono pagando le imposte in Estonia, invece che in Italia. Dal momento che l’iniziativa è del Governo estone, che è un governo appartenente all’Unione Europea, evidentemente questo ha dato l’impressione che aprire una società in Estonia e pagare le tasse in Estonia, invece che in Italia, sia assolutamente legale. Sostanzialmente, quello che pensa un’imprenditore lo possiamo riassumere nel concetto seguente:

Io prendo la E-residency in Estonia, costituisco legalmente la mia società lì, sono socio e amministratore di quella società, ebbene perché non dovrei pagare le tasse la’? E’ tutto legale!

Ovviamente, è tutto legale, assolutamente, ma solo per la legge estone! Quello che voglio dire è che la residenza digitale estone ti consente di aprire velocemente una società, anche online, ma questo non significa che se continui a risiedere in Italia non devi assolvere gli obblighi fiscali, connessi alla tassazione dei redditi ovunque prodotti, e sulla normativa che riguarda la residenza delle società. In questi casi quello che l’imprenditore ribatte è: “ma non c’è mica problema, io pago le imposte della società in Estonia, ma nel momento in cui trasferisco i dividendi in Italia, lì dichiaro assolutamente tutti i dividendi“.

Va benissimo! Ottima idea, ma non basta, non è sufficiente questo per essere in regola fiscalmente.

Il problema delle società fittiziamente costituite all’estero

Devi sapere che se la società è fittiziamente costituita in Estonia, cioè la società è esterovestita (ex art. 73 del TUIR), allora potresti incorrere in problematiche fiscali importanti. Una società si considera esterovestita quando nel Paese di sua costituzione vi è soltanto la sede legale ed è il luogo dove si pagano le imposte, ma non vi è attività economica esercitata in loco, magari perché l’imprenditore continua a risiedere in Italia e gestire l’attività dall’Italia.

Posso assicurarti che molti imprenditori, ancora oggi, credono che si possa amministrare dall’Italia una società costituita all’estero, senza che vi siano problematiche fiscali. Ebbene, occorre prestare molta attenzione, in quanto oggi nella UE, i meccanismi di scambio di informazioni fiscali tra i vari Paesi consentono di individuare fenomeni di esterovestizione in modo molto più rapito che in passato, con conseguenze importanti per l’imprenditore.

In una fattispecie di esterovestizione, come quella che ho appena descritto, si possono correre rischi molto rilevanti sul lato italiano, sia per la società estera che per l’imprenditore che la gestisce dall’Italia. Infatti, qualora l’Amministrazione finanziaria italiana si dovesse accorgere di questa situazione avrebbe sicuramente qualcosa da dire sulla società che è stata aperta in Estonia. Questa contestazione si concretizzerebbe nell’emissione di un avviso di accertamento per esterovestizione della società, con la contestazione delle maggiore imposte che non sono state versate in Italia.

Si tratta di una sanzione amministrativa pecuniaria del 120% delle imposte dovute e non versate in Italia. Inutile dire che si tratta di una contestazione molto pesante, se si considera che può essere applicata e replicata per ogni annualità precedente che risulta essere ancora accertabile (in questo caso gli ultimi 8 anni).

Per questo motivo, se stai pensando di risolvere i tuoi problemi di pressione fiscale attraverso la costituzione di una società estera, mantenendo la tua residenza in Italia, gestendo la società, magari rivolgendoti al mercato italiano, devi sapere che andrai incontro a contestazioni fiscali davvero molto importanti. Questo non significa che non sia possibile aprire un’azienda all’estero, ma occorre farlo nel modo corretto, effettuando investimenti sia in capitale umano che in capitale economico all’estero. Tutto questo, sia che tu operi con un business online oppure con un business prettamente fisico, le considerazioni non cambiano.

Cosa fare per aprire un’azienda in Estonia?

Come avrai capito aprire un’azienda in Estonia sfruttando la E-residency è possibile. Tuttavia, occorre prestare molta attenzione a come si opera. I rischi di cui ti ho appena parlato sono concreti e reali. Per questo motivo sconsiglio di improvvisarsi a costituire una società all’estero senza l’ausilio di professionisti esperti in questo ambito. Molto spesso in studio siamo contattati da imprenditori che si sono resi conto troppo tardi dei rischi che stavano correndo ed una volta notificato l’avviso di accertamento italiano è difficile poter fare qualcosa. In queste situazioni, è opportuno dirlo, c’è davvero ben poco da fare. Per questo consiglio sempre molta attenzione.

L’attività di pianificazione di un business all’estero è complessa è non può essere sostituita da un’iniziativa certamente lodevole, come quella promossa dall’Estonia. L’errore che si commette è quello confondere l’identità digitale estone con una residenza fiscale digitale estone. Quest’ultima, occorre affermarlo con fermezza, non esiste!

Se trovi consulenti che ti dicono che l’Estonia offre una residenza fiscale digitale stanno sbagliando. In questo caso o si tratta di negligenza, oppure si tratta di una truffa messa in atto solo per venderti dei servizi che non ti serviranno a niente. Infatti, se la tua situazione si rivelerà non regolare, avrai solo il tempo contato prima di un accertamento da parte dell’Italia.

Anche se riesci ad aprire un’azienda in Estonia grazie all’identità digitale scoprirai, comunque, a tue spese che senza operatività in Estonia la società non può aprire un loco un conto corrente, rendendo del tutto inutile quanto appena fatto. Per questo fai attenzione!

Consulenza fiscale per l’avvio di un business in Estonia

Nella nostra attività di consulenza verso chi vuole avviare un business in Estonia sicuramente consigliamo di prendere la E-residency, ma questo non è sufficiente. L’identità digitale ti aiuta nel poter predisporre le pratiche a distanza, ma non è possibile gestire un business a distanza, per le normative fiscali UE. Per questo motivo devi costituire la tua società estera o il tuo gruppo societario in modo tale da evitare qualsiasi tipo di contestazione fiscale a livello nazionale o internazionale. Fare questo è indispensabile se vuoi mettere le basi per un’attività economica stabile e in crescita nel tempo.

Grazie alle nostra esperienza potrai capire dove stai sbagliando nel tuo progetto di un business all’estero. Contestualmente ti spiegheremo come devi operare per essere in regola e potremo indicarti dei validi consulenti che possano affiancarti per la gestione quotidiana della tua attività. In conclusione, quindi, non possiamo che lodare l’idea di sentirsi cittadini del mondo, grazie anche al progetto del Governo estone che per primo ha lanciato questa iniziativa. Tuttavia, non si deve confondere l’identità digitale con la residenza fiscale. Infatti, prima di tutto devi verificare la tua residenza fiscale e poi pensare alla costituzione di un business. Ricorda che al Fisco italiano queste operazioni non piacciono, laddove non ci sia effettiva sostanza nel Paese dove il residente italiano va a costruire la sua società.

Se vuoi che analizziamo la tua situazione personale in relazione alla possibilità di avviare un business all’estero, contattaci! Ti spiegheremo e ti affiancheremo nel tuo progetto, anche fino alla sua conclusione se lo vorrai. Il tutto, naturalmente, nel rispetto della normativa fiscale nazionale e convenzionale, in modo che tu non possa rischiare di veder andare in fumo i tuoi progetti per non aver operato nella maniera più corretta e legale.

Se necessiti dell’analisi della tua situazione personale, ti invito a contattarci attraverso il form di contatto seguente. Riceverai il preventivo per una consulenza personalizzata in grado di risolvere i tuoi dubbi sull’argomento.

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    Federico Migliorini
    Federico Migliorinihttps://fiscomania.com/federico-migliorini/
    Dottore Commercialista, Tax Advisor, Revisore Legale. Aiuto imprenditori e professionisti nella pianificazione fiscale. La Fiscalità internazionale le convenzioni internazionali e l'internazionalizzazione di impresa sono la mia quotidianità. Continuo a studiare perché nella vita non si finisce mai di imparare. Se hai un dubbio o una questione da risolvere, contattami, troverò le risposte. Richiedi una consulenza personalizzata con me.
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