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Dove chiedere la Legge 104?

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La Legge n. 104/1992 è la “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate“. Essa è la norma di riferimento per le persone con handicap o disabilità ed anche per le persone che se ne prendono cura  c.d. caregiver.

La Legge 104 sancisce una serie di misure, tra quelle più conosciute c’è quella che consente ai lavoratori dipendenti di ottenere permessi retribuiti mensilità. I quali possono essere usufruiti sia direttamente dalla persona con disabilità, sia da chi presta assistenza.

La legge 104 consente alle persone con disabilità, a determinate condizioni, di assentarsi dal lavoro potendo usufruire dei permessi retribuiti, tuttavia, sono previste anche altre agevolazioni fiscali.

Durante l’emergenza Covid-19 i permessi di cui alla Legge 104 sono stati rimodulati, l’articolo 24 del Decreto Cura Italia ha previsto l’estensione dei giorni in cui è possibile godere dei permessi, aumentandoli a 12 giornate nei mesi di marzo e aprile 2020 e di altre dodici giornate nei mesi di maggio e giugno 2020.

Per maggiori informazioni sulla Legge 104: “Legge 104: come funziona?”

Dove chiedere la Legge 104
Dove richiedere la Legge 104?

A chi spetta la Legge 104?

Per poter beneficiare delle agevolazioni previste dalla Legge n. 104/1992 bisogna che l’handicap, la disabilità o l’invalidità civile siano riconosciute, per fare questo è necessario trasmettere telematicamente una documentazione medica all’INPS.

Per prima cosa è necessario rivolgersi al proprio medico curante, il quale produrrà il certificato che attesta la natura e il numero delle infermità invalidanti e che contiene anche i dati anagrafici. Tale certificato deve essere inviato telematicamente all’INPS dal proprio medico curante.

Il medico curante dovrà poi consegnarti il codice univoco generato dal sistema che servirà a identificare la pratica, insieme al certificato originale che ha validità 90 giorni. 

La domanda all’INPS può essere inoltrata in modalità telematica. Nella domanda devono essere indicati:

  • Dati personali e anagrafici
  • Tipo di riconoscimento richiesto (invalidità)
  • Informazioni relative alla residenza e all’eventuale stato di ricovero.
  • Il certificato introduttivo ottenuto dal medico curante.

Per l’accertamento della condizione di invalidità, il cittadino viene convocato entro 90 giorni dalla presentazione della domanda, in un giorno e ora stabiliti, presso la ASL più vicina.

Riconoscimento della condizione di invalidità

Il riconoscimento dello stato di handicap o il riconoscimento dello stato di handicap grave dà diritto al lavoratore o a colui che presta assistenza il diritto di ottenere i permessi retribuiti dal lavoro e altre agevolazioni.

Per capire quali patologie possano far ottenere i benefici sono state predisposte apposite tabelle ministeriali che fanno riferimento all’incidenza delle infermità sulla capacità lavorativa: alla gravità della patologia è associata una predeterminata percentuale di invalidità.

Dove richiedere la Legge 104?

Per poter beneficiare della Legge 104, occorre, preliminarmente:

  1. Fare domanda all’INPS per ottenere il riconoscimento dello stato di handicap grave;
  2. Fare richiesta all’INPS e al datore di lavoro per ottenere i permessi e gli altri benefici della Legge 104 per se stessi o per l’assistenza del proprio familiare disabile grave.

Domanda di riconoscimento dello stato di handicap grave

Per prima cosa è necessario rivolgersi al proprio medico curante, il quale produrrà il certificato che attesta la natura e il numero delle infermità invalidanti e che contiene anche i dati anagrafici. Tale certificato deve essere inviato telematicamente all’INPS dal proprio medico curante.

Il medico dovrà indicare qualora ricorrano, l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o della impossibilità di compiere gli atti quotidiani della vita senza assistenza continua, le eventuali patologie oncologiche in atto e di altre eventuali patologie.

Il certificato inviato telematicamente dal medico curante deve essere esibito nel momento della visita e scade dopo 90 giorni. Entro 90 giorni, il beneficiario dovrà compilare e inviare all’INPS la domanda di riconoscimento dell’handicap.

La domanda all’INPS può essere inoltrata in modalità telematica. Nella domanda devono essere indicati:

  • Dati personali e anagrafici
  • Tipo di riconoscimento richiesto (invalidità)
  • Informazioni relative alla residenza e all’eventuale stato di ricovero.
  • Il certificato introduttivo ottenuto dal medico curante.

Per l’accertamento della condizione di invalidità, il cittadino viene convocato entro 90 giorni dalla presentazione della domanda, in un giorno e ora stabiliti, presso la ASL più vicina.

Esito

Effettuata la visita vengono consegnati due verbali, nei quali, uno dei due contiene il giudizio finale per gli usi amministrativi. Esso può essere:

• Approvato all’unanimità: in tal caso, dopo essere stato convalidato dal Responsabile del Centro Medico Legale dell’INPS, diverrà definitivo;
• Approvato senza unanimità: il Responsabile del Centro Medico Legale dell’INPS potrà convalidarlo entro 10 giorni, o effettuare una nuova visita entro 20 giorni.

Il verbale avrà una delle seguenti definizioni:

  • Persona non handicappata;
  • Persona con handicap (art. 3, co. 1, Legge 104/1992) senza connotazione di gravità
    • con handicap con connotazione di gravità (art. 3, co. 3, Legge 104/1992);
    • con handicap superiore ai 2/3 (art. 21, Legge 104/1992).

Determinato lo stato di handicap risultante dal verbale questo può essere:

• Soggetto a revisione, l’interessato dovrà sottoporsi a un nuovo accertamento entro la data indicata nel verbale;
• Soggetto ad aggravamento: l’interessato potrà richiedere l’aggravamento.


Richiesta permessi retribuiti all’INPS e al datore di lavoro

Per poter beneficiare dei permessi retribuiti ex Legge n. 104/1992, è necessario presentare specifica domanda sotto forma di autocertificazione da cui risultino le condizioni personali ovvero quelle del familiare assistito (dati personali; relazione di parentela, affinità o coniugio; stato di handicap).

La disabilità deve risultare dall‘apposito verbale compilato a cura dell’INPS su domanda dell’interessato, previa visita di verifica.

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